Il progetto realizzato dal Teatro Faraggiana, “Vespri danteschi”, con il supporto del Comune, trasmesso sul canale YouTube durante il lockdown della scorsa primavera, andrà in onda in seconda serata su Rai 5, il canale culturale della tv pubblica. Protagonista assoluta l’attrice novarese Lucilla Giagnoni, che del Faraggiana è il direttore artistico, la quale legge e interpreta i cento canti della Divina Commedia: tre ogni sera intorno alle 22.15 per un totale di trenta minuti dal 21 febbraio al 25 marzo, la data del 1300 in cui gli studiosi dicono abbia avuto inizio il viaggio dantesco.
«Un percorso unico nel suo genere mai messo in scena da altri artisti, tantomeno da una donna – commenta Giagnoni -. Un viaggio ideale che prosegue dal 2001 quando ho scritto e portato sul palcoscenico “Vergine madre”, lo spettacolo che attraversa la Divina Commedia e che aveva vinto proprio un premio Rai nella versione registrata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo Sesia davanti alla Parete gaudenziana. Durante il primo lockdown mi sono ritrovata chiusa nel giardino di casa e da quell’immobilismo è nata l’idea di interpretare l’opera del sommo poeta. L’ho fatto per regalare un appuntamento fisso al pubblico, ma anche per me stessa: Dante mi ha salvata la pelle, senza non so come avrei fatto».
«Abbiamo cominciato con Inferno e Purgatorio – prosegue l’attrice – e, finito il lockdown, abbiamo proseguito con il Paradiso per cento giorni consecutivi fino al 14 giugno. Il giorno seguente abbiamo riaperto il teatro con il primo spettacolo in presenza. E se ora il modo “fuori” sta faticosamente cercando di tornare alal normalità, nei teatri nulla è cambianto e il lockdown continua e chissà fino a quando». La ripresa video è affidata a Bianca Pizzimenti, mentre le
musiche sono firmate da Paolo Pizzimenti.
Il 2021 è l’anno di Dante Alighieri in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del poeta fiorentino. «Anche a Novara – ha spiegato il direttore del Faraggiana Vanni Vallino – sono in programma una serie di eventi in collaborazione con le altre realtà culturali della città».