Il sudcoreano Min Gyu Song, 31 anni, vince il 13esimo Premio Cantelli, il concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra. Dopo tre giorni di selezione all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo – sede della Fondazione Orchestra Sinfonica di Milano, partner del Premio Cantelli – con i diciotto semifinalisti, la finale del Premio si è tenuta questa sera, 6 ottobre, al Teatro Coccia; a sfidarsi i quattro finalisti: oltre a Song, a guidare l’Orchestra sinfonica di Milano sono stati Giovanni Conti – 27 anni, Italia, Aram Khacheh – 27 anni, Italia, Luka Hauser – 26 anni, Germania.
In apertura di serata sono state eseguite le Variazioni Sinfoniche, originalissima sinfonia ispirata alle musiche di Sergei Bortkiewicz, di Gianluca Piombo, compositore classe 1995 di Adria vincitore della call per compositori, dirette da Giovanni Conti. Il programma ufficiale ha visto l’esecuzione dell’Ouverture da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, del poema sinfonico Don Juan di Richard Strauss, e della Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms.
Importante il montepremi anche per questa edizione. Oltre al Primo premio da 12 mila euro, sono stati altri otto quelli assegnati. A riceverne di più è stato l’italiano Aram Khacheh che si è aggiudicato il terzo posto (5000 euro), il Premio Giuria della Critica da 2.000 euro, il Premio della Città da 1.500 euro, il Premio Giuria Amici del Teatro Coccia da 1.500 euro e il Premio Giuria giovani – Empatia da 1.000 euro.
Il secondo posto è andato all’altro italiano, Giovanni Conti. Il vincitore Song si è aggiudicato anche il Premio Giuria delle Agenzie pari a 2.000 euro e il Premio dell’Orchestra.
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La Giuria principale del Premio è stata presieduta da Günter Neuhold, direttore d’orchestra di fama internazionale, decano della scuola austro-tedesca; con lui altri due protagonisti italiani della scena operistica e concertistica come Riccardo Frizza (Artistic Advisor Premio Cantelli, Direttore musicale della Hungarian Radio Symphony Orchestra e Art Group – HRSO; Direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo) e Corrado Rovaris (Jack Mulroney Music Director della Philadelphia Opera Company) e alcuni esponenti di prestigiose istituzioni concertistiche come Numa Bischof Ullmann(Sovrintendente della Luzerner Sinfonieorchester; Sovrintendente e Direttore artistico del Festival “Le Piano Symphonique” di Lucerna con Martha Argerich “pianiste associée”), Mauro Bucarelli (Segretario artistico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Didier de Cottignies (Responsabile artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo) e Cristina Rocca (Vicepresidentessa The Richard and Mary L. Gray Chair della Chicago Symphony Orchestra Association – artistic administration).
Al concorso 2024 hanno partecipato 241 candidati (il numero più alto della storia del Premio) da 4 continenti e rappresentano 15 diverse nazioni: Italia, Russia, Colombia, Gran Bretagna, Svizzera, Olanda, Svezia, Germania, Spagna, Brasile, Stati Uniti, Israele, Corea del Sud, Perù e Australia.
Durante la serata nel foyer del Teatro è stata scoperta la targa dei patron «che si impegnano – ha detto al direttrice del Coccia, Corinne Baroni – a fare in modo che il Premio venga portato avanti nel tempo non solo nel ruolo di finanziatori ma anche di custodi». Loro sono Pietro Boroli, Mariella Enoc, Andrea Marchiori, Fabio Ravanelli, Niccolò Cigliano, Paolo Ferrari, Mario Monteverde e Franco Zanetta.