Il Teatro Faraggiana quest’anno fa un regalo di Natale a tutti i novaresi: la lettura del “Canto di Natale” di Dickens. Sarà Lucilla Giagnoni a sfogliare le pagine di un classico dei classici e lo farà proprio sul palco del teatro novarese il 25 dicembre alle 17.30 con la possibilità di rivedere la performance per tutta la durata delle festività natalizie. Lo spettacolo sarà trasmesso sul canale YouTube di A-Novara.
«Sarà una lettura accompagnata da un sottofondo musicale e da fondali immaginari – spiega Giagnoni – nata dal successo che ha avuto l’iniziativa del Comune “La cultura essenziale” (trasmettere in streaming tutti gli appuntamenti culturali bloccati in seguito al dpcm, ndr). Il sindaco di Novara si è subito dimostrato aperto alla nostra sollecitazione, lavorando insieme allo scopo di portare la cultura nelle case dei novaresi, per non far passare l’idea che di cultura si può anche fare a meno».
«Il vero miracolo è quello di aver raggiunto un livello così alto di spettatori con mezzi economici non altrettanto elevati – prosegue l’attrice e direttrice artistica del Faraggiana -. Questo progetto ha funzionato e il pubblico l’ha sostenuto. Ormai tutta Italia si sta convertendo con le nuove tecnologie, ma noi possiamo orgogliosamente dire di essere stati i primi e tutti ce lo stanno riconoscendo tanto da aver ricevuto richieste da alcune compagnie che vogliono registrare i loro spettacoli nel nostro teatro».
«Così per “Canto di Natale” abbiamo trovato altre risorse – racconta Giagnoni – anche grazie alla collaborazione del Comune, e abbiamo deciso di fare un regalo alla città. Un semplice prodotto per famiglie, un po’ come una zia che racconta un storia che si può vedere, ascoltare e riascoltare. Non avevamo i mezzi per riuscire a realizzare una produzione tv o un film, ma abbiamo pensato che questa semplicità poteva essere un buon sostituto allo spettacolo dal vivo. Inoltre per noi rappresenta un passo importante che segna la messa in prova di un team che il Faraggiana sta iniziando a costruire soprattutto con i giovani i quali hanno contribuito alla realizzazione di questa lettura con le riprese e il montaggio. Mettere in pratica attività di formazione per i giovani, aprirsi al digitale è l’unica strada per creare una nuova forma di teatro che non va a sostituire quella tradizionale, ma ad affiancarsi in un lavoro collettivo di implementazione».