Già in passato numerose produzioni del Teatro Coccia sono state esportate in altri teatri. Ma è la prima volta che tutte le maestranze del Teatro novarese si trasferiscono in un altro luogo per mettere in scena un’opera lirica. La destinazione è Sordevolo, sulle colline biellesi, piccolo centro di 1200 abitanti noto per la Passione che viene rappresentata nell’anfiteatro – da 680 posti – ogni cinque anni e che coinvolge, nell’organizzazione e nelle diverse repliche, circa seicento persone, tutti residenti nella zona.
Alcune di loro, un centinaio, saranno le comparse di Nabucco, in programma venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio alle 21.
«Tutto è nato un anno fa quando ho assistito a un rappresentazione della Passione e sono rimasta impressionata dal luogo – ha raccontato la direttrice del Coccia, Corine Baroni -. Ho pensato subito che quello spazio poteva essere utilizzato dal Teatro per le proprie produzioni, coerenti con la storia e la tradizione. Nabucco è senz’altro un titolo che va in questa direzione e per il prossimo anno abbiamo già in programma Aida. Non avevo mai visto niente di simile e immediatamente ho contattato il sindaco per dare inizio alla nostra collaborazione. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio della Regione oltre che un contributo dal ministero del Turismo e dalle banche del territorio».
«Ringrazio tutto il personale del Teatro perchè è la prima volta che usciamo tutti insieme per una produzione così impegnativa» ha aggiunto Baroni.
«Tutto il paese è stato coinvolto e questa collaborazione con Novara va nel segno del teatro popolare, un valore aggiunto per tutto il territorio – ha detto il primo cittadino, Alberto Monticone -. Per noi è un’importante occasione per farci anche fuori dai confini e dare il via a nuovi spettacoli che tengano le fila tra un’edizione e l’altra della Passione».
Il presidente dell’associazione Teatro Popolare, Stefano Rubin Predazzo ha sottolineato «l’entusiasmo che questa opportunità che il Teatro di Novara di concede. Un impegno che ci coinvolge tutti».
La regia, come per Il barbiere di Siviglia – l’ultima opera andata in scena al Coccia – è affidata ad Alberto Jona, originario proprio di Biella: «Per me è un po’ come tornare alle origini, alla mia terra d’infanzia. Quello che il pubblico vedrà, sarà un grande allestimento curato da Matteo Capobianco, con il tempio di Salomone e due scalinate che avanzano verso il pubblico e abbracciano l’orchestra, che fanno da sfondo alla storia di Nabucco, nel pieno rispetto de libretto. Il coro è contemporaneo mentre il palco è ambientato all’epoca assiro babilonese».
La direzione dell’Orchestra Filarmonica Italiana è di Francesco Rosa e il Maestro del coro è Mauro Trombetta. Due i cast in cui si uniscono voci esperte del repertorio verdiano, con artisti in ascesa nel panorama internazionale. Nel ruolo di Nabucco Angelo Veccia (30 giugno-2 luglio) e Matteo Jin (1 luglio), Ismaele è Emanuele D’Aguanno (30 giugno-2 luglio) e Francesco Congiu (1 luglio), Zaccaria Deyan Vatchkov (30 giugno-2 luglio), Luca Park (1 luglio), nel ruolo di Abigaille France Dariz (30 giugno-2 luglio) e Yo Otahara (1 luglio), Fenena Giulia Diomede (30 giugno-2 luglio) e Silvia Ricca (1 luglio), Il Gran Sacerdote è Bing Li, Abdallo Andreij Severini, Anna è Clementina Regina.
Gli spettatori che partono da Novara possono usufruire dei pullman messi a disposizione dal Teatro Coccia. Il costo è di 35 euro comprensivo del viaggio. Il costo del solo spettacolo è di 25 euro. Info e prenotazioni in biglietteria oppure QUI.