De Bortoli, Ferrario, Larsson. Il Festival della Dignità Umana torna con grandi nomi di giornalisti e scrittori

"Come comunicare l'umanità" è il titolo della settima edizione che si propone tra Novara, Borgomanero e Arona

De Bortoli, Ferrario, Larsson. Il Festival della Dignità Umana torna con grandi nomi di giornalisti e scrittori. Per la settima edizione, che si propone tra Novara, Borgomanero e Arona, gli organizzatori hanno scelto il tema di “Come comunicare l’umanità”. «Dopo il periodo di pandemia riteniamo sia fondamentale il modo in cui comunichiamo, non solo in ambito scientifico, ma anche umano» ha commentato Luisella Ferrari, presidente dell’associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara durante la presentazione della rassegna nella sala d’onore della Prefettura.

«Per capire come la dignità può essere comunicata, abbiamo chiamato esperti giornalisti e scrittori» ha detto il direttore di Interlinea, Roberto Cicala, introducendo il programma. L’inaugurazione del festival, infatti, toccherà a al giornalista Ferruccio De Bortoli che, con una lectio magistralis, parlerà di dignità della comunicazione sabato 18 settembre alle 16 al Cinema Teatro Nuovo di Borgomanero. Il secondo appuntamento è per mercoledì 22 settembre alle 21 al castello di Novara con Tiziana Ferrario in un incontro dal titolo “Donne e comunicazione”; la giornalista dialogherà con l’avvocato penalista Carla Casalis Graziosi.

Sabato 25 settembre a Borgomanero dove alle 16 a Villa Marazza Alì Ehsani (fuggito da Kabul a 8 anni e ora laureato in Giurisprudenza) dialogherà con il presidente della Fondazione Marazza, Giovanni Cerutti. Mercoledì 29 alle 21 al castello di Novara il teologo Vito Mancuso spiegherà come è possibile comunicare il senso della vita. Giovedì 30 la rassegna si sposta al Teatro Salina di Arona dove alle 21 intereverranno due luninari della psichiatria. Vittorio Lingiardi ed Eugenio Borgna, quest’ultimo con il suo libro scritto appositamente per il festival “Apro l’anima e gli occhi. Coscienza interiore e comunicazione che prende spunto da una grase di Clemente Rebora).

A Borgomanero gli ultimi due appuntamenti: venerdì 1 ottobre alle 21 all’auditorium dell’oratorio con il gesuita Francesco Occhetta e Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese, sul tema “Ricostruire un dialogo tra politica e comunità”; sabato 2 alle 16 a Villa Marazza lectio conclusiva dello scrittore svedese Björn Larsson che parlarà di come comunicare la dignità con la scrittura.

Il festival, come sempre, ha anche finalità sociali: «Gli studenti sono il futuro del festival – ha detto il vice presidente Luciamo Chiesa – e, ancora una volta, saranno volontari, si occuperanno della segreteria e faranno domande ai relatori. Come nelle scorse stagioni, anche quest’ann abbiamo dato spazio alla borsa lavoro, uno strumento importantissimo per chi è in una situazione di fragilità economica o psichica e deve inserirsi nel mondo del lavoro. La collaborazione con la cooperativa “Lavoro malgrado tutto” è stata proficua e una delle persone che è stata inserita con lo stage di sei mesi, tutt’ora lavora per questa realtà».

Gli incontri sono a ingresso libero con Green Pass e prenotazione con App scaricabile.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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De Bortoli, Ferrario, Larsson. Il Festival della Dignità Umana torna con grandi nomi di giornalisti e scrittori

“Come comunicare l’umanità” è il titolo della settima edizione che si propone tra Novara, Borgomanero e Arona

De Bortoli, Ferrario, Larsson. Il Festival della Dignità Umana torna con grandi nomi di giornalisti e scrittori. Per la settima edizione, che si propone tra Novara, Borgomanero e Arona, gli organizzatori hanno scelto il tema di "Come comunicare l'umanità". «Dopo il periodo di pandemia riteniamo sia fondamentale il modo in cui comunichiamo, non solo in ambito scientifico, ma anche umano» ha commentato Luisella Ferrari, presidente dell'associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara durante la presentazione della rassegna nella sala d'onore della Prefettura.

«Per capire come la dignità può essere comunicata, abbiamo chiamato esperti giornalisti e scrittori» ha detto il direttore di Interlinea, Roberto Cicala, introducendo il programma. L'inaugurazione del festival, infatti, toccherà a al giornalista Ferruccio De Bortoli che, con una lectio magistralis, parlerà di dignità della comunicazione sabato 18 settembre alle 16 al Cinema Teatro Nuovo di Borgomanero. Il secondo appuntamento è per mercoledì 22 settembre alle 21 al castello di Novara con Tiziana Ferrario in un incontro dal titolo "Donne e comunicazione"; la giornalista dialogherà con l'avvocato penalista Carla Casalis Graziosi.

Sabato 25 settembre a Borgomanero dove alle 16 a Villa Marazza Alì Ehsani (fuggito da Kabul a 8 anni e ora laureato in Giurisprudenza) dialogherà con il presidente della Fondazione Marazza, Giovanni Cerutti. Mercoledì 29 alle 21 al castello di Novara il teologo Vito Mancuso spiegherà come è possibile comunicare il senso della vita. Giovedì 30 la rassegna si sposta al Teatro Salina di Arona dove alle 21 intereverranno due luninari della psichiatria. Vittorio Lingiardi ed Eugenio Borgna, quest'ultimo con il suo libro scritto appositamente per il festival "Apro l'anima e gli occhi. Coscienza interiore e comunicazione che prende spunto da una grase di Clemente Rebora).

A Borgomanero gli ultimi due appuntamenti: venerdì 1 ottobre alle 21 all'auditorium dell'oratorio con il gesuita Francesco Occhetta e Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese, sul tema "Ricostruire un dialogo tra politica e comunità"; sabato 2 alle 16 a Villa Marazza lectio conclusiva dello scrittore svedese Björn Larsson che parlarà di come comunicare la dignità con la scrittura.

Il festival, come sempre, ha anche finalità sociali: «Gli studenti sono il futuro del festival - ha detto il vice presidente Luciamo Chiesa - e, ancora una volta, saranno volontari, si occuperanno della segreteria e faranno domande ai relatori. Come nelle scorse stagioni, anche quest'ann abbiamo dato spazio alla borsa lavoro, uno strumento importantissimo per chi è in una situazione di fragilità economica o psichica e deve inserirsi nel mondo del lavoro. La collaborazione con la cooperativa "Lavoro malgrado tutto" è stata proficua e una delle persone che è stata inserita con lo stage di sei mesi, tutt'ora lavora per questa realtà».

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