Un’opera scomposta ma costituita da tre micro opere che vanno in scena una di seguito all’altra. Dopo l’esperienza maturata durante la pandemia con I corti andati in onda on line e poi riproposti in teatro, il Coccia torna con una nuova offerta che andrà in scena nel cortile di Casa Bossi per quattro sere consecutive: da domani, martedì 26 luglio, a venerdì 29 alle 21.
Tre, come detto, le micro opere in programma tratte da racconti d’autore e prodotte dagli allievi dell’Accademia AMO del Teatro Coccia: “Il barile di Amontillado” (Edgar Allan Poe) di Giuseppe Guerrera su libretto di Emanuela Abbadessa e la regia di Enrica Rebaudo; “Paganini non ripete” (Achille Campanile) di Claudio Scannavini con la regia di Salvatore Sito; anche questo libretto è stato curato da Emanuela Abbadessa. Il terzo corto “Colla Pazza” è di Paola Magnanini, al suo ultimo lavoro come allieva di AMO, con la regia di Erika Chilò e il libretto di Stefano Valanzuolo. Lo stesso autore che ha curato il soggetto di raccordo delle tre opere che saranno legate una all’altra da Leonardo Pasucci (il Bianconiglio del Coccia) che interpreterà il portiere del palazzo.
Le scene sono curate da Matteo Capobianco mentre il maestro concertatore che guiderà l’ensemble del Coccia è Kyotaro Sawamura.
Ogni opera avrà due personaggi in scena, giovani cantanti dell’Accademia: Zhengji Han, Davide Lando, Semen Besalev, Yo Otahara, Miyoung Lee e Giuseppe Serreli.