Il Fondo Giovanni Pagani premia tre progetti culturali del territorio

Fondazione Comunità Novarese ha premiato l'archivio di Bermani di Orta, il patrimonio fotografico del comune di Novara conservato alla Fondazione Faraggiana e la nuova area dedicata ai giovani della biblioteca di Castelletto Ticino

Tre progetti con un’ampia valenza culturale che hanno ricevuto un contributo complessivo di 52 mila euro da Fondazione Comunità Novarese attraverso il Fondo Giovanni Pagani, quest’anno dedicato alla memoria di Raul Capra, riferimento della cultura novarese scomparso all’inizio di quest’anno. Il Fondo, nato del 2010 seguendo le volontà testamentarie di Giovanni Pagani (appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia all’ospedale San Biagio di Domodossola), nel corso degli anni ha valorizzato numerose realtà culturali tra cui la Galleria Giannoni e l’attività della sala conferenze dell’ex chiesa della Maddalena.

Un fondo che, come ha spiegato il presidente di Fcn, Davide Maggi, «cerca di valorizzare ogni tipo di progetto culturale, soprattutto quelli poco noti al grande pubblico».

«Lo scopo è quello di rivolgersi, in particolare, ad archivi, biblioteche e musei – ha spiegato Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di gestione del fondo -. L’Italia è il Paese più ricco al mondo da questo punto di vista, ma sempre in sofferenza a causa dei sotto finanziamenti. Presentare questi progetti non è facile, ma grazie alla Fondazione si possono portare alla luce vere e proprie eccellenze».

Associazione Culturale Società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino – Voci novaresi. Storia, memoria e tradizioni popolari nell’archivio Cesare Bermani. Seconda fase.

Nell’archivio custodito nell’abitazione di Bermani, Orta San Giulio, sono raccolte centinaia di testimonianze di Novara dagli inizi del ‘900 a oggi. Lo scopo è quello di trasformare la casa in un centro studi aperto al pubblico. «Grazie al fondo potremo farlo digitalizzando tutto il materiale – ha commentato lo stesso Bermani -. Nel corso dei decenni ho raccolto documenti di mio padre, del Partito socialista, di artisti del territorio, storie di novaresi che sono andati a lavorare in Germani e di circa 120 partigiani del territorio».

Un primo lotto di lavori, sostenuto tramite l’edizione precedente del bando Fondo Pagani, è giunto al termine nel maggio 2023, con il lancio del sito www.archiviobermani.it, la schedatura di 2.840 fascicoli, la catalogazione dell’emeroteca, la digitalizzazione di 250 bobine, la realizzazione di un documentario e la sottoscrizione di accordi di collaborazione con importanti istituzioni nazionali.

Comune di Novara – Digitalizzazione e catalogazione degli album e delle fotografie storiche Faraggiana Ferrandi

«Durante i suoi viaggi, Alessandro Faraggiana ha fatto numerosi reportage e noi abbiamo recuperato circa 6500 fotografie sparse in giro per la provincia: il nostro timore era che andassero perse – ha spiegato il vice presidente della Fondazione Faraggiana, Matteo Caporusso -. Grazie a una ditta specializzata saranno digitalizzate e ingrandite. Questo materiale potrà essere oggetto anche di studi universitari».

«Questo è solo il primo passo per mettere ordine nell’immenso patrimonio di proprietà comunale» ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Luca Piantanida.

Comune di Castelletto Sopra Ticino – Implementazione della fruizione della Biblioteca per le fasce d’età pre/post adolescenziali

«La nostra biblioteca non è un deposito di libri, ma un ambiente vissuto, una struttura all’interno del parco cittadino – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Alessandra Lazzarini -. Vogliamo attirare l’attenzione dei giovani in uno spazio a loro dedicato, la terrazza, dove già si svolgono attività per bambini e adulti».

Il progetto prevede, infatti, l’allestimento di una porzione della terrazza per proporre ai ragazzi delle scuole primarie di secondo grado e secondarie un ambiente meno istituzionale dove programmare attività alternative, incontri con “influencer” e autori di Manga, studiate e guidate da animatori e con il coinvolgimento del consiglio comunale dei ragazzi.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Fondo Giovanni Pagani premia tre progetti culturali del territorio

Fondazione Comunità Novarese ha premiato l’archivio di Bermani di Orta, il patrimonio fotografico del comune di Novara conservato alla Fondazione Faraggiana e la nuova area dedicata ai giovani della biblioteca di Castelletto Ticino

Tre progetti con un'ampia valenza culturale che hanno ricevuto un contributo complessivo di 52 mila euro da Fondazione Comunità Novarese attraverso il Fondo Giovanni Pagani, quest'anno dedicato alla memoria di Raul Capra, riferimento della cultura novarese scomparso all'inizio di quest'anno. Il Fondo, nato del 2010 seguendo le volontà testamentarie di Giovanni Pagani (appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia all'ospedale San Biagio di Domodossola), nel corso degli anni ha valorizzato numerose realtà culturali tra cui la Galleria Giannoni e l’attività della sala conferenze dell’ex chiesa della Maddalena.

Un fondo che, come ha spiegato il presidente di Fcn, Davide Maggi, «cerca di valorizzare ogni tipo di progetto culturale, soprattutto quelli poco noti al grande pubblico».

«Lo scopo è quello di rivolgersi, in particolare, ad archivi, biblioteche e musei – ha spiegato Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di gestione del fondo -. L’Italia è il Paese più ricco al mondo da questo punto di vista, ma sempre in sofferenza a causa dei sotto finanziamenti. Presentare questi progetti non è facile, ma grazie alla Fondazione si possono portare alla luce vere e proprie eccellenze».

Associazione Culturale Società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino - Voci novaresi. Storia, memoria e tradizioni popolari nell’archivio Cesare Bermani. Seconda fase.

Nell’archivio custodito nell'abitazione di Bermani, Orta San Giulio, sono raccolte centinaia di testimonianze di Novara dagli inizi del ‘900 a oggi. Lo scopo è quello di trasformare la casa in un centro studi aperto al pubblico. «Grazie al fondo potremo farlo digitalizzando tutto il materiale – ha commentato lo stesso Bermani -. Nel corso dei decenni ho raccolto documenti di mio padre, del Partito socialista, di artisti del territorio, storie di novaresi che sono andati a lavorare in Germani e di circa 120 partigiani del territorio».

Un primo lotto di lavori, sostenuto tramite l’edizione precedente del bando Fondo Pagani, è giunto al termine nel maggio 2023, con il lancio del sito www.archiviobermani.it, la schedatura di 2.840 fascicoli, la catalogazione dell'emeroteca, la digitalizzazione di 250 bobine, la realizzazione di un documentario e la sottoscrizione di accordi di collaborazione con importanti istituzioni nazionali.

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«Durante i suoi viaggi, Alessandro Faraggiana ha fatto numerosi reportage e noi abbiamo recuperato circa 6500 fotografie sparse in giro per la provincia: il nostro timore era che andassero perse - ha spiegato il vice presidente della Fondazione Faraggiana, Matteo Caporusso -. Grazie a una ditta specializzata saranno digitalizzate e ingrandite. Questo materiale potrà essere oggetto anche di studi universitari».

«Questo è solo il primo passo per mettere ordine nell’immenso patrimonio di proprietà comunale» ha aggiunto l'assessore alla Cultura, Luca Piantanida.

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«La nostra biblioteca non è un deposito di libri, ma un ambiente vissuto, una struttura all’interno del parco cittadino – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Alessandra Lazzarini -. Vogliamo attirare l’attenzione dei giovani in uno spazio a loro dedicato, la terrazza, dove già si svolgono attività per bambini e adulti».

Il progetto prevede, infatti, l'allestimento di una porzione della terrazza per proporre ai ragazzi delle scuole primarie di secondo grado e secondarie un ambiente meno istituzionale dove programmare attività alternative, incontri con "influencer" e autori di Manga, studiate e guidate da animatori e con il coinvolgimento del consiglio comunale dei ragazzi.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore