«Il teatro e i testi di Babilonia Teatri sono sempre stati musica. Incessanti, martellanti, ritmici. E io ne sono sempre stato un grande fan. E ho sempre pensato che valesse la pena provare a trovare una via musicale/cantata per dare a queste parole ancora più forza. Ne abbiamo parlato ogni tanto. Per mesi. Poi abbiamo preso il via. “Calcinculo” è questo. Il tentativo di fare deflagrare esponenzialmente quelle parole. Tutto è al servizio di quelle parole. Rarissimamente le abbiamo piegate a logiche musicali».
Parola di Lorenzo Scuda, interprete degli Oblivion, che ha composto le musiche di “Calcinculo”, lo spettacolo in programma giovedì 13 e venerdì 14 febbraio al Faraggiana, candidato ai premi Ubu come miglior novità italiana/ricerca drammaturgica e come miglior progetto sonoro/musiche originali.
«Lorenzo è stato spettatore assiduo dei nostri spettacoli – dicono da Babilonia Teatri – e qualche anno fa ci ha invitati a mandargli i nostri testi per vedere come potevano suonare sulle sue note. Aveva avvertito nelle nostre parole e nella nostra recitazione qualcosa che poteva dialogare con la sua musica. Quando abbiamo iniziato a pensare che Calcinculo sarebbe stato uno spettacolo dove la musica sarebbe stata protagonista abbiamo subito pensato a Lorenzo. Per noi la musica è sempre stata elemento centrale dei nostri spettacoli. Le canzoni hanno sempre avuto una valenza drammaturgica, non sono mai state nè un tappeto sonoro o né una semplice atmosfera. Con Calcinculo però, per la prima volta, abbiamo scritto delle parole, che Lorenzo ha reso canzoni, e che vengono cantate dal vivo. Calcinculo ha una forma ibrida che non risponde a nessuno schema, è uno spettacolo dove la musica e il teatro convivono dando vita a uno spettacolo concerto».
In scena ci saranno Enrico Castellani e Valeria Raimondi che hanno anche scritto i testi. L’appuntamento è per domani, giovedì 13 febbraio, alle 21 e venerdì 14 alle 11. Biglietti da 15 a 20 euro in Teatro o su https://www.teatrofaraggiana.it/stagione-108