Gioele Dix protagonista al Coccia: «Cuore divorato è un’opera contemporanea e il pubblico capirà»

La nuova e ultima produzione del dedicata alla figura di Dante andrà un scena venerdì e sabato. Anticipazione mercoledì in un incontro con Dix e l’ex Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia

«Lo spettacolo è difficile da definire e per questo è ancora più interessante. È comunque un’opera contemporanea a tutti gli effetti e siamo certi che il pubblico capirà». Gioele Dix, regista e attore, che nella è, ha presentato così “Cuore divorato”, la nuova e ultima produzione del Teatro Coccia dedicata alla figura di Dante in cui è protagonista, drammaturgo e supervisore.

«Un progetto nato da un verso della Vita Nova in cui il sommo poeta racconta un suo sogno: Beatrice che gli divora il cuore – ha proseguito -. L’aspettativa di Dante era che scrittori suoi contemporanei gli dessero seguito, ma solo Cavalcanti lo fece. Noi lo abbiamo fatto affidando a tre poeti una risposta; ne è nato un poema in rima che è stato musicato da altrettanti compositori. Quando mi hanno proposto questo lavoro, ho percepito subito una grande opportunità professionale. Il racconto è fatto di musica e parole e io ho inserito alcuni pensieri in libertà riferiti al cuore divorato dall’amore, dalla paura, dall’ansia, dai ricordi».

La direttrice del Coccia, Corinne Baroni, ha aggiunto che «questo è un lavoro di squadra, complesso e di artigianato e sta nascendo una creatura che ha preso lo spazio giusto».

L’opera teatrale sarà diretta da Antonello Allemandi; l’orchestra non sarà in buca, ma sul palco dietro un velo: «È la prima volta che lavoro a Novara e si è creato un clima meraviglioso – ha detto -. L’impianto è per quattordici strumenti: non sono presenti i violini, ma tre viole, tre violoncelli e un contrabbasso oltre al pianoforte, le percussioni, un oboe, un clarinetto, un sax e due corni.

Grande spazio è stato dato al coro, che sarà quello del Teatro Coccia di nuova formazione: «Ci sono ventuno elementi che sul palco non saranno statici ma interagiranno con il protagonista» ha spiegato la direttrice Francesca Tosi.

Tre, come detto, i compositori: Marco Taralli, direttore del corso di composizione dell’Accademia Amo, Joe Schittino e Cristiano Serino i quali hanno musicato i versi di Davide Rondoni (autore del testo di Rapimenti d’amore andato in scena dieci giorni fa), Francesca Bocca Aldaqre e Fabio Ceresa. «Dante ha affidato un messaggio ai secoli e non l’abbiamo raccolto: questa è l’ennesima sfida vinta – ha affermato Taralli -. Tre partiture molto diverse tra loro che si fondono ma che potrebbero anche essere ascoltate singolarmente».

Cuore divorato andrà in scena venerdì 3 e sabato 4 dicembre alle 20.30. Info e biglietti QUI

L’opera è preceduta da un incontro in programma domani, mercoledì 1 dicembre, alle 18.30 nella sala teatrale con l’ex Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia e Gioele Dix: traendo spunto dall’opera ci si interrogherà sul significato del “cuore divorato” tra mito, letteratura, ma anche attualità e cronaca. Modera Luca Baccolini.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Gioele Dix protagonista al Coccia: «Cuore divorato è un’opera contemporanea e il pubblico capirà»

La nuova e ultima produzione del dedicata alla figura di Dante andrà un scena venerdì e sabato. Anticipazione mercoledì in un incontro con Dix e l’ex Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia

«Lo spettacolo è difficile da definire e per questo è ancora più interessante. È comunque un’opera contemporanea a tutti gli effetti e siamo certi che il pubblico capirà». Gioele Dix, regista e attore, che nella è, ha presentato così “Cuore divorato”, la nuova e ultima produzione del Teatro Coccia dedicata alla figura di Dante in cui è protagonista, drammaturgo e supervisore.

«Un progetto nato da un verso della Vita Nova in cui il sommo poeta racconta un suo sogno: Beatrice che gli divora il cuore – ha proseguito -. L’aspettativa di Dante era che scrittori suoi contemporanei gli dessero seguito, ma solo Cavalcanti lo fece. Noi lo abbiamo fatto affidando a tre poeti una risposta; ne è nato un poema in rima che è stato musicato da altrettanti compositori. Quando mi hanno proposto questo lavoro, ho percepito subito una grande opportunità professionale. Il racconto è fatto di musica e parole e io ho inserito alcuni pensieri in libertà riferiti al cuore divorato dall’amore, dalla paura, dall’ansia, dai ricordi».

La direttrice del Coccia, Corinne Baroni, ha aggiunto che «questo è un lavoro di squadra, complesso e di artigianato e sta nascendo una creatura che ha preso lo spazio giusto».

L’opera teatrale sarà diretta da Antonello Allemandi; l’orchestra non sarà in buca, ma sul palco dietro un velo: «È la prima volta che lavoro a Novara e si è creato un clima meraviglioso – ha detto -. L’impianto è per quattordici strumenti: non sono presenti i violini, ma tre viole, tre violoncelli e un contrabbasso oltre al pianoforte, le percussioni, un oboe, un clarinetto, un sax e due corni.

Grande spazio è stato dato al coro, che sarà quello del Teatro Coccia di nuova formazione: «Ci sono ventuno elementi che sul palco non saranno statici ma interagiranno con il protagonista» ha spiegato la direttrice Francesca Tosi.

Tre, come detto, i compositori: Marco Taralli, direttore del corso di composizione dell’Accademia Amo, Joe Schittino e Cristiano Serino i quali hanno musicato i versi di Davide Rondoni (autore del testo di Rapimenti d’amore andato in scena dieci giorni fa), Francesca Bocca Aldaqre e Fabio Ceresa. «Dante ha affidato un messaggio ai secoli e non l’abbiamo raccolto: questa è l’ennesima sfida vinta – ha affermato Taralli -. Tre partiture molto diverse tra loro che si fondono ma che potrebbero anche essere ascoltate singolarmente».

Cuore divorato andrà in scena venerdì 3 e sabato 4 dicembre alle 20.30. Info e biglietti QUI

L’opera è preceduta da un incontro in programma domani, mercoledì 1 dicembre, alle 18.30 nella sala teatrale con l’ex Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia e Gioele Dix: traendo spunto dall’opera ci si interrogherà sul significato del “cuore divorato” tra mito, letteratura, ma anche attualità e cronaca. Modera Luca Baccolini.

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