Dopo lo spettacolo inaugurale con Marco Scardigli e Roberto Sbaratto, mostre e dialoghi, la rassegna Smemorie – dedicata ad Angelo Del Boca, lo storico novarese scomparso un anno fa, considerato il maggiore studioso del colonialismo italiano – prosegue da questa sera, 25 ottobre, con tre incontri al castello organizzati insieme al Circolo dei lettori.
Alle 18 è atteso lo scrittore e conduttore Carlo Lucarelli che parlerà del suo ultimo libro “Parli bene l’italiano, come mai?”: raccontare il passato coloniale italiano significa fare i conti con tante cose: una stupita ignoranza di quel momento storico e una serie di pregiudizi sugli “italiani brava gente”, il “colonialismo diverso” e tante altre immagini preconcette di solito false e sempre comunque semplificate. Un lavoro di alfabetizzazione (a cui mi sono dovuto sottoporre anch’io, naturalmente, e Del Boca è stato un attore.
Giovedì 27 ottobre incontro con Gabriella Ghermandi autrice di “Arte e come ricostruzione di sè” e venerdì 28 ottobre l’autore Gëzim Hajdari terrà una lezione sul bilinguismo come una via di colloquio tra le culture.
Evento conclusivo sabato 29 ottobre alle 10 all’Arengo seconda giornata di studi dal titolo “Novara e l’Africa coloniale”. Saluti e introduzione a cura di Elena Mastretta, direttore scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara. Interventi: “I sentieri della ricerca. Il ritorno a Novara nel nome della resistenza” di Giovanni Cerutti, storico e saggista, direttore della Fondazione Marazza di Borgomanero, cultore della materia in Scienza politica all’Università degli studi di Milano; “Un altro modo di essere colonialisti. Due personaggi straordinari: Ugo Ferrandi e Augusto Franzoj” con Marco Scardigli, storico militare, saggista e scrittore; “Col fucile e con la fotocamera” con Mario Finotti, fotografo, storico reporter per molte testate locali e attento indagatore della vita culturale novarese e Lorenzo Morganti, archivista, lavora al censimento dei beni culturali ecclesiastici e all’informatizzazione dell’archivio diocesano di Novara; collabora con l’Istituto Storico Fornara dal 2005; L’Africa narrata di Pina Ballario con Renzo Fiammetti, storico e giornalista.