Il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese propone una serata di teatro e riflessione a partire dalla storia vera di Franca Viola, la prima donna a rifiutare in Italia il matrimonio riparatore.
Uno spettacolo di cronaca in cui si vuole riportare alla luce la drammatica vicenda di una giovane donna di un piccolo paese siciliano, Franca Viola, e la sua volontà di scardinare dalla società una mentalità maschilista e patriarcale. Franca e la sua famiglia si schierano compatti contro il paese, contro la mafia, contro la violenza ma si ritrovano soli. Grazie al loro coraggio e all’attenzione mediatica, la loro battaglia diventerà un caso nazionale che indurrà l’opinione pubblica a progredire verso una parità di genere ritenuta un privilegio nell’Italia degli anni 60. La storia di Franca Viola prende vita grazie alle musiche di Rosa Balistreri ed è una produzione Ensemble Company. Lo spettacolo è Inserito nella rassegna teatrale “Musica in villa”, manifestazione promossa dalla fondazione Marazza e dell’assessorato alla cultura del Comune di Borgomanero con il patrocinio dell’ATL e della Provincia di Novara. E’ realizzato grazie al sostegno economico del gruppo AVIS Borgomanero, ma anche al sostegno di Soroptimist Alto novarese, con cui stiamo ragionando insieme per promuovere progetti sulla parità di genere.
«Ci piace sottolineare un evento casuale che diventa però per noi molto significativo» ha raccontato la coordinatrice del CAV Chiara Zanetta «lo spettacolo “Viola” sostituisce un concerto che si sarebbe dovuto tenere all’interno della rinomata rassegna musicale “Un Paese a Sei Corde”. La manifestazione quest’anno purtroppo, a seguito di un problema di salute che ha colpito Domenico Brioschi che è, insieme alla moglie Lidia Robba, anima dell’iniziativa, non si terrà. La famiglia Brioschi-Robba ha sempre sostenuto con passione e fattiva generosità i nostri progetti: siamo felici di poterli sentire vicini in questo momento per loro così particolare attraverso il canale dell’arte».
L’ingresso allo spettacolo “Viola” è gratuito, è gradita la prenotazione su prenotazione al sito della Fondazione Marazza https://fondazione-marazza.reservio.com