Biblioteca Negroni: ripartono i “giovedì letterari” con un dibattito sulla scuola insieme a Mariapia Veladiano

Giovedì 6 ottobre alle 18 l’incontro con Mariapia Veladiano dà il via all’autunno dei Giovedì in biblioteca Negroni: un dialogo con Anna Cardano sulle difficoltà e le opportunità del ruolo dell’insegnante in Italia

Libri ed educazione a ottobre per i “Giovedì letterari” a partire, giovedì 6 ottobre alle 18 in Biblioteca Civica Negroni, con Mariapia Veladiano che sarà in dialogo con Anna Cardano sul suo recente volume “Oggi c’è scuola. Un pensiero per tornare, ricostruire, cambiare” (Solferino), in un evento che si inserisce all’interno del Festival della dignità umana.

Suona la campanella e, nonostante le incognite, la scuola si prepara a una nuova stagione. Ma sarà davvero nuova? Basta un rapido appello per scoprire che troppi sono gli assenti. Intanto, oltre un milione di ragazzi hanno smesso di frequentare, impossibilitati a seguire le lezioni per mesi perché senza computer, senza connessione, senza risorse. Poi, manca lo spazio: in edifici affollati e male organizzati, qualunque tipo di distanziamento necessario comporta un ritorno alla Dad, la famigerata didattica a distanza. Infine, mancano ancora le parole per venire a patti con il trauma vissuto, per elaborarlo attraverso il racconto.

Il panorama che abbiamo di fronte non è fatto, però, solo di vuoti. Il tempo passato lontani è stato anche un tempo di scoperta: di nuove possibilità didattiche, di una diversa alleanza con le famiglie, di inattesa flessibilità. La scuola è stata a lungo capro espiatorio per ogni genere di problema e laboratorio di riforme ampiamente peggiorative ed è tempo di cambiare registro. Di darle risorse, per migliorare gli edifici e motivare gli insegnanti. Di darle spazio, portandola nei parchi, nei musei, nei centri delle città. Di darle tempo, quello di un dialogo con le istituzioni, con le famiglie, con i ragazzi, dialogo che era mancato o si era interrotto da ben prima della pandemia.

Mariapia Veladiano scrive pagine «alla scuola» più ancora che «sulla scuola»: in questo libro critico ma affettuoso la chiama a ritrovare una dimensione più egualitaria, più efficiente, più giusta. Disegna con proposte concrete un possibile percorso e una filosofia della ricostruzione per un’istituzione che può rinascere. Perché quest’anno non basta cominciare la scuola. Bisogna ricominciare dalla scuola.

Mariapia Veladiano, laureata in filosofia e teologia, ha insegnato lettere e lavorato come preside. Il suo primo romanzo, “La vita accanto”, vincitore del premio Calvino 2010 e pubblicato da Einaudi, si è classificato secondo al premio Strega 2011. Sono seguiti altri romanzi best seller, tra cui ricordiamo gli ultimi, per Guanda, “Una storia quasi perfetta” (2016), “Lei” (2017) e “Adesso che sei qui” (2021), romanzo che mette a tema le relazioni familiari e la malattia di Alzheimer, vincitore del premio Flaiano per la narrativa. È membro dell’Accademia degli Agiati di Rovereto e dell’Accademia Olimpica di Vicenza.

Giovedì 13 ottobre alle ore 18 la rassegna prosegue con gli sconfinamenti tra storia e letteratura a cura di Anna Cardano su “Pericoli di un viaggio nel tempo di Joyce Carol Oates” (La Nave di Teseo); giovedì 20 ottobre alle ore 16 il libroforum di Maria Adele Garavaglia incontra Dario Balzaretti, che dopo essersi dedicato all’insegnamento nelle scuole superiori, con “La scuola, Il mal essere Italiani” 

Infine giovedì 27 alle ore 18 Giovanni Tesio presenta l’inedito di Sebastiano Vassalli “Il mestiere di Omero. Come scrivere per raccontare storie”, a cura di Roberto Cicala (Interlinea), in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara.

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Giovedì 6 ottobre alle 18 l’incontro con Mariapia Veladiano dà il via all’autunno dei Giovedì in biblioteca Negroni: un dialogo con Anna Cardano sulle difficoltà e le opportunità del ruolo dell’insegnante in Italia

Libri ed educazione a ottobre per i “Giovedì letterari” a partire, giovedì 6 ottobre alle 18 in Biblioteca Civica Negroni, con Mariapia Veladiano che sarà in dialogo con Anna Cardano sul suo recente volume "Oggi c’è scuola. Un pensiero per tornare, ricostruire, cambiare" (Solferino), in un evento che si inserisce all’interno del Festival della dignità umana.

Suona la campanella e, nonostante le incognite, la scuola si prepara a una nuova stagione. Ma sarà davvero nuova? Basta un rapido appello per scoprire che troppi sono gli assenti. Intanto, oltre un milione di ragazzi hanno smesso di frequentare, impossibilitati a seguire le lezioni per mesi perché senza computer, senza connessione, senza risorse. Poi, manca lo spazio: in edifici affollati e male organizzati, qualunque tipo di distanziamento necessario comporta un ritorno alla Dad, la famigerata didattica a distanza. Infine, mancano ancora le parole per venire a patti con il trauma vissuto, per elaborarlo attraverso il racconto.

Il panorama che abbiamo di fronte non è fatto, però, solo di vuoti. Il tempo passato lontani è stato anche un tempo di scoperta: di nuove possibilità didattiche, di una diversa alleanza con le famiglie, di inattesa flessibilità. La scuola è stata a lungo capro espiatorio per ogni genere di problema e laboratorio di riforme ampiamente peggiorative ed è tempo di cambiare registro. Di darle risorse, per migliorare gli edifici e motivare gli insegnanti. Di darle spazio, portandola nei parchi, nei musei, nei centri delle città. Di darle tempo, quello di un dialogo con le istituzioni, con le famiglie, con i ragazzi, dialogo che era mancato o si era interrotto da ben prima della pandemia.

Mariapia Veladiano scrive pagine «alla scuola» più ancora che «sulla scuola»: in questo libro critico ma affettuoso la chiama a ritrovare una dimensione più egualitaria, più efficiente, più giusta. Disegna con proposte concrete un possibile percorso e una filosofia della ricostruzione per un’istituzione che può rinascere. Perché quest’anno non basta cominciare la scuola. Bisogna ricominciare dalla scuola.

Mariapia Veladiano, laureata in filosofia e teologia, ha insegnato lettere e lavorato come preside. Il suo primo romanzo, "La vita accanto", vincitore del premio Calvino 2010 e pubblicato da Einaudi, si è classificato secondo al premio Strega 2011. Sono seguiti altri romanzi best seller, tra cui ricordiamo gli ultimi, per Guanda, "Una storia quasi perfetta" (2016), "Lei" (2017) e "Adesso che sei qui" (2021), romanzo che mette a tema le relazioni familiari e la malattia di Alzheimer, vincitore del premio Flaiano per la narrativa. È membro dell’Accademia degli Agiati di Rovereto e dell’Accademia Olimpica di Vicenza.

Giovedì 13 ottobre alle ore 18 la rassegna prosegue con gli sconfinamenti tra storia e letteratura a cura di Anna Cardano su "Pericoli di un viaggio nel tempo di Joyce Carol Oates" (La Nave di Teseo); giovedì 20 ottobre alle ore 16 il libroforum di Maria Adele Garavaglia incontra Dario Balzaretti, che dopo essersi dedicato all’insegnamento nelle scuole superiori, con "La scuola, Il mal essere Italiani" 

Infine giovedì 27 alle ore 18 Giovanni Tesio presenta l’inedito di Sebastiano Vassalli "Il mestiere di Omero. Come scrivere per raccontare storie", a cura di Roberto Cicala (Interlinea), in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara.

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