Terzo spettacolo per la stagione estiva del Teatro degli Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio. Questa sera, sabato 12 giugno, alle 21.15 sul retro della chiesa parrocchiale di San Maurizio, il Teatro degli Acerbi presenta “Il testamento dell’Ortolano” da un racconto di Antonio Catalano con la rielaborazione testo di Antonio Catalano e Patrizia Camatel. Sul palco Massimo Barbero per la regia di Patrizia Camatel.
Lo spettacolo, tratto da un racconto di Antonio Catalano, eclettico artista, poeta della meraviglia, cantore delle piccole cose, conserva il sapore di una fiaba antica, però con contenuti modernissimi, poiché vi si parla del legame di amore e cura per il Pianeta Terra, tema di grande attualità e importanza primaria. Protagonista della storia è l’ortolano Adelmo, vissuto in quel passato prossimo in cui l’orto era fonte primaria di sostentamento famigliare e che ha ricevuto la terra dai suoi antenati, l’ha coltivata per tutta la vita; ha imparato dal padre, ma si è anche inventato il mestiere. Il giorno in cui si sente vicino alla morte, Adelmo si chiede che destino avrà il suo orto, nelle mani del figlio Michele. Così Michele, attraverso la figura del padre, ortolano laborioso e bonario, filosofo e poeta a sua insaputa, scoprirà il senso e la cura delle piccole cose.
La capienza è fortemente ridotta, perciò è obbligatoria la prenotazione al numero 339 3117032 o alla mail anna@teatrodelleselve.it. Per gli abbonati della scorsa stagione: i biglietti precedentemente acquistati sono sostituiti da voucher, previa prenotazione obbligatoria.