Tutto corre veloce oggi, persino l’arte. Sì, anche “lei” si è dovuta adeguare a una società in continuo movimento e lo ha fatto grazie ad artisti visionari e coraggiosi come il “nostro” Guglielmo Gasloli, artista e designer nato a Novara che, grazie alla moderna Digital art, è riuscito a trovare la propria dimensione nell’arte moderna. Una visione che gli ha permesso di arrivare alla prestigiosa Milano Design Week con un progetto sulla Cupola di Novara. Lo abbiamo incontrato per curiosare nel suo mondo, una realtà che ha “diluito” – con talento cristallino – il digitale con il virtuale
Come nasce il tuo progetto di portare l’arte novarese al di là dei “confini” regionali?
Diciamo che artisticamente parlando e lavorativamente parlando sono stato apprezzato, spesso, fuori dal confine regionale e nazionale. Nello specifico ho deciso di “portare” Novara alla Milano Design Week, perchè penso ci sia una connessione inevitabile tra Novara e Milano, vedi i pendolari ad esempio, viviamo sul “confine”, Novara è una città più lombarda come attitudine e come proposte lavorative, da qui il mio desiderio di accorciare ancora di più le distanze fra le due città.
Cosa ti lega così tanto a Novara?
Beh, in primo luogo gli affetti. Ci sono nato e cresciuto e mi piace la mia città. Mi trovo bene in un contesto “provinciale”, ma è giusto affacciarsi al mondo e scoprire cosa c’è più in là. Ciononostante io sono molto legato alle mie radici, il territorio. Sono cresciuto con i miei nonni a pane e dialetto e grazie a loro ho imparato ad apprezzare l’attaccamento che nutro verso la mia città. Alla Milano Design Week ho deciso di portare, appunto, la Cupola di Novara perchè, fin da bambino, ho amato questa immensa opera d’arte.
Nello specifico cosa proponi?
Io propongo un servizio di promozione per il turismo locale. In che modo? A Milano durante la Design week saranno installati alcuni cubi fisici, piattaforme, dotati di Codice QR. Quando i passanti inquadreranno il codice con lo smartphone comparirà – in realtà aumentata – il modello proposto dall’artista designer. Io, appunto, porto la Cupola di Novara in uno stile “voxel art”, possiamo definirlo un 8 bit tridimensionale e servira per promuovere il turismo novarese. Grazie alla collaborazione con Kalatà, tutti i passanti che inqudreranno la mia opera, potranno ricevere uno sconto del 20% per la salità sulla Cupola.
La tua opera dove sarà visibile?
A Milano in piazza del Liberty numero 8 dal 17 al 23 aprile.
In passato hai preso parte a molti progetti tra cui opere su strumenti musicali. Hai in programma opere simili?
Sì, assolutamente. Il Dream Guitar Project è un progetto che sto ampliando e portando avanti da un po’ di anni e oggi si è evoluto grazie alla collaborazione con Ortega Guitars. Sono grafiche su ukulele e chitarre distribuite in tutto il mondo. Una fase creativa alla quale tengo molto, nata grazie alla mia vicinanza con la realtà musicale novarese.
Progetti futuri?
Parto appunto dalla Milano Design Week, un’esibizione “figital”, ossia un’arte che riesce a far incontrare il “reale” con il “virtuale” – il fisico e il digitale per intenderci. Sono rapito da questa corrente artistica perchè offre davvero un ventaglio infinito di opportunità – anche lavorative – e sviluppi davvero interessanti. Io nasco come artista “fisico” – basti pensare al mio progetto di cui abbiamo parlato prima che coinvolge gli strumenti musicali – che però per esigenze lavorative si è trasformato in “digitale” e grazie alla figital art ho potuto unire queste due mie inclinazioni in un progetto, se vogliamo di vita artistica, totalitario e identificativo. Progetti futuri, dunque, cristallizzare la mia identità figital e svilupparla sempre di più.