Calato il sipario sulla ventesima edizione del Premio nazionale d’arte Città di Novara. Al Castello Visconteo – Sforzesco ieri pomeriggio, domenica 19 giugno, sono stati resi noti i nomi dei sette vincitori e dei nove segnalati dalle apposite giurie.
Il curatore Vincenzo Scardigno ha inizialmente ringraziato le istituzioni e tutti i collaboratori che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione: «Il lavoro è stato duro ma alla fine, seppure con qualche inevitabile sbavatura, ci siamo riusciti per un evento che metteva insieme diverse mostre, sino agli artisti ospiti che hanno partecipato alla sezione inviti. E’ proprio questo il significato che vogliamo dare al premio, se ancora si può chiamarlo così, perché in questi vent’anni abbiamo puntato a un discorso di qualità. Di iniziative concorsistiche ce ne sono diverse, ma in questo lungo periodo abbiamo continuato a cambiare per arrivare a creare un evento di questo genere e in forma assolutamente gratuita. Questo ci ha permesso di elevare il livello di qualità, creando anche delle sinergie che possano anche originare delle situazioni future magari in altri spazi».
Dopo i saluti portati dal presidente del Consiglio comunale di Novara Edoardo Brustia e dai consiglieri provinciali Marzia Vicenzi e Andrea Crivelli, è iniziata la premiazione degli artisti segnalati, con la consegna dell’attestato di partecipazione nell’ordine ad Adele Arati, Francesco Invernici, Grazia Barbieri, Laura Gas, Luca Andreotti, Nicoletta Nava, Santo Nania, Silvia Brambilla e Virgilio Rovati.
I sette vincitori, ai quali è andata una scultura realizzata per l’occasione da Gianni Bucher, sono stati scelti quest’anno seguendo un particolare criterio: «Non avevamo le sezioni tradizionali (pittura, scultura, fotografia) – ha spiegato ancora Scardigno – ma ci è sembrato giusto premiare per la pittura due artisti completamente differnti come un figurativo iperealista e un altro più moderno, informale e concettuale». In questo ambito i “primi” sono risultati rispettivamente Cesare Pinotti e Maria Savino.
Per la scultura unico riconoscimento a Mariagrazia Degrandi, così come per la fotografia a Paolo Repetto e all’installazione a Claus Joans. Il premio della giuria formata dai giornalisti novaresi è stato assegnato a Dario Dabbeni, mentre quello per la performance alla cremonese Francesca Guarneri, che ha avuto modo di proporre “live” la sua esperienza artistica grazie a una sua collaboratrice. Appuntamento ora all’edizione del 2023.