Il rapper Guerci inizia a fare sul serio

Il giovane, originario di Galliate, si confessa e parla di come la musica lo ispiri quotidianamente

«Torno dal Messico e ci incontriamo». Detto così pare uno di quegli appuntamenti che prendi a distanza con artisti del calibro di Salmo o Gue, insomma i veri big del “quartiere”. Eppure questa intervista al giovanissimo rapper galliatese Edoardo Guerci nasce proprio così, da lontano, dal Messico.

Ventuno anni e la freschezza dei giovani, la determinazione dei primi passi nel mondo delle passioni e tanto desiderio di sognare a occhi aperti. Un Ep alle spalle, diversi singoli, collaborazioni e un piglio che sa di innovazione e sentimento. Lo incontriamo, è appena rientrato in Italia dopo una “sosta” in Sud America dove è andato a riempirsi gli occhi e i polmoni, a fare scorta di nuove influenze e stili: «’che io, quando compongo, mi lascio influenzare da tutto ciò che vedo e assorbo». Lo dice sorridendo poco prima di iniziare a confessarsi.

Perché hai deciso di dedicarti alla musica?

Sono sempre stato fan della musica rap sin da quando ero piccolo, mi ricordo che all’età di 8 anni circa rubavo l’iPod a mio fratello e mi ascoltavo tutte le canzoni che scaricava, ed erano tutte rap, così sono cresciuto con quelle canzoni e la passione è scattata in automatico. Crescendo poi mi sono appassionato sempre di più, convincendomi, anche grazie al supporto dei miei amici e famigliari, di provarci. Sto scoprendo che forse forse anche io posso far parte di questo mondo che ho sempre amato.

Chi o cosa ti ispira maggiormente quando componi la tua musica?

La cosa che mi ispira di più sono senza dubbio le cose che vivo, i momenti, gli attimi, le situazioni. Trovo ispirazione in qualsiasi cosa, non c’è luogo ne momento, colgo solo l’attimo.

C’è rivalità fra voi artisti rap del novarese oppure sinergia?

Credo che nella scena rap novarese non ci sia troppa sinergia, ognuno fa il suo senza guardare troppo agli altri. Non ci sono mai stati veri dissing e non ho mai notato tanta competizione come per esempio la scena rap milanese. Del resto sono veramente pochi gli artisti che rispetto a livello musicale a Novara, l’unico che sicuramente fa la differenza e lo sta dimostrando è Zefe. Il vero riconosce il vero. Per il resto io non sento la pressione e non penso ci sia tanta rivalità, per lo meno per me.

I tuoi progetti futuri?

Sto programmando molti progetti per quest’anno. A breve uscirà un remix su YouTube, dopodiché ho in mente di sviluppare un Mixtape e fare nuovi feat con altri artisti dato che non ho mai collaborato con nessun’altro.

Un consiglio musicale che mandi a Edo del futuro?

Il consiglio che voglio dare a me del futuro è di seguire il mio percorso, non guardare in faccia nessuno ed essere sempre originale e coerente con me stesso.

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Il rapper Guerci inizia a fare sul serio

Il giovane, originario di Galliate, si confessa e parla di come la musica lo ispiri quotidianamente

«Torno dal Messico e ci incontriamo». Detto così pare uno di quegli appuntamenti che prendi a distanza con artisti del calibro di Salmo o Gue, insomma i veri big del “quartiere”. Eppure questa intervista al giovanissimo rapper galliatese Edoardo Guerci nasce proprio così, da lontano, dal Messico.

Ventuno anni e la freschezza dei giovani, la determinazione dei primi passi nel mondo delle passioni e tanto desiderio di sognare a occhi aperti. Un Ep alle spalle, diversi singoli, collaborazioni e un piglio che sa di innovazione e sentimento. Lo incontriamo, è appena rientrato in Italia dopo una “sosta” in Sud America dove è andato a riempirsi gli occhi e i polmoni, a fare scorta di nuove influenze e stili: «’che io, quando compongo, mi lascio influenzare da tutto ciò che vedo e assorbo». Lo dice sorridendo poco prima di iniziare a confessarsi.

Perché hai deciso di dedicarti alla musica?

Sono sempre stato fan della musica rap sin da quando ero piccolo, mi ricordo che all’età di 8 anni circa rubavo l’iPod a mio fratello e mi ascoltavo tutte le canzoni che scaricava, ed erano tutte rap, così sono cresciuto con quelle canzoni e la passione è scattata in automatico. Crescendo poi mi sono appassionato sempre di più, convincendomi, anche grazie al supporto dei miei amici e famigliari, di provarci. Sto scoprendo che forse forse anche io posso far parte di questo mondo che ho sempre amato.

Chi o cosa ti ispira maggiormente quando componi la tua musica?

La cosa che mi ispira di più sono senza dubbio le cose che vivo, i momenti, gli attimi, le situazioni. Trovo ispirazione in qualsiasi cosa, non c’è luogo ne momento, colgo solo l’attimo.

C’è rivalità fra voi artisti rap del novarese oppure sinergia?

Credo che nella scena rap novarese non ci sia troppa sinergia, ognuno fa il suo senza guardare troppo agli altri. Non ci sono mai stati veri dissing e non ho mai notato tanta competizione come per esempio la scena rap milanese. Del resto sono veramente pochi gli artisti che rispetto a livello musicale a Novara, l’unico che sicuramente fa la differenza e lo sta dimostrando è Zefe. Il vero riconosce il vero. Per il resto io non sento la pressione e non penso ci sia tanta rivalità, per lo meno per me.

I tuoi progetti futuri?

Sto programmando molti progetti per quest’anno. A breve uscirà un remix su YouTube, dopodiché ho in mente di sviluppare un Mixtape e fare nuovi feat con altri artisti dato che non ho mai collaborato con nessun’altro.

Un consiglio musicale che mandi a Edo del futuro?

Il consiglio che voglio dare a me del futuro è di seguire il mio percorso, non guardare in faccia nessuno ed essere sempre originale e coerente con me stesso.

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