Il “Dante a tempo di rap” di Murubutu apre il Festival Teatro sull’acqua

Dal 7 al 12 settembre Arona si trasforma in un lagoscenico dove tutto è possibile. Giovedì la prima nazionale di “Epifania”

Il “Dante a tempo di rap” di Murubutu apre il Festival Teatro sull’acqua, l’appuntamento è per domani alle 18.30 in piazza San Graziano allo spazio giovani. E’ pronto a debuttare l’11º Festival Teatro sull’Acqua, con la direzione artistica di Dacia Maraini, e un calendario fitto di appuntamenti. Dal 7 al 12 settembre Arona con i suoi spazi più belli si trasforma in un teatro vivo e il lago Maggiore in un lagoscenico dove tutto è possibile.

Solo il movimento regala l’equilibrio. Mai fermarsi, mai arrendersi, mai indugiare. Come l’acqua del lago, come la natura. Muoversi per restare, per evolvere, per costruire esistenza, teatro e parola. “Epifania” debutta all’Antico Porto di piazza del Popolo in prima nazionale giovedì 9 settembre alle 21.15 e torna a incantare venerdì 10, sabato 11 sempre alle 21.15 e domenica 12 alle 20; prove generali giovedì 9 alle 21.15.

Un inno al femminile quale luce, nascita, maternità, grembo etereo che dall’acqua genera movimento e vita, in un parallelo con il funambolo che con moto perpetuo si muove sul cavo d’acciaio che alla sua stessa esistenza lo conduce passo dopo passo. Da una parte all’altra sul filo della vita una donna cammina, simbolo di un’epifania che sciaborda come le onde. Una meditazione per immagini e suoni che con irripetibile magia trae le sue mosse dal luogo in cui

nasce, il lago. Un tempo sospeso e affascinante, che lascia spazio al personale, al pensiero, al sentimento del nostro più profondo interiore. Lo specchio d’acqua si erge nel buio della sera e prende corpo con pura e innocente semplicità in un equilibrio perfetto tra cavo e acqua, in una parentesi di introspezione che lo spettacolo offre agli astanti. Il risveglio del lago è narrato da voci che ispirano alla donna (e al pubblico) la forza per affrontare le difficoltà che l’acqua rappresenta, le sue sfide, perché questo elemento è sì morbido e puro, ma anche forte e pericoloso. Il pubblico è così poeticamente condotto in un viaggio delicato, lineare, ma anche insidioso, verso un orizzonte lontano che si materializza momento dopo momento nel dialogo tra i funamboli Mariona Moya e Olivier Roustan, l’attrice Elsa Bossi e la musicalità del coro Scuola Incanto. A dare corpo e trasporto la regia di Boris Vecchio, i testi della scrittrice Dacia Maraini e le musiche di Ares Mozzi, musicista e compositore che con armoniosità e melodie elettroniche, come un fil rouge contemporaneo, ci tiene ancorati all’oggi, alla nostra casa.

Il regista Boris Vecchio: «L’ispirazione per lo spettacolo Epifania nasce innanzitutto dalla collaborazione con Dacia Maraini, autrice dei testi, e dalle musiche del maestro Ares Mozzi, oltre che dall’ambientazione suggestiva del lago.  Un dialogo tra il lago e i funamboli, entrambi in moto perpetuo alla ricerca di equilibrio, per uno spettacolo dedicato alla nascita, alla creazione, al femminile.  Una bellissima sfida per noi allestire questo nuovo site-specific, sono sempre molto felice di tornare ad Arona al Festival Teatro sull’acqua, in questi luoghi capaci di tanta ispirazione e trasformazione. Invito tutti a partecipare perché sarà senza dubbio un’esperienza suggestiva e irripetibile, come sa esserlo il Teatro, come sa esserlo il Circo Contemporaneo».

Qui il programma completo.

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Il “Dante a tempo di rap” di Murubutu apre il Festival Teatro sull’acqua

Dal 7 al 12 settembre Arona si trasforma in un lagoscenico dove tutto è possibile. Giovedì la prima nazionale di “Epifania”

Il “Dante a tempo di rap” di Murubutu apre il Festival Teatro sull’acqua, l’appuntamento è per domani alle 18.30 in piazza San Graziano allo spazio giovani. E’ pronto a debuttare l’11º Festival Teatro sull’Acqua, con la direzione artistica di Dacia Maraini, e un calendario fitto di appuntamenti. Dal 7 al 12 settembre Arona con i suoi spazi più belli si trasforma in un teatro vivo e il lago Maggiore in un lagoscenico dove tutto è possibile.

Solo il movimento regala l’equilibrio. Mai fermarsi, mai arrendersi, mai indugiare. Come l’acqua del lago, come la natura. Muoversi per restare, per evolvere, per costruire esistenza, teatro e parola. “Epifania” debutta all’Antico Porto di piazza del Popolo in prima nazionale giovedì 9 settembre alle 21.15 e torna a incantare venerdì 10, sabato 11 sempre alle 21.15 e domenica 12 alle 20; prove generali giovedì 9 alle 21.15.

Un inno al femminile quale luce, nascita, maternità, grembo etereo che dall’acqua genera movimento e vita, in un parallelo con il funambolo che con moto perpetuo si muove sul cavo d’acciaio che alla sua stessa esistenza lo conduce passo dopo passo. Da una parte all’altra sul filo della vita una donna cammina, simbolo di un’epifania che sciaborda come le onde. Una meditazione per immagini e suoni che con irripetibile magia trae le sue mosse dal luogo in cui

nasce, il lago. Un tempo sospeso e affascinante, che lascia spazio al personale, al pensiero, al sentimento del nostro più profondo interiore. Lo specchio d’acqua si erge nel buio della sera e prende corpo con pura e innocente semplicità in un equilibrio perfetto tra cavo e acqua, in una parentesi di introspezione che lo spettacolo offre agli astanti. Il risveglio del lago è narrato da voci che ispirano alla donna (e al pubblico) la forza per affrontare le difficoltà che l’acqua rappresenta, le sue sfide, perché questo elemento è sì morbido e puro, ma anche forte e pericoloso. Il pubblico è così poeticamente condotto in un viaggio delicato, lineare, ma anche insidioso, verso un orizzonte lontano che si materializza momento dopo momento nel dialogo tra i funamboli Mariona Moya e Olivier Roustan, l’attrice Elsa Bossi e la musicalità del coro Scuola Incanto. A dare corpo e trasporto la regia di Boris Vecchio, i testi della scrittrice Dacia Maraini e le musiche di Ares Mozzi, musicista e compositore che con armoniosità e melodie elettroniche, come un fil rouge contemporaneo, ci tiene ancorati all’oggi, alla nostra casa.

Il regista Boris Vecchio: «L’ispirazione per lo spettacolo Epifania nasce innanzitutto dalla collaborazione con Dacia Maraini, autrice dei testi, e dalle musiche del maestro Ares Mozzi, oltre che dall’ambientazione suggestiva del lago.  Un dialogo tra il lago e i funamboli, entrambi in moto perpetuo alla ricerca di equilibrio, per uno spettacolo dedicato alla nascita, alla creazione, al femminile.  Una bellissima sfida per noi allestire questo nuovo site-specific, sono sempre molto felice di tornare ad Arona al Festival Teatro sull’acqua, in questi luoghi capaci di tanta ispirazione e trasformazione. Invito tutti a partecipare perché sarà senza dubbio un’esperienza suggestiva e irripetibile, come sa esserlo il Teatro, come sa esserlo il Circo Contemporaneo».

Qui il programma completo.

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