È stato un grande successo di pubblico l’intervento di Gabriella Greison, la divulgatrice scientifica più nota al grande pubblico tv, al secondo incontro dei Dialoghi con la scienza al castello di Novara e promossi dal Circolo dei Lettori.
Greison, che unisce l’arte dell’attrice alla competenza accademica in fisica, ha presentato la vita e l’opera del fisico svizzero Wolfang Pauli, considerato uno dei padri della teoria quantistica. Una vita «umana, troppo umana» vissuta dal fisico in notti insonni a base di bevute e di visite nei bordelli e che si concludevano in zuffe per strada.
Fin da giovane Pauli, dubitando della propria salute mentale, era andato in cura dal grande psicanalista Carl Gustav Jung che pagava spiegandogli i misteri della fisica. Il problema di Pauli era quello dell’amore, perché non era mai riuscito ad amare una donna, le pagava soltanto. Lo stesso amore che collega ogni cosa nell’universo e che è stato anche il leitmotiv della sua ricerca nell’ambito della fisica contemporanea.
Greison, certamente una notevole affabulatrice, ne ha fatto un libro dal titolo ”Ogni cosa è collegata”, edito da Mondadori, da cui è tratto uno spettacolo teatrale che girerà l’Italia e quindi il reading a Novara che, probabilmente, per la necessità di sintetizzare il tutto è risultato un po’ faticoso anche se può aver suscitato la curiosità di approfondire il tutto.
Come ha annunciato la direttrice del Circolo dei lettori, Paola Turchelli, Gabriella Greison è attesa di nuovo a Novara a marzo del prossimo per il festival letterario “Voci di donna”.