Il Teatro Coccia ha riaperto al pubblico tra applausi e speranza di normalità

Nel fine settimana sono andati in scena I Corti, il nuovo format di micro opere liriche. E il teatro si prepara già per gli spettacoli al castello nel cartellone dell'Estate Novarese

Il Teatro Coccia ha riaperto al pubblico tra applausi e speranza di normalità. Sabato 19 giugno (e poi in replica domenica 20), dopo sedici mesi di chiusura tra pandemia e lavori di ristrutturazione, il Coccia ha di nuovo accolto il pubblico in presenza. Poche le persone in sala, un centinaio, a causa delle norme sul distanziamento. E per un’apertura che sapeva di inaugurazione di una nuova stagione, seppur limitatissima ma colma di significato, si è fatta sentire l’assenza delle istituzioni cittadine e del teatro stesso: presenti solo Franco Zanetta, presidente della Fondazione Bpn, Mario Monteverde, membro del Cda, e Ivan De Grandis in rappresentanza della Provincia. Spiccava, invece, tra il pubblico, la presenza del direttore del Teatro Regio di Torino, Sebastian Schwarz, con cui il Coccia ha collaborato lo scorso autunno per il ritrovato Premio Cantelli.

Lo spettacolo, “I Corti del Coccia”, un innovativo format di opera contemporanea, è stato favorevolmente accolto dalla platea: sette micro opere, più una che aveva il compito di raccontarle, hanno portato sul palcoscenico un’ora e mezza di musica lirica, ma non solo, con l’inserimento di alcuni notissimi passaggi pucciniani che hanno ricordato al pubblico novarese “La Rivale”, la prima opera contemporanea messa in scena al Coccia nel 2016.

Un lavoro corale (scrittura, regia, interpretazione, direzione) dell’Accademia dei mestieri d’opera Amo del Coccia che ha visto impegnati studenti e insegnanti. Originale ed efficace la struttura rotonda e girevole che ha permesso di allestire sette diverse scenografie senza interrompere mai la scena.

E dopo il primo fine settimana in sala, il Teatro Coccia si prepara per gli spettacoli nel cartellone dell’Estate Novarese in programma nel cortile del castello visconteo sforzesco. Cinque le serate nel mese di luglio: venerdì 2 concerto di arie d’opera; domenica 4 Omaggio a Morricone; mercoledì 7 Omaggio ad Astor Piazzolla; venerdì 16 spettacolo teatrale “Pandemia” e dal 28 al 30 tre repliche di Traviata. Ultimo spettacolo l’8 settembre con l’opera concerto Aida del gruppo Gomalan Brass Quintet.

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Sette Corti del Coccia accolgono il pubblico in presenza

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Teatro Coccia ha riaperto al pubblico tra applausi e speranza di normalità. Sabato 19 giugno (e poi in replica domenica 20), dopo sedici mesi di chiusura tra pandemia e lavori di ristrutturazione, il Coccia ha di nuovo accolto il pubblico in presenza. Poche le persone in sala, un centinaio, a causa delle norme sul distanziamento. E per un’apertura che sapeva di inaugurazione di una nuova stagione, seppur limitatissima ma colma di significato, si è fatta sentire l’assenza delle istituzioni cittadine e del teatro stesso: presenti solo Franco Zanetta, presidente della Fondazione Bpn, Mario Monteverde, membro del Cda, e Ivan De Grandis in rappresentanza della Provincia. Spiccava, invece, tra il pubblico, la presenza del direttore del Teatro Regio di Torino, Sebastian Schwarz, con cui il Coccia ha collaborato lo scorso autunno per il ritrovato Premio Cantelli.

Lo spettacolo, “I Corti del Coccia”, un innovativo format di opera contemporanea, è stato favorevolmente accolto dalla platea: sette micro opere, più una che aveva il compito di raccontarle, hanno portato sul palcoscenico un’ora e mezza di musica lirica, ma non solo, con l’inserimento di alcuni notissimi passaggi pucciniani che hanno ricordato al pubblico novarese “La Rivale”, la prima opera contemporanea messa in scena al Coccia nel 2016.

Un lavoro corale (scrittura, regia, interpretazione, direzione) dell’Accademia dei mestieri d’opera Amo del Coccia che ha visto impegnati studenti e insegnanti. Originale ed efficace la struttura rotonda e girevole che ha permesso di allestire sette diverse scenografie senza interrompere mai la scena.

E dopo il primo fine settimana in sala, il Teatro Coccia si prepara per gli spettacoli nel cartellone dell’Estate Novarese in programma nel cortile del castello visconteo sforzesco. Cinque le serate nel mese di luglio: venerdì 2 concerto di arie d’opera; domenica 4 Omaggio a Morricone; mercoledì 7 Omaggio ad Astor Piazzolla; venerdì 16 spettacolo teatrale “Pandemia” e dal 28 al 30 tre repliche di Traviata. Ultimo spettacolo l’8 settembre con l’opera concerto Aida del gruppo Gomalan Brass Quintet.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore