Il Teatro Coccia apre le porte a “Il Trovatore” di Verdi e inaugura la nuova stagione

Apertura in programma venerdì 20 gennaio in occasione delle festività di San Gaudenzio. Altre due le repliche in programma. Un allestimento che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Pergolesi di Jesi

Sarà “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi a dare il via alla nuova stagione lirica del Teatro Coccia in occasione delle festività di San Gaudenzio. L’opera mancava da Novara da 17 anni; dodici volte è stata rappresentata: la prima del 1894, l’ultima nel 2005.

Un allestimento che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Pergolesi di Jesi e che i prossimi 20-21-22 gennaio farà tappa a Novara per poi proseguire verso Rovigo e Treviso.

Un’opera cupa, a tratti inquietante, che si presta a diverse interpretazioni e che verrà portata in scena dalla regista novarese Deda Cristina Colonna, tra i nomi più acclamati nei lavori di opere barocche e contemporanee. «Questo è il mio primo Verdi ed ero molto preoccupata, mi chiedevo se avessimo potuto parlare la stessa lingua – ha detto durante la presentazione -. Poi mi sono resa conto che la tessitura della musica verdina appartiene così tanto all’italianità da sfuggire alle regole della conoscenza razionale. Mi ha parlato a livello profondo e io mi sono concentrata sul testo: l’aspetto che più mi ha impressionata è l’insistenza con cui la vicenda viene ambientata di notte. Siamo nella Spagna del Quattrocento e ho voluto pensare che la notte del Trovatore fosse l’ultima del Medioevo, della prevaricazione in cui si è vittima delle superstizioni, dei desideri di vendetta tramandati nelle generazioni, di sentimenti d’amore non controllati. La scena sarà quella di un’opera notturna che rispetta la storicità: uno spazio essenziale con pochi elementi ospitato in una iconografia del Quattrocento. L’ultima notte è la rappresentazione della menzogna in cui i personaggi vivono: alla fine, quando emergerà la verità, la notte cederà il passo all’alba».

La guida dell’orchestra filarmonica italiana è affidata al Maestro Antonelli Allemandi che torna al Coccia dopo lo spettacolo dello scorso anno diretto da Gioele Dix. «Non esiste una patente per dirigere un autore rispetto ad altri, ma la prima volta che ho diretto Il Trovatore era il 1985: posso dire di conoscerlo bene. Per i cantanti quest’opera è una sfida, non c’è una battuta di troppo. Verdi ha una sostanza popolare molto forte, ma raffinatissima. Non bisogna, infatti, dimenticare che Verdi è pieno di sentimento ma mai sentimentale».

Durante la conferenza stampa la direttrice del Coccia, Corinne Baroni, ha ricordato che «i cast sono due: il primo si esibirà venerdì 20 e domenica 22 gennaio, il secondo sabato 21. L’idea per le prossime opere in cartellone è di inserire una quarta data in modo che anche il secondo cast possa esibirsi in due repliche. Inoltre abbiamo affidato all’artista Giulio Pedaci (presente alla conferenza, ndr) il compito di realizzazione un’immagine per ognuna delle quattro opere liriche che saranno rappresentate».

Il presidente della Fondazione, Fabio Ravanelli, ha invece ribadito che «questa inaugurazione di stagione segna finalmente il ritorno alla normalità. La prevendita dei biglietti sta andando oltre le aspettative e questo è il segno che Novara ama il suo teatro e i novaresi sono impazienti di tornare».

Main sponsor dello spettacolo è l’azienda novarese Comoli Ferrari: «Abbiamo sostenuto il Coccia per quasi tre quarti di secolo e non averlo più fatto ci ha pesato molto. Ora rientrare nel progetto ci riempire di orgoglio: ci saremo anche per il futuro» ha affermato Paolo Ferrari.

IL TROVATORE di GIUSEPPE VERDI

Direttore Antonello Allemandi

Regia Deda Cristina Colonna
Scenografo e costumista Domenico Franchi
Light designer Fabrizio Gobbi

Leonora Sara Cortolezzis (20-22 Gennaio) / Alessandra Adorno (21 Gennaio)
Manrico Gaston Rivero (20-22 Gennaio) / Sejoon An (21 Gennaio)
Conte di Luna Jorge Nelson Martinez González (20-22 Gennaio) / Luca Bruno (21 Gennaio)
Azucena Carmen Topciu (20-22 Gennaio) / Giulia Diomede (21 Gennaio)
Ferrando Deyan Vatchkov
Ruiz Francesco Marsiglia
Ines Yo Otahara

Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro As.Li.Co
Orchestra Filarmonica Italiana

Coproduzione Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso

Venerdì 20 e sabato 21 ore 20.30, domenica 22 ore 16. Info e biglietti QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Teatro Coccia apre le porte a “Il Trovatore” di Verdi e inaugura la nuova stagione

Apertura in programma venerdì 20 gennaio in occasione delle festività di San Gaudenzio. Altre due le repliche in programma. Un allestimento che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Pergolesi di Jesi

Sarà “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi a dare il via alla nuova stagione lirica del Teatro Coccia in occasione delle festività di San Gaudenzio. L’opera mancava da Novara da 17 anni; dodici volte è stata rappresentata: la prima del 1894, l’ultima nel 2005.

Un allestimento che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Pergolesi di Jesi e che i prossimi 20-21-22 gennaio farà tappa a Novara per poi proseguire verso Rovigo e Treviso.

Un’opera cupa, a tratti inquietante, che si presta a diverse interpretazioni e che verrà portata in scena dalla regista novarese Deda Cristina Colonna, tra i nomi più acclamati nei lavori di opere barocche e contemporanee. «Questo è il mio primo Verdi ed ero molto preoccupata, mi chiedevo se avessimo potuto parlare la stessa lingua – ha detto durante la presentazione -. Poi mi sono resa conto che la tessitura della musica verdina appartiene così tanto all’italianità da sfuggire alle regole della conoscenza razionale. Mi ha parlato a livello profondo e io mi sono concentrata sul testo: l’aspetto che più mi ha impressionata è l’insistenza con cui la vicenda viene ambientata di notte. Siamo nella Spagna del Quattrocento e ho voluto pensare che la notte del Trovatore fosse l’ultima del Medioevo, della prevaricazione in cui si è vittima delle superstizioni, dei desideri di vendetta tramandati nelle generazioni, di sentimenti d’amore non controllati. La scena sarà quella di un’opera notturna che rispetta la storicità: uno spazio essenziale con pochi elementi ospitato in una iconografia del Quattrocento. L’ultima notte è la rappresentazione della menzogna in cui i personaggi vivono: alla fine, quando emergerà la verità, la notte cederà il passo all’alba».

La guida dell’orchestra filarmonica italiana è affidata al Maestro Antonelli Allemandi che torna al Coccia dopo lo spettacolo dello scorso anno diretto da Gioele Dix. «Non esiste una patente per dirigere un autore rispetto ad altri, ma la prima volta che ho diretto Il Trovatore era il 1985: posso dire di conoscerlo bene. Per i cantanti quest’opera è una sfida, non c’è una battuta di troppo. Verdi ha una sostanza popolare molto forte, ma raffinatissima. Non bisogna, infatti, dimenticare che Verdi è pieno di sentimento ma mai sentimentale».

Durante la conferenza stampa la direttrice del Coccia, Corinne Baroni, ha ricordato che «i cast sono due: il primo si esibirà venerdì 20 e domenica 22 gennaio, il secondo sabato 21. L’idea per le prossime opere in cartellone è di inserire una quarta data in modo che anche il secondo cast possa esibirsi in due repliche. Inoltre abbiamo affidato all’artista Giulio Pedaci (presente alla conferenza, ndr) il compito di realizzazione un’immagine per ognuna delle quattro opere liriche che saranno rappresentate».

Il presidente della Fondazione, Fabio Ravanelli, ha invece ribadito che «questa inaugurazione di stagione segna finalmente il ritorno alla normalità. La prevendita dei biglietti sta andando oltre le aspettative e questo è il segno che Novara ama il suo teatro e i novaresi sono impazienti di tornare».

Main sponsor dello spettacolo è l’azienda novarese Comoli Ferrari: «Abbiamo sostenuto il Coccia per quasi tre quarti di secolo e non averlo più fatto ci ha pesato molto. Ora rientrare nel progetto ci riempire di orgoglio: ci saremo anche per il futuro» ha affermato Paolo Ferrari.

IL TROVATORE di GIUSEPPE VERDI

Direttore Antonello Allemandi

Regia Deda Cristina Colonna
Scenografo e costumista Domenico Franchi
Light designer Fabrizio Gobbi

Leonora Sara Cortolezzis (20-22 Gennaio) / Alessandra Adorno (21 Gennaio)
Manrico Gaston Rivero (20-22 Gennaio) / Sejoon An (21 Gennaio)
Conte di Luna Jorge Nelson Martinez González (20-22 Gennaio) / Luca Bruno (21 Gennaio)
Azucena Carmen Topciu (20-22 Gennaio) / Giulia Diomede (21 Gennaio)
Ferrando Deyan Vatchkov
Ruiz Francesco Marsiglia
Ines Yo Otahara

Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro As.Li.Co
Orchestra Filarmonica Italiana

Coproduzione Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso

Venerdì 20 e sabato 21 ore 20.30, domenica 22 ore 16. Info e biglietti QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore