Il Festival Cantelli chiude la stagione. In scena anche gli alunni dell’istituto Immacolata

"Il piccolo spazzacamino" di Benjamin Britten sul palco del Teatro Faraggiana: un'opera di denuncia sociale

Sarà un grande spettacolo quello che chiuderà la 42esima edizione del Festival Cantelli, la rassegna musicale promossa dall’associazione Amici della musica Vittorio Cocito per ricordare la figura del Maestro Guido Cantelli scomparso prematuramente. L’appuntamento è al Teatro Faraggiana con un doppio spettacolo dell’opera per bambini “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten: martedì 28 marzo alle 21 la Prima e mercoledì 29 alle 10.30 si replica per le scuole.

Saranno 22 gli allievi (tra cui 6 solisti) del coro di voci bianche dell’istituto Immacolata guidato dal Alberto Veggiotti ad accompagnare i cinque cantanti professionisti e l’ensemble “Amici della musica”; nello spettacolo del 29 tutti gli alunni della scuola prenderanno parte allo spettacolo per un totale di 330 tra bambini e ragazzi.

«Il progetto è nato nel 2020 ma a causa della pandemia siamo stati costretti a rimandarlo più volte – ha spiegato il presidente dell’associazione Amici della musica, Ettore Borri -. Uno spettacolo musicale che affronta il tema sociale dello sfruttamento minorile. Britten lo scrisse nel 1949 ambientandolo nel 1810 richiamando la tradizione inglese di denuncia sociale. Un’opera dai temi attuali che l’autore compose ispirandosi alla struttura del melodramma classico. Per l’allestimento, infatti, abbiamo dovuto superare qualche difficoltà tecnica: il Faraggiana non ha la buca d’orchestra, dunque abbiamo dovuto sistemare tutti gli interpreti sul palcoscenico. L’ensemble è composto da un pianoforte suonato a quattro mani da due pianiste nostre socie, un quartetto d’archi del conservatorio Cantelli e delle percussioni di un giovane appena diplomato al conservatorio di Milano: tutti sono under 26. Le voci sono di cinque cantanti professionisti».

La particolarità è caratterizzata dalla partecipazione attiva del pubblico: «La quarta parete del palco viene abbattuta in modo immaginario – ha proseguito Borri – e gli spettatori saranno chiamati a cantare alcune parti. Ma niente paura: nelle prime file sarà fatto accomodare il coro del liceo coreutico e musicale Casorati. Ci auguriamo di poter esportare questo progetto anche fuori da Novara».

Una curiosità

Un fenomeno, quello dello sfruttamento minorile, presente anche sul nostro territorio all’epoca dell’ambientazione dell’opera di Britten: in via Laghetto a Milano, infatti, è stato ritrovato un ex voto degli spazzacamini della Val Vigezzo (a Santa Maria Maggiore c’è il museo dello spazzacamino e ogni anno si svolge il raduno internazionale) che verrà restaurato dal Comune ed esposto in occasione dei 150 dalla morte di Alessandro Manzoni.

Nella zona nei Navigli, invece, in via Magolfa, c’è una piccola chiesa che ogni domenica veniva frequentata dagli spazzacamino.

Info e biglietti a questo link.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Festival Cantelli chiude la stagione. In scena anche gli alunni dell’istituto Immacolata

“Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten sul palco del Teatro Faraggiana: un’opera di denuncia sociale

Sarà un grande spettacolo quello che chiuderà la 42esima edizione del Festival Cantelli, la rassegna musicale promossa dall’associazione Amici della musica Vittorio Cocito per ricordare la figura del Maestro Guido Cantelli scomparso prematuramente. L’appuntamento è al Teatro Faraggiana con un doppio spettacolo dell’opera per bambini “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten: martedì 28 marzo alle 21 la Prima e mercoledì 29 alle 10.30 si replica per le scuole.

Saranno 22 gli allievi (tra cui 6 solisti) del coro di voci bianche dell’istituto Immacolata guidato dal Alberto Veggiotti ad accompagnare i cinque cantanti professionisti e l’ensemble “Amici della musica”; nello spettacolo del 29 tutti gli alunni della scuola prenderanno parte allo spettacolo per un totale di 330 tra bambini e ragazzi.

«Il progetto è nato nel 2020 ma a causa della pandemia siamo stati costretti a rimandarlo più volte – ha spiegato il presidente dell’associazione Amici della musica, Ettore Borri -. Uno spettacolo musicale che affronta il tema sociale dello sfruttamento minorile. Britten lo scrisse nel 1949 ambientandolo nel 1810 richiamando la tradizione inglese di denuncia sociale. Un’opera dai temi attuali che l’autore compose ispirandosi alla struttura del melodramma classico. Per l’allestimento, infatti, abbiamo dovuto superare qualche difficoltà tecnica: il Faraggiana non ha la buca d’orchestra, dunque abbiamo dovuto sistemare tutti gli interpreti sul palcoscenico. L’ensemble è composto da un pianoforte suonato a quattro mani da due pianiste nostre socie, un quartetto d’archi del conservatorio Cantelli e delle percussioni di un giovane appena diplomato al conservatorio di Milano: tutti sono under 26. Le voci sono di cinque cantanti professionisti».

La particolarità è caratterizzata dalla partecipazione attiva del pubblico: «La quarta parete del palco viene abbattuta in modo immaginario – ha proseguito Borri – e gli spettatori saranno chiamati a cantare alcune parti. Ma niente paura: nelle prime file sarà fatto accomodare il coro del liceo coreutico e musicale Casorati. Ci auguriamo di poter esportare questo progetto anche fuori da Novara».

Una curiosità

Un fenomeno, quello dello sfruttamento minorile, presente anche sul nostro territorio all’epoca dell’ambientazione dell’opera di Britten: in via Laghetto a Milano, infatti, è stato ritrovato un ex voto degli spazzacamini della Val Vigezzo (a Santa Maria Maggiore c’è il museo dello spazzacamino e ogni anno si svolge il raduno internazionale) che verrà restaurato dal Comune ed esposto in occasione dei 150 dalla morte di Alessandro Manzoni.

Nella zona nei Navigli, invece, in via Magolfa, c’è una piccola chiesa che ogni domenica veniva frequentata dagli spazzacamino.

Info e biglietti a questo link.

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