Con “(F)atti di Quartiere” torna la cultura in spazi alternativi

Presentato il calendario dell'iniziativa promossa da Territorio e Cultura Onlus con Cabiria Teatro, Rest-Art e Cooperativa Aurive grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo. Si comincia venerdì 21 con un originale Sandokan

Mutuando un antico detto si potrebbe affermare che se la gente si reca sempre meno a teatro (frequentato, in base ad alcuni recenti, dati dal 3% della popolazione), allora si cerca di portare il teatro fra la gente, in particolare nelle periferie della città. In questo caso alla Rizzottaglia e a Sant’Andrea, nella zona nord-est del capoluogo.


Con questo spirito è stato presentato il carnet di appuntamenti proposti da “(F)atti di Quartiere”, il progetto promosso da Territorio e Cultura Odv, Cabiria Teatro, Rest-Art e Cooperativa Aurive e finanziato dalla Fondazione Cariplo attraverso il bando Sottocasa 2023. Un’idea che intende sperimentare co-produzione e fruizione di momenti culturali al di fuori degli spazi tradizionali, con una particolare attenzione rivolta a quartieri di edilizia residenziale pubblica e sociale.


«Un’esperienza – ha detto Giacomo Balduzzi di Territorio e Cultura Odv – nata negli scorsi anni di teatro sociale e partecipato che ha avuto il merito di promuovere una serie di manifestazioni ma anche di animare un luogo come quello della “Cittadella degli artigiani”, che fin dall’origine non voleva essere uno spazio destinato unicamente al commercio e alle botteghe ma anche di incontro e socialità, in una zona che abbiamo avuto modo di scoprire già due anni fa in occasione del progetto Costellazioni urbane. Un’esperienza positiva che non doveva essere dispersa ma consolidata con altri percorsi».


Come tante iniziative il successo è determinato dalla creazione di una rete, consolidata dalla presenza di partner come Cabiria Teatro e Cooperativa Aurive, ai quali si è aggiunta Rest-Art. La prima, una micro-realtà teatrale che si avvale della direzione artistica di Mariano Arenella ed Elena Ferrari, da tempo si adopera nella presentazione di spettacoli contemporanei e nella rilettura di testi classici proponendoli in luoghi non convenzionali.

Ferrari ha parlato subito del primo spettacolo, in programma venerdì 21 giugno alle 21 alla Corte dei calzolai sarà messo in scena “Sandokan, o la fine dell’avventura”, proposto dalla compagnia toscana “Sacchi di sabbia”: «Le vicende del personaggio nato dalla fantasia di Emilio Salgari vengono raccontate in una cucina, con la presenza di quattro cuochi e attraverso l’utilizzo di strumenti di lavoro e ortaggi». «Vogliamo portare in luoghi periferici – ha aggiunto Arenella – alti contenuti in cui si racconta la vita e la si vive, coinvolgendo persone che solitamente non seguono il teatro».


La settimana successiva, venerdì 28, con due spettacoli alle 20 e alle 22,30 sempre alla “Corte dei calzolai”, sarà messa invece in scena una particolare rappresentazione del shakesperiano Macbeth, «dove gli spettatori, bendati sin dal loro arrivo, saranno accompagnati dagli attori. Il tutto con lo scopo di stimolare il loro udito, tatto e olfatto». Un’esperienza live, originale e moderna di quelle che una volta era la prosa radiofonica. Terzo appuntamento il 12 luglio alle 21,20 con “Sid-Fin qui tutto bene”, storia, accompagnata dalla partecipazione di un dj-set, di un ragazzo nato in Algeria autore di un omicidio.


Dopo la pausa estiva si riprende sabato 14 settembre alle 21 con “Amleto principe dei palazzi”, altro adattamento di Shakespeare messo in scena dai residenti del quartiere Rizzottaglia. Si proseguirà (quattro date, 27 e 28 settembre; 4 e 5 ottobre) con “L’ordine delle cose”, spettacolo itinerante realizzato all’interno di un’automobile dove gli spettatori, quattro alla volta (previsti appuntamenti alle 18,30, 19,30, 21, 22 e 23), interagiranno a bordo con un attore partendo da via San Rocco. Ultimo appuntamento “La banalità del male”, venerdì 29 settembre, dopo lo spettacolo del Dj-set il cui inizio è alle ore 21. Si tratta di un monologo messo in scena dallo stesso Mariano Arenella, che affiancherà la parte musicale curata da Rest-Art e che vedrà la partecipazione di un Dj proprio del quartiere.


«Ci siamo ritrovati nella filosofia di questo progetto, che vuole portare la cultura al di fuori degli spazi canonici, andando a trovare il pubblico in luoghi lontani dal centro – ha detto Chiara Gozzi di Rest-Art – Porteremo alcuni nostri spettacoli – laboratori, mentre a novembre ci sarà in viale Ferrucci il “Nj Weekender fall edition”». Il contributo da parte di Cooperativa Aurive, ha aggiunto infine Luca Martelli, «è quello di facilitatori, compito che svolgiamo da anni. Di fronte alla pubblicazione di un bando molto particlare come quello di Sottocasa 2023 la sua missione è stata condivisibile».


Per tutti gli spettacoli i biglietti costano 10 euro (5 per quello del 21 giugno) se acquistati nel botteghino allestito nella sede di Consumatori Tutelattiva di piazza Donatello.

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Con “(F)atti di Quartiere” torna la cultura in spazi alternativi

Presentato il calendario dell’iniziativa promossa da Territorio e Cultura Onlus con Cabiria Teatro, Rest-Art e Cooperativa Aurive grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo. Si comincia venerdì 21 con un originale Sandokan

Mutuando un antico detto si potrebbe affermare che se la gente si reca sempre meno a teatro (frequentato, in base ad alcuni recenti, dati dal 3% della popolazione), allora si cerca di portare il teatro fra la gente, in particolare nelle periferie della città. In questo caso alla Rizzottaglia e a Sant’Andrea, nella zona nord-est del capoluogo.


Con questo spirito è stato presentato il carnet di appuntamenti proposti da “(F)atti di Quartiere”, il progetto promosso da Territorio e Cultura Odv, Cabiria Teatro, Rest-Art e Cooperativa Aurive e finanziato dalla Fondazione Cariplo attraverso il bando Sottocasa 2023. Un’idea che intende sperimentare co-produzione e fruizione di momenti culturali al di fuori degli spazi tradizionali, con una particolare attenzione rivolta a quartieri di edilizia residenziale pubblica e sociale.


«Un’esperienza – ha detto Giacomo Balduzzi di Territorio e Cultura Odv – nata negli scorsi anni di teatro sociale e partecipato che ha avuto il merito di promuovere una serie di manifestazioni ma anche di animare un luogo come quello della “Cittadella degli artigiani”, che fin dall’origine non voleva essere uno spazio destinato unicamente al commercio e alle botteghe ma anche di incontro e socialità, in una zona che abbiamo avuto modo di scoprire già due anni fa in occasione del progetto Costellazioni urbane. Un’esperienza positiva che non doveva essere dispersa ma consolidata con altri percorsi».


Come tante iniziative il successo è determinato dalla creazione di una rete, consolidata dalla presenza di partner come Cabiria Teatro e Cooperativa Aurive, ai quali si è aggiunta Rest-Art. La prima, una micro-realtà teatrale che si avvale della direzione artistica di Mariano Arenella ed Elena Ferrari, da tempo si adopera nella presentazione di spettacoli contemporanei e nella rilettura di testi classici proponendoli in luoghi non convenzionali.

Ferrari ha parlato subito del primo spettacolo, in programma venerdì 21 giugno alle 21 alla Corte dei calzolai sarà messo in scena “Sandokan, o la fine dell’avventura”, proposto dalla compagnia toscana “Sacchi di sabbia”: «Le vicende del personaggio nato dalla fantasia di Emilio Salgari vengono raccontate in una cucina, con la presenza di quattro cuochi e attraverso l’utilizzo di strumenti di lavoro e ortaggi». «Vogliamo portare in luoghi periferici – ha aggiunto Arenella – alti contenuti in cui si racconta la vita e la si vive, coinvolgendo persone che solitamente non seguono il teatro».


La settimana successiva, venerdì 28, con due spettacoli alle 20 e alle 22,30 sempre alla “Corte dei calzolai”, sarà messa invece in scena una particolare rappresentazione del shakesperiano Macbeth, «dove gli spettatori, bendati sin dal loro arrivo, saranno accompagnati dagli attori. Il tutto con lo scopo di stimolare il loro udito, tatto e olfatto». Un’esperienza live, originale e moderna di quelle che una volta era la prosa radiofonica. Terzo appuntamento il 12 luglio alle 21,20 con “Sid-Fin qui tutto bene”, storia, accompagnata dalla partecipazione di un dj-set, di un ragazzo nato in Algeria autore di un omicidio.


Dopo la pausa estiva si riprende sabato 14 settembre alle 21 con “Amleto principe dei palazzi”, altro adattamento di Shakespeare messo in scena dai residenti del quartiere Rizzottaglia. Si proseguirà (quattro date, 27 e 28 settembre; 4 e 5 ottobre) con “L’ordine delle cose”, spettacolo itinerante realizzato all’interno di un’automobile dove gli spettatori, quattro alla volta (previsti appuntamenti alle 18,30, 19,30, 21, 22 e 23), interagiranno a bordo con un attore partendo da via San Rocco. Ultimo appuntamento “La banalità del male”, venerdì 29 settembre, dopo lo spettacolo del Dj-set il cui inizio è alle ore 21. Si tratta di un monologo messo in scena dallo stesso Mariano Arenella, che affiancherà la parte musicale curata da Rest-Art e che vedrà la partecipazione di un Dj proprio del quartiere.


«Ci siamo ritrovati nella filosofia di questo progetto, che vuole portare la cultura al di fuori degli spazi canonici, andando a trovare il pubblico in luoghi lontani dal centro – ha detto Chiara Gozzi di Rest-Art – Porteremo alcuni nostri spettacoli – laboratori, mentre a novembre ci sarà in viale Ferrucci il “Nj Weekender fall edition”». Il contributo da parte di Cooperativa Aurive, ha aggiunto infine Luca Martelli, «è quello di facilitatori, compito che svolgiamo da anni. Di fronte alla pubblicazione di un bando molto particlare come quello di Sottocasa 2023 la sua missione è stata condivisibile».


Per tutti gli spettacoli i biglietti costano 10 euro (5 per quello del 21 giugno) se acquistati nel botteghino allestito nella sede di Consumatori Tutelattiva di piazza Donatello.

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