Il libro “Una notte d’Inferno” è diventato una mostra

Nel quadriportico di Palazzo Natta è stata inaugurata venerdì pomeriggio la rassegna che ospita i lavori utilizzati dagli artisti per illustrare il volume di Veronica Armani. L'allestimento, visitabile sino a sabato 10 luglio, rappresenta un segnale di ripartenza anche del mondo della cultura

Il libro di Veronica Armani “Una notte d’Infermo”, suggestiva rivisitazione per i più piccoli della prima Cantica del celebre poema dantesco, è diventata una mostra. Nel pomeriggio di venerdì 2 luglio è stata infatti inaugurata nel quadriportico di Palazzo Natta una rassegna che propone una ventina di pezzi (quasi tutti originali) utilizzati per illustrare la pubblicazione il cui ricavato viene devoluto all’associazione “Edo’s Smile” di Galliate.


Al simbolico taglio del nastro dell’iniziativa (nella foto), sostenuta dai settori Pari opportunità e Cultura della Provincia (con il primo che ha erogato anche un contributo di 2 mila euro per la stampa del volume), sono intervenuti i due consiglieri delegati, Elena Foti e Ivan De Grandis, la viceprefetto vicario Patrizia Bianchetto, la stessa Veronica Armani e un gruppo degli artisti.


«E’ stato un bel lavoro di squadra – ha detto De Grandis – Era importante valorizzare questa mostra in occasione dei 700 anni danteschi. A questa mostra va tutto l’apprezzamento da parte dell’amministrazione provinciale».
«Il libro sta piacendo molto – ha aggiunto Foti, intervenuta anche a nome del sindaco di Novara Canelli – e a questo punto ci siamo chiesti se non fosse il caso di allestire una mostra dei lavori utilizzati per illustrare la pubblicazione, chiedendo al settore Cultura di unirsi a noi».


«Noi siamo l’amministrazione “coinquilina” di questo palazzo – ha spiegato invece Bianchetto – ed è quindi facile essere qui. Credo che l’idea di ospitare queste mostre sia anche un modo per avvicinare la gente alle istituzioni. Questi momenti dimostrano che esiste molta vitalità, voglia di fare e direi, visto anche il momento, tanta voglia di ritornare a fare le cose “normali”».


Sono poi intervenute la dottoressa Alessandra Gennari, oncologa e rappresentante della Commissione Pari opportunità per conto dell’Università del Piemonte Orientale, che ha ricordato anche lei come «la ripartenza di eventi culturali rappresentino un ritorno alla normalità e oltre al valore artistico hanno anche un valore sociale molto importante. Tutta la nostra comunità è rimasta troppo tempo senza», ma soprattutto Veronica Armani, “anima” dell’iniziativa: «Un’idea inizialmente… folle, concretizzatasi in un libro, poi in una mostra e probabilmente con un seguito. Ho pensato anche io che nel corso del secondo lockdown di arte e cultura non se ne parlava più e quello che arrivava attraverso i social era troppo poco. Una mostra va vissuta dal vivo».


L’allestimento sarà visitabile sino al 10 luglio, con ingresso libero, negli orari di apertura di Palazzo Natta: dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì; dalle 8 alle 14 il sabato.

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Il libro “Una notte d’Inferno” è diventato una mostra

Nel quadriportico di Palazzo Natta è stata inaugurata venerdì pomeriggio la rassegna che ospita i lavori utilizzati dagli artisti per illustrare il volume di Veronica Armani. L’allestimento, visitabile sino a sabato 10 luglio, rappresenta un segnale di ripartenza anche del mondo della cultura

Il libro di Veronica Armani “Una notte d’Infermo”, suggestiva rivisitazione per i più piccoli della prima Cantica del celebre poema dantesco, è diventata una mostra. Nel pomeriggio di venerdì 2 luglio è stata infatti inaugurata nel quadriportico di Palazzo Natta una rassegna che propone una ventina di pezzi (quasi tutti originali) utilizzati per illustrare la pubblicazione il cui ricavato viene devoluto all’associazione “Edo’s Smile” di Galliate.


Al simbolico taglio del nastro dell’iniziativa (nella foto), sostenuta dai settori Pari opportunità e Cultura della Provincia (con il primo che ha erogato anche un contributo di 2 mila euro per la stampa del volume), sono intervenuti i due consiglieri delegati, Elena Foti e Ivan De Grandis, la viceprefetto vicario Patrizia Bianchetto, la stessa Veronica Armani e un gruppo degli artisti.


«E’ stato un bel lavoro di squadra – ha detto De Grandis – Era importante valorizzare questa mostra in occasione dei 700 anni danteschi. A questa mostra va tutto l’apprezzamento da parte dell’amministrazione provinciale».
«Il libro sta piacendo molto – ha aggiunto Foti, intervenuta anche a nome del sindaco di Novara Canelli – e a questo punto ci siamo chiesti se non fosse il caso di allestire una mostra dei lavori utilizzati per illustrare la pubblicazione, chiedendo al settore Cultura di unirsi a noi».


«Noi siamo l’amministrazione “coinquilina” di questo palazzo – ha spiegato invece Bianchetto – ed è quindi facile essere qui. Credo che l’idea di ospitare queste mostre sia anche un modo per avvicinare la gente alle istituzioni. Questi momenti dimostrano che esiste molta vitalità, voglia di fare e direi, visto anche il momento, tanta voglia di ritornare a fare le cose “normali”».


Sono poi intervenute la dottoressa Alessandra Gennari, oncologa e rappresentante della Commissione Pari opportunità per conto dell’Università del Piemonte Orientale, che ha ricordato anche lei come «la ripartenza di eventi culturali rappresentino un ritorno alla normalità e oltre al valore artistico hanno anche un valore sociale molto importante. Tutta la nostra comunità è rimasta troppo tempo senza», ma soprattutto Veronica Armani, “anima” dell’iniziativa: «Un’idea inizialmente… folle, concretizzatasi in un libro, poi in una mostra e probabilmente con un seguito. Ho pensato anche io che nel corso del secondo lockdown di arte e cultura non se ne parlava più e quello che arrivava attraverso i social era troppo poco. Una mostra va vissuta dal vivo».


L’allestimento sarà visitabile sino al 10 luglio, con ingresso libero, negli orari di apertura di Palazzo Natta: dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì; dalle 8 alle 14 il sabato.

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