Una mostra omaggio a Enzo Rossi da Civita: a dieci anni dalla scomparsa dell’artista, che visse a lungo a Cameri, la città di Novara si appresta ad accogliere una delle sue prestigiose mostre. Per l’occasione si apriranno le porte del Convitto Nazionale Carlo Alberto e più precisamente dell’ex Chiesa di S. Agostino sita in Via Greppi 9/a. L’inaugurazione è in programma per domani, sabato 15 maggio, alle 15,30. L’esposizione sarà visitabile sino al 26 giugno. Tutte le offerte raccolte verranno devolute per la ristrutturazione del complesso “Cantiere Sant’Agostino”. Inoltre un’opera di pittura del maestro verrà messa all’asta e buona parte del ricavato confluirà sempre per la ristrutturazione del “Cantiere Sant’Agostino”.
La Chiesa di S. Agostino appartiene all’Ordine Agostiniano femminile ed è dotata di opere di grande pregio, come le tele di Giuseppe Nuvolone (1619-1703), parte di un ciclo di opere su Sant’Agostino, e il dipinto con San Tommaso di Villanova di Filippo Abbiati (1643-1715) attualmente conservati in Vescovado.
Enzo Rossi da Civita rappresenta, quindi, l’artista per eccellenza per essere accolto tra le mura di così tanto pregio e tanta storia. La mostra dal titolo “ E quindi uscimmo a riveder le stelle “ intende richiamare non solamente il Sommo poeta Dante Alighieri, del quale si celebra in questo anno la ricorrenza, ma anche il “ cosmo “ nel quale tutto fluttua e tutto si trasforma secondo delle regole ben precise. È stata questa la filosofia artistica del Maestro Enzo Rossi da Civita ed è quella che si ritrova costantemente nelle sue, quantomai attuali, opere. L’astratto in moto in uno spazio vincolato e che risponde ad una unica identità: il Divino. E’ così per le sue tele come per le splendide sculture, in legno o acciaio, che diventano materia leggera ed in movimento costante ed imperterrito. Appunto come “ le stelle “ del Sommo Dante.