Primo titolo della rassegna Chi ha paura del Melodramma? per la Stagione 2025 del Teatro Coccia di Novara. Ormai consolidata dopo i successi delle passate stagioni, arriva una nuova produzione del Teatro Coccia, affidata a un team creativo di giovani, ma anche di ritorni importanti.
Va in scena domenica 9 marzo alle 16 (lunedì 10 alle 10 e alle 14, martedì 11 alle 10 per le scuole) Il giovane Artù, nuova commissione del Teatro Coccia a Davide Sebartoli, ex allievo dell’Accademia dei Mestieri d’Opera del Teatro Coccia AMO, ormai in carriera come compositore. Il titolo è il primo della rassegna Chi ha paura del Melodramma? dedicata ai più piccoli quale introduzione al mondo dell’opera.
Il libretto, che trae ispirazione da La Spada nella Roccia, è scritto da Irene Montanari che si è cimentata nell’immaginare un adolescente Artù, ben prima della realizzazione della sua impresa e di diventare il Re di Camelot.
La firma della regia è affidata a un giovane regista d’opera – già noto al Teatro Coccia – Daniele Piscopo. Le scene sono di Riccardo Roggiani, i costumi di Silvia Lumes. Disegno luci a firma di Ivan Pastrovicchio.
In buca l’Orchestra Senzaspine, diretta dal Maestro Tommaso Ussardi. Orchestra Senzaspine è inoltre coproduttore di entrambi i titoli della rassegna Chi ha Paura del Melodramma? per il 2025.
Il giovane Artù è sostenuto da Fondazione CRT-Bando not&Sipari.
Tutti conoscono il grande Re Artù, il saggio Re di Camelot, colui che estrasse la spada Excalibur dalla roccia e che sedeva a capo della Tavola Rotonda al fianco dei suoi cavalieri. La storia di Re Artù è stata narrata innumerevoli volte, dagli antichi racconti dei romanzi medievali alla tradizione romantica, fino alla letteratura moderna. Artù è stato eroe per il cinema, protagonista di serie tv e addirittura esilarante personaggio di musical. Walt Disney lo ha soprannominato Semola e ce lo ha fatto conoscere poco più che bambino, dal cuore tenero e generoso, nel classico La Spada nella Roccia. Ma come era Artù… da adolescente? Questa volta il sipario si alzerà su un Artù molto diverso da come lo si è conosciuto, con molti meno anni di quanto narra la leggenda e molti, molti più capricci. Come è possibile che questo ragazzo viziato e prepotente diventi il grande sovrano che tutti conosciamo? Sarà compito del saggio e fedele Merlino, stregone potente e paziente maestro, spingere il nostro Artù a partire per un viaggio incantato in cui dovrà fronteggiare prove e paure, inganni e sortilegi. Grazie ad incontri ed esperienze in bilico tra magia e realtà, il giovane Artù dovrà intraprendere l’avventura più incredibile che chiunque possa affrontare: crescere.
Nel cast gli allievi dell’Accademia AMO: Xiaosen Su è Artù, Merlino è interpretato da Leonardo Cremona, Mariateresa Federico sarà la Popolana, la Dama del lago e Morgana. Torna anche il Bianconiglio interpretato da Daniele Guida, mentre la Vecchia nutrice sarà Gloria Moser. Questi ultimi sono allievi attori della Scuola del Teatro Musicale-STM.
Biglietti a 5 euro fino ai 10 anni, 15 euro euro dagli 11 ai 26, 20 euro per gli adulti in vendita sul sito del teatro www.fondazioneteatrococcia.it e presso la biglietteria.
L’appuntamento è preceduto da O come Opera a Merenda sabato 8 marzo alle 16 al Broletto Food and Drink con i giovanissimi Alessandro Lo Re e Emma Pilota a dialogo con team creativo e cast artistico. Seguono merenda e trucco teatrale per tutti i presenti. Ingresso libero.