“IO TI AMO Alessandro Antonelli”. A Casa Bossi ha inizio il percorso di valorizzazione del grande architetto novarese

Un progetto partecipativo promosso dal Comitato d'Amore attraverso i LabAnt. Primo appuntamento oggi, sabato 2 luglio

Il progetto dal titolo “IO TI AMO Alessandro Antonelli” caratterizzato dal payoff “Il più grande architetto del XIX secolo” nasce da un’idea del Comitato d’Amore per Casa Bossi allo scopo di valorizzare la figura e le opere dell’architetto novarese (nato a Ghemme) recuperandone l’eredità culturale attraverso un percorso partecipativo che comincia dal territorio – coinvolgendo non solo la città di Novara e i Comuni della provincia in cui Antonelli ha lavorato – ma ha l’ambizione di aprire un dibattito a livello nazionale e internazionale.

Alessandro Antonelli è stato ideatore di oltre 100 progetti (alcuni realizzati altri no) di cui 90 in 22 Comuni piemontesi: 67 in provincia di Novara, 29 dei quali nel capoluogo. Tra le sue opere più note: la Mole di Torino, la Cupola di San Gaudenzio, Casa Bossi, il Duomo di Novara, Villa Caccia a Romagnano Sesia, il santuario di Boca, solo per citarne alcuni.

Obiettivo del percorso è, dunque, quello di offrire spunti di riflessione per riscoprire l’opera di Antonelli, non solo da un punto di vista puramente architettonico, ma anche attraverso percorsi culturali, letterari, enogastronomici e ludico-sportivi innovativi e contemporanei che fanno dell’Antonelli un’icona novarese da far conoscere in tutto il mondo.

La modalità di sviluppo del progetto è quella dei laboratori antonelliani, i LabAnt, che possono essere liberamente interpretati da associazioni o persone in base ai rispettivi interessi o ambiti di attività. Per attivare un LabAnt è necessario compilare il format pubblicato sul sito di Casa Bossi (reperibile al seguente indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdDQV5NslQI2vkS2JNpIZjsVcmcPJ9Fw2xqcfFjpCVXgTrSpQ/viewform), oppure prendere contatti diretti con il Comitato d’Amore anche durante le tante attività che animeranno la stagione estiva.

«Un progetto a cui il Comune tiene molto e che è il risultato di una rete costruita dal Comitato d’Amore in tanti anni di lavoro» ha commentato il consigliere comunale e provinciale Andrea Crivelli durante la presentazione del progetto.

«Di fronte a un momento della vita di Casa Bossi che promette un percorso definitivo, attraverso l’imminente riqualificazione, abbiamo voluto mettere in campo un progetto che potesse raccontare quello che è stato fatto finora ma anche guardare al futuro – ha spiegato il presidente del Comitato, Roberto Tognetti -. Quello della valorizzazione di Antonelli, e di conseguenza di un suo riscatto storiografico, è un tema ancora aperto: noi lo portiamo alla luce attraverso un modello partecipativo che possa coinvolgere tutta la città. Abbiamo, infatti, lasciato da parte l’idea di un centro culturale perchè c’era il rischio di parlarsi solo tra appassionati e deciso di aggregare persone diverse tra loro, non addetti ai lavori, che approfondiscano discorso da un nuovo punto di vista».

Anche Chiara Alberghina, referente dell’Ordine degli architetti, storico partner del Comitato, ha ricordato come «sia necessario portare avanti la figura di Antonelli per dare un impulso in più alla sua storia».

In occasione della presentazione, la presidente dell’Agenzia turistica locale novarese, Maria Rosa Fagnoni, ha proposto un nuovo LabAnt con Atl: «Promuovere degli itinerari antonelliani a gruppi di persone nei luoghi più significativi della provincia con il supporto degli architetti».

Uno dei LabAnt, che è già attivo da qualche settimana è che ha contribuito alla costruzione dell’immagine del progetto, si chiama appunto “Io ti amo Alessandro Antonelli” e si svolgerà sabato 2 luglio: dalle 10 alle 18.30 è prevista una serie di attività conoscitive e immersive ad alto contenuto tecnologico. Sarà infatti possibile entrare fisicamente nella Stanza Antonelliana a Casa Bossi e vedere la rassegna di opere “fisiche” dedicate ad Alessandro Antonelli oppure nel Metaverso in modalità immersiva o virtuale da qualsiasi dispositivo e vedere le opere digitali. Alle 9.45 ritrovo, alle 10 inizio visita guidata Pier Luigi Benato del Comitato d’Amore, alle 11.15 visita alla “Stanza Antonelliana” e Metaverso, alle 11.40 aperitivo. Si riprende alle 16.30 con sessione AmA (Ask Me Anything) insieme ad Antonio Spanedda, artista ideatore del logo, Stefano Francoli ed altri esperti per rispondere alle domande su Metaverso, Arte digitale, NFT art e sulla filosofia che accompagna questi nuovi modelli culturali ed economici. Alle 18 meta-aperitivo conclusivo musicale.

Ed è stato proprio Spanedda a commentare: «Partire dal neoclassico per arrivare alla pop art non è stato facile, ma sono davvero felice di far parte di questo progetto».

I risultati (anche parziali o in progress) dei LabAnt saranno presentati durante un convegno in programma il 23 settembre come tappa novarese della Carovana dei beni comuni, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni.

Non solo laboratori, però. All’interno del progetto “Alessandro Antonelli, il più grande architetto del XIX secolo” sono previsti approfondimenti tecnici e scientifici promossi dall’Ordine degli architetti PPC Novara e Vco anche in riferimento alla quinta edizione di novarArchitettura in programma dal 16 settembre al 2 ottobre.

Il materiale di tutte queste attività sarà la base per la realizzazione del Manifesto di valorizzazione della figura e dell’opera di Alessandro Antonelli che aspira ad altri obiettivi oltre a quelli già dettagliati: la candidatura all’Unesco delle opere antonelliane del Piemonte, la candidatura di Novara a “Capitale della cultura 2025”; una grande produzione cinematografica per raccontare Novara attraverso la storia e l’eredità di Alessandro Antonelli.

Nella serata di ieri, 30 giugno, alcuni rappresentanti del Comitato ha organizzato un flashmob nel cortile del Broletto con la t-shirt realizzata appositamente per il progetto “IO TI AMO Alessandro Antonelli”.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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“IO TI AMO Alessandro Antonelli”. A Casa Bossi ha inizio il percorso di valorizzazione del grande architetto novarese

Un progetto partecipativo promosso dal Comitato d’Amore attraverso i LabAnt. Primo appuntamento oggi, sabato 2 luglio

Il progetto dal titolo “IO TI AMO Alessandro Antonelli” caratterizzato dal payoff “Il più grande architetto del XIX secolo” nasce da un’idea del Comitato d’Amore per Casa Bossi allo scopo di valorizzare la figura e le opere dell’architetto novarese (nato a Ghemme) recuperandone l’eredità culturale attraverso un percorso partecipativo che comincia dal territorio – coinvolgendo non solo la città di Novara e i Comuni della provincia in cui Antonelli ha lavorato – ma ha l’ambizione di aprire un dibattito a livello nazionale e internazionale.

Alessandro Antonelli è stato ideatore di oltre 100 progetti (alcuni realizzati altri no) di cui 90 in 22 Comuni piemontesi: 67 in provincia di Novara, 29 dei quali nel capoluogo. Tra le sue opere più note: la Mole di Torino, la Cupola di San Gaudenzio, Casa Bossi, il Duomo di Novara, Villa Caccia a Romagnano Sesia, il santuario di Boca, solo per citarne alcuni.

Obiettivo del percorso è, dunque, quello di offrire spunti di riflessione per riscoprire l’opera di Antonelli, non solo da un punto di vista puramente architettonico, ma anche attraverso percorsi culturali, letterari, enogastronomici e ludico-sportivi innovativi e contemporanei che fanno dell’Antonelli un’icona novarese da far conoscere in tutto il mondo.

La modalità di sviluppo del progetto è quella dei laboratori antonelliani, i LabAnt, che possono essere liberamente interpretati da associazioni o persone in base ai rispettivi interessi o ambiti di attività. Per attivare un LabAnt è necessario compilare il format pubblicato sul sito di Casa Bossi (reperibile al seguente indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdDQV5NslQI2vkS2JNpIZjsVcmcPJ9Fw2xqcfFjpCVXgTrSpQ/viewform), oppure prendere contatti diretti con il Comitato d’Amore anche durante le tante attività che animeranno la stagione estiva.

«Un progetto a cui il Comune tiene molto e che è il risultato di una rete costruita dal Comitato d’Amore in tanti anni di lavoro» ha commentato il consigliere comunale e provinciale Andrea Crivelli durante la presentazione del progetto.

«Di fronte a un momento della vita di Casa Bossi che promette un percorso definitivo, attraverso l’imminente riqualificazione, abbiamo voluto mettere in campo un progetto che potesse raccontare quello che è stato fatto finora ma anche guardare al futuro – ha spiegato il presidente del Comitato, Roberto Tognetti -. Quello della valorizzazione di Antonelli, e di conseguenza di un suo riscatto storiografico, è un tema ancora aperto: noi lo portiamo alla luce attraverso un modello partecipativo che possa coinvolgere tutta la città. Abbiamo, infatti, lasciato da parte l’idea di un centro culturale perchè c’era il rischio di parlarsi solo tra appassionati e deciso di aggregare persone diverse tra loro, non addetti ai lavori, che approfondiscano discorso da un nuovo punto di vista».

Anche Chiara Alberghina, referente dell’Ordine degli architetti, storico partner del Comitato, ha ricordato come «sia necessario portare avanti la figura di Antonelli per dare un impulso in più alla sua storia».

In occasione della presentazione, la presidente dell’Agenzia turistica locale novarese, Maria Rosa Fagnoni, ha proposto un nuovo LabAnt con Atl: «Promuovere degli itinerari antonelliani a gruppi di persone nei luoghi più significativi della provincia con il supporto degli architetti».

Uno dei LabAnt, che è già attivo da qualche settimana è che ha contribuito alla costruzione dell’immagine del progetto, si chiama appunto “Io ti amo Alessandro Antonelli” e si svolgerà sabato 2 luglio: dalle 10 alle 18.30 è prevista una serie di attività conoscitive e immersive ad alto contenuto tecnologico. Sarà infatti possibile entrare fisicamente nella Stanza Antonelliana a Casa Bossi e vedere la rassegna di opere “fisiche” dedicate ad Alessandro Antonelli oppure nel Metaverso in modalità immersiva o virtuale da qualsiasi dispositivo e vedere le opere digitali. Alle 9.45 ritrovo, alle 10 inizio visita guidata Pier Luigi Benato del Comitato d’Amore, alle 11.15 visita alla “Stanza Antonelliana” e Metaverso, alle 11.40 aperitivo. Si riprende alle 16.30 con sessione AmA (Ask Me Anything) insieme ad Antonio Spanedda, artista ideatore del logo, Stefano Francoli ed altri esperti per rispondere alle domande su Metaverso, Arte digitale, NFT art e sulla filosofia che accompagna questi nuovi modelli culturali ed economici. Alle 18 meta-aperitivo conclusivo musicale.

Ed è stato proprio Spanedda a commentare: «Partire dal neoclassico per arrivare alla pop art non è stato facile, ma sono davvero felice di far parte di questo progetto».

I risultati (anche parziali o in progress) dei LabAnt saranno presentati durante un convegno in programma il 23 settembre come tappa novarese della Carovana dei beni comuni, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni.

Non solo laboratori, però. All’interno del progetto “Alessandro Antonelli, il più grande architetto del XIX secolo” sono previsti approfondimenti tecnici e scientifici promossi dall’Ordine degli architetti PPC Novara e Vco anche in riferimento alla quinta edizione di novarArchitettura in programma dal 16 settembre al 2 ottobre.

Il materiale di tutte queste attività sarà la base per la realizzazione del Manifesto di valorizzazione della figura e dell’opera di Alessandro Antonelli che aspira ad altri obiettivi oltre a quelli già dettagliati: la candidatura all’Unesco delle opere antonelliane del Piemonte, la candidatura di Novara a “Capitale della cultura 2025”; una grande produzione cinematografica per raccontare Novara attraverso la storia e l’eredità di Alessandro Antonelli.

Nella serata di ieri, 30 giugno, alcuni rappresentanti del Comitato ha organizzato un flashmob nel cortile del Broletto con la t-shirt realizzata appositamente per il progetto “IO TI AMO Alessandro Antonelli”.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore