Il Teatro Coccia presenta la stagione gennaio-maggio con un timido ritorno alla tradizione

Come da tempo annunciato, l'inaugurazione è in programma per la festività di San Gaudenzio. Si apre con La Cenerentola, ma le opere in cartellone sono solo due. Assente la sinfonica. Interessanti i titoli e i nomi di prosa

Era stata annunciata come la nuova stagione 2022 ma «a causa delle incertezze dovute al Covid siamo in grado di programmare solo fino a maggio» ha detto la direttrice Corinne Baroni. Nella mattinata di ieri il Teatro Coccia ha presentato il cartellone dei primi cinque mesi: 18 titoli tra opera, danza, prosa, comico, bambini e varietà oltre ai quattro Aperitivi in Jazz peraltro già resi noti in autunno durante la presentazione di Novara Jazz.

Come da tempo annunciato, la stagione sarà inaugurata in occasione della festa patronale di San Gaudenzio. La prima, attesa per giovedì 20 gennaio, sarà nel segno dell’apertura tradizionale con La Cenerentola di Rossini: sul podio Antonino Fogliani che a settembre al Coccia aveva già diretto l’orchestra sinfonica della Rai in sostituzione di Tianyi Lu, vincitrice del Premio Cantelli; la regia sarà affidata a Teresa Gargano che a Novara aveva già seguito altre produzioni. Cast: i due mezzosoprani Mara Gaudenzi e Caterina Dellaere, il basso Francesco Leone, il tenore cinese Chuan Wang, il soprano Maria Eleonora Caminada e i baritoni Simone Alberghini ed Emmanuel Franco.

Il cartellone di opera, però, è anche il più scarno con soli due titoli in cinque mesi: da un teatro di tradizione ci si aspettava molto di più. Oltre alla Cenerentola, è in programma la Tosca di Puccini (già presente nell’ultima stagione pre Covid e poi inevitabilmente rimandata). La direzione d’orchestra è affidata a Fabrizio Maria Carminati, novarese d’origine e direttore del Teatro Bellini di Catania, e la regia a Renato Bonajuto; il cast non è ancora del tutto definito. Sicuramente una delle tre repliche (27, 28, 29 maggio) sarà interpretata dagli allievi dell’Accademia Amo. Le scene, invece, sono firmate da Giovanni Gasparro, considerato il Caravaggio del 21esimo secolo, uno dei più affermati pittori italiani di fama internazionale.

Interessanti i titoli e i nomi che compongono il cartellone di prosa (realizzato con il contributo di Piemonte dal vivo), varietà e comico con alcuni ritorni e altre prime apparizioni. Ci saranno Daniele Pecci e Mariangela D’Abbraccio in Un tram che si chiama desiderio (29, 30 gennaio) con la regia del grande Pier Luigi Pizzi. Milena Vukotic e Salvatore Marino interpretano A spasso con Daisy (19, 20 febbraio) mentre Maria Amelia Monti, affezzionata del Coccia, torna con La Parrucca (9,10 aprile), testo di Natalia Ginzburg.

La scuola del Teatro Musicale persenta la sua nuova produzione andata in scena in prima assoluta al Maggiore di Verbania: La piccola città (5,6 marzo), elaborazione del testo e regia di Gabriele Vacis, sul palco gli allievi attori della STM con musiche di Fabrizio De Andrè.

E poi Alice in Wonderland (26, 27 febbraio), basato sulla leggendaria storia di Lewis Carroll; La Piccola Bottega degli Orrori (12, 13 marzo) con Giampiero Ingrassia e il grande ritorno de I Legnanesi (2,3 aprile).

Sul palco del Coccia tornano anche Ugo Dighero con il Mistero Buffo (17 febbraio) di Dario Fo e Franca Rame, gli Oblivion con Oblivion Rhapsody (9 marzo) e Giobbe Covatta in Scoop – Donna Sapiens (6 aprile).

Il cartellone di danza propone Il lago dei cigni con il Saint-Petersburg Classical Ballet. Completamente assente la sinfonica.

Unico concerto in programma il Requiem di Faurè (5 aprile in Duomo) eseguito dalla Nuova Cameristica di Milano diretta da Maurizio Dones che torna a Novara, dopo il concerto di San Gaudenzio andato in onda in streaming a gennaio 2021. L’appuntamento sarà anche l’occasione per ascoltare una nuova composizione sacra. Come nel 2020 Federico Gon aveva messo in scena la sua Missa Brevissima, quest’anno sarà Federico Biscione a presentare la sua produzione commissionata dal Teatro, Tòte Erèi, per baritono, coro di voci bianche, coro polifonico e orchestra; la voce solista è quella di Luca Sguazzotti.

Ai più piccoli sarà proposto il nuovo lavoro di Federico Gon Un bullo in maschera (27,28 marzo) con la drammaturgia e il libretto di Stefano Valanzuolo, la regia di Alberto Jona, le scene di Matteo Capobianco e la direzione d’orchestra di Margherita Colombo. Un progetto sul tema del bullismo realizzato in collaborazione con la società di calcio Novara Footbal Club e con il contributo di Fonazione Crt. Due i titoli dedicati alle scuole primarie e secondarie di primo grado: Mattia e il nonno (23 febbraio) e La Piramide Invisibile (28 aprile).

Riparte proprio dalle scuole secondarie di secondo grado e dalle università il viaggio di Cassandra. In te dormiva un sogno di Marco Podda con la maratona di proiezioni del film nata a seguito della produzione teatrale targata 2020. Lunedì 7 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica è in programma una proiezione mattutina per le scuole. Il film sarà poi proiettato per tutti i mercoledì 9, 16 febbraio, 2 marzo alle 20.30.

«Il nostro teatro cerca di ricavarsi uno spazio anche a livelo internazionale – ha aggiunto Baroni -. Continueranno a non mancare le forme innovative, comunque con un rischio calcolato».

Di «stagione improntata su un vero ritorno alla tradizione» ha parlato il presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli. «È stata abbondata la sperimentazione fatta finora, che peraltro ha portato il Teatro a distinguersi, ma ormai era necessario lasciare spazio alla tradizione».

«Lavorare significa fare scommesse e accettare i rischi – ha commentato Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo -. L’emergenza non è finita, c’è una campagna sanitaria in corso che ci ha permesso di ricominciare e i teatri cercano di offrire un ritorno in sala e una nuova normalità».

«Il calcio è lo sport giusto per curare il fenomeno del bullismo – ha detto il presidente del Novara Football Club, Massimo Ferranti -. Bisogna sensibilizzare tutti sul fatto che fare del bene è sempre meglio che fare del male dando ai ragazzi qualcosa di concreto».

Il programma completo e il costo dei biglietti è disponile sul sito del Teatro Coccia. Grazie al mecenatismo di alcuni partner della Fondazione sarà applicata un’importante riduzione del 20% sul costo dei singoli di biglietti dei cartelloni opera, danza e concerti.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Teatro Coccia presenta la stagione gennaio-maggio con un timido ritorno alla tradizione

Come da tempo annunciato, l’inaugurazione è in programma per la festività di San Gaudenzio. Si apre con La Cenerentola, ma le opere in cartellone sono solo due. Assente la sinfonica. Interessanti i titoli e i nomi di prosa

Era stata annunciata come la nuova stagione 2022 ma «a causa delle incertezze dovute al Covid siamo in grado di programmare solo fino a maggio» ha detto la direttrice Corinne Baroni. Nella mattinata di ieri il Teatro Coccia ha presentato il cartellone dei primi cinque mesi: 18 titoli tra opera, danza, prosa, comico, bambini e varietà oltre ai quattro Aperitivi in Jazz peraltro già resi noti in autunno durante la presentazione di Novara Jazz.

Come da tempo annunciato, la stagione sarà inaugurata in occasione della festa patronale di San Gaudenzio. La prima, attesa per giovedì 20 gennaio, sarà nel segno dell’apertura tradizionale con La Cenerentola di Rossini: sul podio Antonino Fogliani che a settembre al Coccia aveva già diretto l’orchestra sinfonica della Rai in sostituzione di Tianyi Lu, vincitrice del Premio Cantelli; la regia sarà affidata a Teresa Gargano che a Novara aveva già seguito altre produzioni. Cast: i due mezzosoprani Mara Gaudenzi e Caterina Dellaere, il basso Francesco Leone, il tenore cinese Chuan Wang, il soprano Maria Eleonora Caminada e i baritoni Simone Alberghini ed Emmanuel Franco.

Il cartellone di opera, però, è anche il più scarno con soli due titoli in cinque mesi: da un teatro di tradizione ci si aspettava molto di più. Oltre alla Cenerentola, è in programma la Tosca di Puccini (già presente nell’ultima stagione pre Covid e poi inevitabilmente rimandata). La direzione d’orchestra è affidata a Fabrizio Maria Carminati, novarese d’origine e direttore del Teatro Bellini di Catania, e la regia a Renato Bonajuto; il cast non è ancora del tutto definito. Sicuramente una delle tre repliche (27, 28, 29 maggio) sarà interpretata dagli allievi dell’Accademia Amo. Le scene, invece, sono firmate da Giovanni Gasparro, considerato il Caravaggio del 21esimo secolo, uno dei più affermati pittori italiani di fama internazionale.

Interessanti i titoli e i nomi che compongono il cartellone di prosa (realizzato con il contributo di Piemonte dal vivo), varietà e comico con alcuni ritorni e altre prime apparizioni. Ci saranno Daniele Pecci e Mariangela D’Abbraccio in Un tram che si chiama desiderio (29, 30 gennaio) con la regia del grande Pier Luigi Pizzi. Milena Vukotic e Salvatore Marino interpretano A spasso con Daisy (19, 20 febbraio) mentre Maria Amelia Monti, affezzionata del Coccia, torna con La Parrucca (9,10 aprile), testo di Natalia Ginzburg.

La scuola del Teatro Musicale persenta la sua nuova produzione andata in scena in prima assoluta al Maggiore di Verbania: La piccola città (5,6 marzo), elaborazione del testo e regia di Gabriele Vacis, sul palco gli allievi attori della STM con musiche di Fabrizio De Andrè.

E poi Alice in Wonderland (26, 27 febbraio), basato sulla leggendaria storia di Lewis Carroll; La Piccola Bottega degli Orrori (12, 13 marzo) con Giampiero Ingrassia e il grande ritorno de I Legnanesi (2,3 aprile).

Sul palco del Coccia tornano anche Ugo Dighero con il Mistero Buffo (17 febbraio) di Dario Fo e Franca Rame, gli Oblivion con Oblivion Rhapsody (9 marzo) e Giobbe Covatta in Scoop – Donna Sapiens (6 aprile).

Il cartellone di danza propone Il lago dei cigni con il Saint-Petersburg Classical Ballet. Completamente assente la sinfonica.

Unico concerto in programma il Requiem di Faurè (5 aprile in Duomo) eseguito dalla Nuova Cameristica di Milano diretta da Maurizio Dones che torna a Novara, dopo il concerto di San Gaudenzio andato in onda in streaming a gennaio 2021. L’appuntamento sarà anche l’occasione per ascoltare una nuova composizione sacra. Come nel 2020 Federico Gon aveva messo in scena la sua Missa Brevissima, quest’anno sarà Federico Biscione a presentare la sua produzione commissionata dal Teatro, Tòte Erèi, per baritono, coro di voci bianche, coro polifonico e orchestra; la voce solista è quella di Luca Sguazzotti.

Ai più piccoli sarà proposto il nuovo lavoro di Federico Gon Un bullo in maschera (27,28 marzo) con la drammaturgia e il libretto di Stefano Valanzuolo, la regia di Alberto Jona, le scene di Matteo Capobianco e la direzione d’orchestra di Margherita Colombo. Un progetto sul tema del bullismo realizzato in collaborazione con la società di calcio Novara Footbal Club e con il contributo di Fonazione Crt. Due i titoli dedicati alle scuole primarie e secondarie di primo grado: Mattia e il nonno (23 febbraio) e La Piramide Invisibile (28 aprile).

Riparte proprio dalle scuole secondarie di secondo grado e dalle università il viaggio di Cassandra. In te dormiva un sogno di Marco Podda con la maratona di proiezioni del film nata a seguito della produzione teatrale targata 2020. Lunedì 7 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica è in programma una proiezione mattutina per le scuole. Il film sarà poi proiettato per tutti i mercoledì 9, 16 febbraio, 2 marzo alle 20.30.

«Il nostro teatro cerca di ricavarsi uno spazio anche a livelo internazionale – ha aggiunto Baroni -. Continueranno a non mancare le forme innovative, comunque con un rischio calcolato».

Di «stagione improntata su un vero ritorno alla tradizione» ha parlato il presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli. «È stata abbondata la sperimentazione fatta finora, che peraltro ha portato il Teatro a distinguersi, ma ormai era necessario lasciare spazio alla tradizione».

«Lavorare significa fare scommesse e accettare i rischi – ha commentato Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo -. L’emergenza non è finita, c’è una campagna sanitaria in corso che ci ha permesso di ricominciare e i teatri cercano di offrire un ritorno in sala e una nuova normalità».

«Il calcio è lo sport giusto per curare il fenomeno del bullismo – ha detto il presidente del Novara Football Club, Massimo Ferranti -. Bisogna sensibilizzare tutti sul fatto che fare del bene è sempre meglio che fare del male dando ai ragazzi qualcosa di concreto».

Il programma completo e il costo dei biglietti è disponile sul sito del Teatro Coccia. Grazie al mecenatismo di alcuni partner della Fondazione sarà applicata un’importante riduzione del 20% sul costo dei singoli di biglietti dei cartelloni opera, danza e concerti.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore