Secondo appuntamento nella rassegna Concerti della stagione 2024 del Teatro Coccia di Novara. Domani, martedì 23 aprile, alle 20.30 torna l’appuntamento con il “Concerto Sacro” nel duomo di Novara. In programma la prima esecuzione assoluta del nuovo brano commissionato a Davide Tammaro (in foto con la direttrice del Coccia, Corinne Baroni) – compositore vincitore della “call” durante la XII edizione del Premio Cantelli – “Veni Sancte Spiritus” che si inserirà tra l’esecuzione di “Crisantemi” e “Messa di Gloria” di Giacomo Puccini. Protagonisti l’Orchestra Classica d Alessandria, diretta dal Maestro Alberto Zanardi e la Schola Cantorum San Gregorio Magno, Maestro del Coro Alberto Sala.
«Il Veni Sancte Spiritus – racconta lo stesso Tammaro – è una preghiera della tradizione Cristiana ed una delle cinque sequenze che sono sopravvissute al Concilio di Trento. Il testo è stato attribuito tanto all’inglese Stephen di Langton quanto all’abate Notker I di San Gallo e, in passato, anche ad Innocenzo III. Questa versione vede impegnati il coro e l’orchestra da camera con vari interventi dei tre solisti (tenore, baritono e basso). Il testo e’ trattato nel rispetto che una preghiera così profonda e commovente merita, alternando semplici passaggi omoritmici ad altri più contrappuntistici. Il tipo di scrittura non si distacca fortemente dalla tradizione e, avvalendosi di un linguaggio sia tonale che modale, fonde il passato con il moderno».
Davide Tammaro è un compositore e chitarrista napoletano con un catalogo che spazia dalla musica classica a brani jazz e di musica contemporanea. Nel 2008 vince una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston e si trasferisce negli USA, dove resterà per oltre 12 anni. Le sue composizioni sono state eseguite in Europa e negli USA. Nel 2019 il suo String Quartet No.1 è stato premiato al concorso internazionale MusicaNova di Latina, la cui giuria era presieduta dal Maestro Ennio Morricone. Nel 2022 è vincitore della call di composizione per il XII premio G. Cantelli con Tempus, lavoro per orchestra edito da Sconfinarte ed eseguito dall’orchestra del Teatro Regio di Torino, come brano contemporaneo d’obbligo, durante le semifinali e finali del prestigioso concorso per direttori d’orchestra.