Il Premio Cantelli è donna. Vince Tiany Lu: «2000 euro li donerò a un’associazione di beneficenza»

«Per tanti musicisti è stato un anno difficile perchè non abbiamo la possibilità di fare quello che sentiamo nell’animo; abbiamo trascorso sei mesi passati senza poter dirigere e in quel periodo ho sentito di aver perso una parte della mia identità: ero molto giù di morale e pensavo che non ci fosse speranza. Quando, però, ho saputo di questo concorso, ho deciso di partecipare perchè era un modo per andare contro me stessa per dimostrare che ancora potevo essere forte. In tempo di paura possiamo essere spaventati, ma anche aperti e gentili, è una scelta. Bisogna tenere duro e continuare a fare arte. Donerò 2000 euro del Premio a un’associazione di beneficenza».

Sono state queste le prime parole di Tiany Lu, trentenne neozelandese, vincitrice dell’undicesima edizione del Premio Cantelli, concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra. Prima donna a vincere il premio che mancava da quarant’anni e che è stato riproposto nel centenario della nascita di Guido Cantelli, direttore d’orchestra novarese, pupillo di Arturo Toscanini, tragicamente scomparso a 36 anni in un incidente aereo.

La finale del Premio, che si è tenuta questa sera al Teatro Coccia, ha visto sfidarsi i quattro finalisti con lo stesso programma nell’ultimo concerto tenuto da Cantelli prima della sua morte: Diego Ceretta (Italia) e Bertie Baigent (Regno Unito) hanno diretto i professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino nella quarta sinfonia di Mendelssohn, nota come L’italiana, mentre Dmitry Matvienko (Bielorussia) e Tianyi Lu (Nuova Zelanda) si sono cimentati con la settima di Beethoven.

Oltre al primo premio, quello della giuria tecnica presieduta da Donato Renzetti, altri cinque ne sono stati assegnati: il Premio della Critica è andato a Dmitry Matvienko ed è stato assegnato da una giuria composta da Angelo Foletto (La Repubblica), Enrico Girardi (Il corriere della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore) e sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Novara; il Premio della Città Diego Ceretta assegnato da Emilio Iodice, Assessore alla Cultura del Comune di Novara (presidente della giuria della Città), Ettore Borri, Presidente dell’Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito, Roberto Politi, direttore del Conservatorio Guido Cantelli di Novara; il Premio dell’Orchestra del Teatro Regio Torino (assegnato dai professori dell’Orchestra del Regio e sostenuto dagli Amici del Regio) e il Premio Giovani (sostenuto da Itof e assegnato da una giuria di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Novara, coordinati dall’associazione Giovani Dietro Le Quinte) sono stati conferiti a Tiany Lu. Infine il Premio Made in Italy (un frac disegnato da Carlo Pignatelli e offerto da Altin Tafilaj, CEO e fondatore di Sunsnote), conferito dal Presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli e dal direttore Corinne Baroni è stato assegnato a Dmitry Matvienko.

[photo credit Mario Finotti]


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Premio Cantelli è donna. Vince Tiany Lu: «2000 euro li donerò a un’associazione di beneficenza»

«Per tanti musicisti è stato un anno difficile perchè non abbiamo la possibilità di fare quello che sentiamo nell’animo; abbiamo trascorso sei mesi passati senza poter dirigere e in quel periodo ho sentito di aver perso una parte della mia identità: ero molto giù di morale e pensavo che non ci fosse speranza. Quando, però, ho saputo di questo concorso, ho deciso di partecipare perchè era un modo per andare contro me stessa per dimostrare che ancora potevo essere forte. In tempo di paura possiamo essere spaventati, ma anche aperti e gentili, è una scelta. Bisogna tenere duro e continuare a fare arte. Donerò 2000 euro del Premio a un’associazione di beneficenza».

Sono state queste le prime parole di Tiany Lu, trentenne neozelandese, vincitrice dell’undicesima edizione del Premio Cantelli, concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra. Prima donna a vincere il premio che mancava da quarant’anni e che è stato riproposto nel centenario della nascita di Guido Cantelli, direttore d’orchestra novarese, pupillo di Arturo Toscanini, tragicamente scomparso a 36 anni in un incidente aereo.

La finale del Premio, che si è tenuta questa sera al Teatro Coccia, ha visto sfidarsi i quattro finalisti con lo stesso programma nell’ultimo concerto tenuto da Cantelli prima della sua morte: Diego Ceretta (Italia) e Bertie Baigent (Regno Unito) hanno diretto i professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino nella quarta sinfonia di Mendelssohn, nota come L’italiana, mentre Dmitry Matvienko (Bielorussia) e Tianyi Lu (Nuova Zelanda) si sono cimentati con la settima di Beethoven.

Oltre al primo premio, quello della giuria tecnica presieduta da Donato Renzetti, altri cinque ne sono stati assegnati: il Premio della Critica è andato a Dmitry Matvienko ed è stato assegnato da una giuria composta da Angelo Foletto (La Repubblica), Enrico Girardi (Il corriere della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore) e sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Novara; il Premio della Città Diego Ceretta assegnato da Emilio Iodice, Assessore alla Cultura del Comune di Novara (presidente della giuria della Città), Ettore Borri, Presidente dell’Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito, Roberto Politi, direttore del Conservatorio Guido Cantelli di Novara; il Premio dell’Orchestra del Teatro Regio Torino (assegnato dai professori dell’Orchestra del Regio e sostenuto dagli Amici del Regio) e il Premio Giovani (sostenuto da Itof e assegnato da una giuria di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Novara, coordinati dall’associazione Giovani Dietro Le Quinte) sono stati conferiti a Tiany Lu. Infine il Premio Made in Italy (un frac disegnato da Carlo Pignatelli e offerto da Altin Tafilaj, CEO e fondatore di Sunsnote), conferito dal Presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli e dal direttore Corinne Baroni è stato assegnato a Dmitry Matvienko.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore