Una grande mostra non solo per l’elevato numero di opere esposte – quest’anno sono 87 – ma anche e soprattutto per il pregio delle opere stesse e per l’intuizione con cui, ancora una volta, la curatrice Elisabetta Chiodini, ha studiato il percorso espositivo, anche grazie a un’importante collaborazione con Palazzo Reale di Milano. Per il sesto anno consecutivo l’associazione Mets Percorsi d’Arte porta a Novara la quinta importante esposizione sulla pittura dell’Ottocento, questa volta dedicata Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e ad altri artisti italiani al lavoro a Parigi alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX, noti internazionalmente come Les italiens de Paris.
Dopo “Ottocento in Collezione”, la doppia mostra sul Divisionismo e “Il mito di Venezia”, lo scorso anno ci siamo concessi il regalo di allestire una mostra che raccontava la Scapigliatura partendo dal clima economico e culturale di Milano – ha detto il presidente di Mets, Paolo Tacchini -. Una grande sfida per grandi appassionati che si è rivelata un successo di pubblico. Quest’anno i tempi erano maturi per una esposizione sugli italiani a Parigi. Di Boldini si è detto molto in questi ultimi anni, con almeno una monografica ogni anno: noi invece l’abbiamo collocato nel contesto della Parigi della Belle Epoque. Oltre a lui la mostra metter in luce anche De Nittis cui Milano dedicherà un’esposizione a Palazzo Reale».
Ed è proprio su questo che sarà avviata la nuova collaborazione: «Il celeberrimo Westminster di De Nittis sarà dato in prestito a Milano – ha proseguito Tacchini -. Per tutti gli appassionati un’opportunità di visitare Novara e poi approfondire il tema a Palazzo Reale. Chi si presenterà con il biglietto di una mostra avrà una riduzione sull’ingresso dell’altra».
Dalla Galleria degli Uffizi, invece, è arrivata in prestito a Novara “Il ritratto di Diego Martelli”, tra i più grandi critici europei, di Federico Zandomenighi.
In tema di collaborazione, come già anticipato a settembre a La Voce, il “Dans le blé” di De Nittis sarà ospitato al museo d’Orsey di Parigi in occasione della grande mostra sul primo periodo dell’impressionismo francese.
Alla preview di questa mattina è intervenuto anche Domenico Piraina, direttore del Polo mostre e musei scientifici del comune di Milano e di Palazzo reale: «Chiodini sarà tra i curatori della mostra su De Nittis che sarà inaugurata il 23 febbraio – ha sottolineato Piraina -. È interessante come Novara abbia deciso di dedicare un progetto specifico all’Ottocento che speso nelle aule universitarie viene considerato un secolo di decadenza: io ho sempre pensato il contrario e credo che l’Ottocento vada valorizzato. La mostra di Novara è prodromica ad acquisire informazioni per quella di Milano».
«Grazie a chi si impegna a portare in città una mostra così importante mai vista prima – ha aggiunto il sindaco, Alessandro Canelli -. Ci siamo specializzati nell’Ottocento e questa esposizione di altissimo profilo lo dimostra. Una scelta che ha un senso anche rispetto alla storia di Novara che ha avuto il suo sviluppo economico e culturale proprio in quel periodo. Siamo convinti che questa sia la strada giusta».
«Se dovessi scrivere al mia esperienza qui, la scriverei partendo proprio da Mets – ha affermato Maurizia Rebola, presidente della Fondazione Castello -. Questo è un luogo con una potenzialità incredibile e avere come partner Mets è un ottimo punto di partenza grazie alle sue scelte sempre pulite e coerenti».
La mostra è visitabile da domani, sabato 4 novembre, fino al 7 aprile, da martedì a domenica dalle 7 alle 19. È consigliata la prevendita dei biglietti sul sito di Mets.