Ha chiuso ieri, domenica 7 aprile, al castello di Novara con 71.000 visitatori – 15.000 solo nelle ultime due settimane – l’esposizione dedicata a Boldini, De Nittis e agli autori italiani che hanno lavorato a Parigi tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. La mostra dei record, non solo per le presenze.
«Un risultato incredibile ma non soltanto per i numeri – afferma il presidente di Mets, Paolo Tacchini – che ormai da cinque anni organizza le mostre al castello -. È facile raggiungere cifre simili in città come Roma, Milano o Firenze, molto meno in una città di provincia. E poi tutti i visitatori sono stati molto soddisfatti, nonostante qualche disagio nelle ultime settimane per il grande afflusso di pubblico, così come la critica che ha premiato il lavoro svolto. Eravamo consapevoli che si trattava di un titolo di grande richiamo, ora dovremo essere in grado di eguagliare ciò che è stato fatto finora. Per la prossima occasione vorremmo creare sinergie con la città in modo che i visitatori possano essere accolti in modo più completo anche nei ristoranti e negli hotel».
Già svelati alcuni dettagli della prossima esposizione “Paesaggi” in apertura il 1 novembre focalizzata su autori attivi tra Piemonte, Liguria e Lombardia, con Novara al centro, tra gli anni 20/30 dell’800 e i primi del ‘900 tra cui Giovanni Segantini, Angelo Morbelli e Giuseppe Pellizza da Volpedo, ma anche altri grandi autori come Giuseppe Canella, Giovanni Migliara o Antonio Fontanesi.