Cameri si prepara ad accogliere Dacia Maraini nella suggestiva cornice di Villa Picchetta (sede dell’ente “Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore”) sabato 10 settembre 2022 alle ore 18:30, all’interno del programma della festa patronale. L’autrice presenterà il suo ultimo libro “Caro Pier Paolo”, pubblicato con l’editore Neri Pozza in occasione del centenario della nascita dell’amico Pier Paolo Pasolini, accompagnata da Milly Carli. L’evento è organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Commissione Biblioteca in collaborazione con ATL Agenzia Turistica Locale di Novara, Parco del Ticino, Arona Città Teatro sull’Acqua, Pro Loco Cameri e la libreria Feltrinelli Point di Arona.
Dacia Maraini torna a Cameri esattamente a un anno di distanza dal precedente appuntamento del 10 settembre 2021 in cui ha presentato, presso la Biblioteca civica, il libro Il coraggio delle donne scritto assieme a Chiara Valentini. «Siamo felici di accogliere nuovamente Dacia Maraini a Cameri», dice l’assessore alla Cultura Pierangelo Toscani, «nel contesto della nostra festa patronale e in occasione del centenario della nascita di Pasolini, in una sede così importante come Villa Picchetta».
Dalla quarta di copertina di Caro Pier Paolo:
Pier Paolo Pasolini è un autore di culto anche per i più giovani. La sua è stata una vita fuori dagli schemi: per la forza delle sue argomentazioni, l’anticonformismo, l’omosessualità, la passione per il cinema, la sua militanza e quella morte violenta e oscura. Sono passati cento anni dalla sua nascita, e quasi cinquanta dalla sua scomparsa. Eppure è ancora vivo, nitido, tra noi, ancora capace di dividere e di appassionare. Di quel mondo perduto, degli amici che lo hanno frequentato, della società letteraria di cui ha fatto parte, c’è un’unica protagonista, che oggi ha deciso di ricordare e raccontare: Dacia Maraini. Dacia Maraini è stata una delle amiche più vicine a Pier Paolo. E in queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo e in particolare dell’Africa. Maraini costruisce questa confessione delicata come una corrispondenza senza tempo, in cui tutto è presente e vivo.
Dacia Maraini, figlia dell’orientalista Fosco e di Topazia Alliata di Salaparuta, discendente da una nobile famiglia siciliana, trascorse l’infanzia in Giappone. Ritornata in Italia, dopo un periodo a Bagheria, raggiunse il padre a Roma, ormai separato dalla madre. Nel 1957 fondò insieme ad altri la rivista letteraria «Tempo della letteratura». È stata a lungo compagna di Alberto Moravia. Tutte le sue Opere sono raccolte in un Meridiano di recente pubblicazione. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il Premio Strega. Con La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990), tra i romanzi italiani più venduti degli ultimi decenni, ha vinto il premio Campiello.