Chiude con 32 mila visitatori la mostra al castello “Il mito di Venezia – da Hayez alla Biennale”. L’esposizione, inaugurata lo scorso 30 ottobre, era stata prorogata per altre cinque settimane fino al 18 aprile, giorno di Pasquetta. Numeri in linea con le altre mostre: anche “Ottocento in collezione” aveva registrato 32 mila visitatori mentre “Divisionismo – la rivoluzione della luce” tra prima versione e riallestimento 40 mila.
«In quattro stagioni, due delle quali martoriate dal Covid, abbiamo portato al castello di Novara 100 mila persone – commenta Paolo Tacchini, presidente di Mets, l’associazione che ha organizzato tutte le esposizioni -. La proroga di quest’ultima è stata fondamentale perchè nelle ultime cinque settimane ci sono state 9000 visitatori, la maggior parte dei quali, come negli altri periodi, provenienti da Piemonte e Lombardia».
Mets non si ferma e sta già lavorando al prossimo allestimento ancora una volta curato da Elisabetta Chiodini, dal titolo “Milano da Romantica a Scapigliata”, visitabile dal 22 ottobre al 12 marzo. La struttura rimane quella consolidata: una settantina di opere che si snodano in un percorso tra le sale del castello.
«Racconteremo Milano dai primi dell’Ottocento agli anni Sessanta del XIX secolo – prosegue Tacchini -. Come era la città, le persone e gli artisti che lì hanno studiato e lavorato. Come sempre l’obiettivo è quello di far conoscere pittori che hanno avuto un profilo internazionale ma che nel corso degli anni sono stati ingiustamente dimenticati. Ci saranno Giuseppe Molteni, Giuseppe Canella, Angelo Inganni, i fratelli Induno oltre a Daniele Ranzoni e Tranquillo Cremona, due pilastri della Scapigliatura».
Qualche anticipazione sul sito di Mets.