Se l’opera lirica è in smart working

La scuola, gli uffici, le agenzie, anche il teatro. In questi ultimi due mesi tutto ciò che si può è in smart working. Perchè non l’opera lirica? L’idea è venuta alla direttrice del Teatro Coccia, Corinne Baronni, la quale ha radunato in videchat, un gruppo di compositori, librettisti, costumisti, musicisti e cantanti per costruire una nuova nuova produzione: “Alienati”, un’opera lirica, appunto, che avrà come caratteristica quella di essere realizzata in smart working e visibile on line.

«Dal primo momento di chiusura – ha detto Baroni – abbiamo continuato a tenere viva la luce dell’arte e a fare compagnia al pubblico a casa, da casa. Ma volevo fare qualche cosa in più, volevo che anche gli artisti sentissero la vicinanza del nostro teatro, che capissero che c’è ancora modo per scrivere, suonare, cantare, creare… So che questo modo non potrà mai sostituire l‘unicità dello spettacolo vissuto dal vivo, ma darà un vero esempio di come l’arte non si ferma mai, e non solo: darà anche un senso di solidarietà e comunità al territorio novarese».

 

 

Le musiche sono composte da Federico Biscione, Alberto Cara, Cristian Carrara, Federico Gon e Marco Taralli; la regia è di Roberto Recchia con il supporto di Federico Pelle, tecnico del suono che raccoglierà tutti i contributi audio li mixerà per dare profondità e chiarezza di suoni a un’orchestra virtuale. L’aspetto scenico e l’abbigliamento dei protagonisti saranno studiati da Giuseppe Palella. Il soggetto è stato affidato alla penna di Stefano Valanzuolo, Vincenzo De Vivo lo ha reso un libretto dal sapore divertente e a tratti irriverente.

L’opera sarà interpretata da Alfonso Antoniozzi, Daniela Barcellona, Roberto De Candia, Barbara Frittoli, Sofia Frizza, Luciano Ganci, Davinia Rodriguez, Giorgia Serracchiani, Nicola Ulivieri.

«In un certo senso questo momento è già stato vissuto – ha commentato De Vivo – quando alla radio si inventò l’opera radiofonica che ha creato capolavori: quello era un nuovo linguaggio proprio perché il mezzo era nuovo. Ora questa nuova situazione a distanza consente di essere tutti insieme su un palcoscenico virtuale con mezzi inediti per il genere. E poi l’adesione entusiastica che ha dato questo gruppo di cantanti ti dà possibilità di sperimentare questo nuovo genere, che è il teatro da remoto».

Marco Taralli che specificato che l’opera è ancora «work in progress, ma è un prodotto che ha recuperato i valori di artigianalità. Tanti sono i personaggi come i compositori: penso che che ne uscirà una cosa veramente unica».

«Si tratta di una instant opera – ha detto Recchia – che racconta la situazione in cui ci troviamo in questo momento usando social, pc e telefono.Una storia che dà l’illusione allo spettatore di intervenire sullo svolgimento della trama attraverso sette mini opere di 20 minuti il cui sviluppo è variabile con bivi già preordinati. Ci sono stati precedenti al cinema, è ma la prima volta per un’opera lirica».

L’orchestra sarà virtuale, ma con spartito tradizionale; i cantanti registreranno le loro voci sulle basi, e il fonico darà una uniformità sonora. Non è escluso che l’opera verrà in futuro portata su un palcoscenico vero.

“Alienati” sarà in onda sul sito del Teatro Coccia e la fruizione per il pubblico sarà gratuita, ma a tutti coloro che seguiranno la prima dell’opera verrà data l’opportunità di effettuare una donazione sul Fondo AiutiAmo Novara, fondo erogativo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese onlus dal Comune di Novara in collaborazione con la Fondazione stessa e nato per sostenere, in una prima fase, chi ha bisogno di generi alimentari e di beni di prima necessità; in una seconda fase anche per sostenere esigenze contingenti importanti, di natura diversa. A tutti coloro che faranno una donazione al fondo, sarà data la possibilità di usufruire di contenuti esclusivi dell’opera.

“Alienati” sarà anticipata da video “di preparazione” sui canali social del teatro e da un inusuale “Operitivo” realizzato ancora con Maurizio Sironi, bar tender di Cannavacciuolo Café & Bistrot.

La trama: Alienati è la storia di un gruppo di personaggi cui è richiesto, a causa di un’invasione – naturalmente aliena – di restare a casa, ma questo avvertimento genera inevitabilmente reazioni inaspettate da parte di tutti. Snodo di quasi tutti i racconti è uno psicologo che tiene le redini della vita di una nutrizionista, salutista vegana praticante yoga con lampade ayurvediche al sale accese h 24 perennemente stressata e tradita, a sua insaputa, dal marito; un ladro gentiluomo svaligiatore d’appartamento professionista, adesso n crisi per mancanza di lavoro e in cerca di evasione (in tutti i sensi); una bellissima donna single costantemente alla ricerca dell’anima gemella da coinvolgere in aperitivi prolungati (tentata dal fascino pericoloso del Ladro). Questi condividono intrecci di vite con una mamma insoddisfatta single e con l’hobby di distruggere le famiglie degli altri portando via i mariti, ma il tutto tenendo iperprotetta la sua angelica e pura figlioletta; un musicista, cantante, maestro di tutto ciò che ci può essere di musicale, seguito (poco) in rete da una enorme schiera di allievi, al 90% cinesi che non parlano l’italiano, ridotto a organizzare flashmob canori condominiali; uno chef, sedicente esperto di gastronomia, ma che in realtà si nutre di scatolame e junk food, non sapendo cucinare nulla; un avvocato di nome Garbugli, marito della nutrizionista e amante della rovina famiglie.

 

 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Se l’opera lirica è in smart working

La scuola, gli uffici, le agenzie, anche il teatro. In questi ultimi due mesi tutto ciò che si può è in smart working. Perchè non l’opera lirica? L’idea è venuta alla direttrice del Teatro Coccia, Corinne Baronni, la quale ha radunato in videchat, un gruppo di compositori, librettisti, costumisti, musicisti e cantanti per costruire una nuova nuova produzione: “Alienati”, un’opera lirica, appunto, che avrà come caratteristica quella di essere realizzata in smart working e visibile on line.

«Dal primo momento di chiusura – ha detto Baroni – abbiamo continuato a tenere viva la luce dell’arte e a fare compagnia al pubblico a casa, da casa. Ma volevo fare qualche cosa in più, volevo che anche gli artisti sentissero la vicinanza del nostro teatro, che capissero che c’è ancora modo per scrivere, suonare, cantare, creare… So che questo modo non potrà mai sostituire l‘unicità dello spettacolo vissuto dal vivo, ma darà un vero esempio di come l’arte non si ferma mai, e non solo: darà anche un senso di solidarietà e comunità al territorio novarese».

 

 

Le musiche sono composte da Federico Biscione, Alberto Cara, Cristian Carrara, Federico Gon e Marco Taralli; la regia è di Roberto Recchia con il supporto di Federico Pelle, tecnico del suono che raccoglierà tutti i contributi audio li mixerà per dare profondità e chiarezza di suoni a un’orchestra virtuale. L’aspetto scenico e l’abbigliamento dei protagonisti saranno studiati da Giuseppe Palella. Il soggetto è stato affidato alla penna di Stefano Valanzuolo, Vincenzo De Vivo lo ha reso un libretto dal sapore divertente e a tratti irriverente.

L’opera sarà interpretata da Alfonso Antoniozzi, Daniela Barcellona, Roberto De Candia, Barbara Frittoli, Sofia Frizza, Luciano Ganci, Davinia Rodriguez, Giorgia Serracchiani, Nicola Ulivieri.

«In un certo senso questo momento è già stato vissuto – ha commentato De Vivo – quando alla radio si inventò l’opera radiofonica che ha creato capolavori: quello era un nuovo linguaggio proprio perché il mezzo era nuovo. Ora questa nuova situazione a distanza consente di essere tutti insieme su un palcoscenico virtuale con mezzi inediti per il genere. E poi l’adesione entusiastica che ha dato questo gruppo di cantanti ti dà possibilità di sperimentare questo nuovo genere, che è il teatro da remoto».

Marco Taralli che specificato che l’opera è ancora «work in progress, ma è un prodotto che ha recuperato i valori di artigianalità. Tanti sono i personaggi come i compositori: penso che che ne uscirà una cosa veramente unica».

«Si tratta di una instant opera – ha detto Recchia – che racconta la situazione in cui ci troviamo in questo momento usando social, pc e telefono.Una storia che dà l’illusione allo spettatore di intervenire sullo svolgimento della trama attraverso sette mini opere di 20 minuti il cui sviluppo è variabile con bivi già preordinati. Ci sono stati precedenti al cinema, è ma la prima volta per un’opera lirica».

L’orchestra sarà virtuale, ma con spartito tradizionale; i cantanti registreranno le loro voci sulle basi, e il fonico darà una uniformità sonora. Non è escluso che l’opera verrà in futuro portata su un palcoscenico vero.

“Alienati” sarà in onda sul sito del Teatro Coccia e la fruizione per il pubblico sarà gratuita, ma a tutti coloro che seguiranno la prima dell’opera verrà data l’opportunità di effettuare una donazione sul Fondo AiutiAmo Novara, fondo erogativo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese onlus dal Comune di Novara in collaborazione con la Fondazione stessa e nato per sostenere, in una prima fase, chi ha bisogno di generi alimentari e di beni di prima necessità; in una seconda fase anche per sostenere esigenze contingenti importanti, di natura diversa. A tutti coloro che faranno una donazione al fondo, sarà data la possibilità di usufruire di contenuti esclusivi dell’opera.

“Alienati” sarà anticipata da video “di preparazione” sui canali social del teatro e da un inusuale “Operitivo” realizzato ancora con Maurizio Sironi, bar tender di Cannavacciuolo Café & Bistrot.

La trama: Alienati è la storia di un gruppo di personaggi cui è richiesto, a causa di un’invasione – naturalmente aliena – di restare a casa, ma questo avvertimento genera inevitabilmente reazioni inaspettate da parte di tutti. Snodo di quasi tutti i racconti è uno psicologo che tiene le redini della vita di una nutrizionista, salutista vegana praticante yoga con lampade ayurvediche al sale accese h 24 perennemente stressata e tradita, a sua insaputa, dal marito; un ladro gentiluomo svaligiatore d’appartamento professionista, adesso n crisi per mancanza di lavoro e in cerca di evasione (in tutti i sensi); una bellissima donna single costantemente alla ricerca dell’anima gemella da coinvolgere in aperitivi prolungati (tentata dal fascino pericoloso del Ladro). Questi condividono intrecci di vite con una mamma insoddisfatta single e con l’hobby di distruggere le famiglie degli altri portando via i mariti, ma il tutto tenendo iperprotetta la sua angelica e pura figlioletta; un musicista, cantante, maestro di tutto ciò che ci può essere di musicale, seguito (poco) in rete da una enorme schiera di allievi, al 90% cinesi che non parlano l’italiano, ridotto a organizzare flashmob canori condominiali; uno chef, sedicente esperto di gastronomia, ma che in realtà si nutre di scatolame e junk food, non sapendo cucinare nulla; un avvocato di nome Garbugli, marito della nutrizionista e amante della rovina famiglie.

 

 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore