La biblioteca Negroni celebra il Manifesto di Ventotene

La biblioteca Negroni celebra il Manifesto di Ventotene, il documento scritto nel 1941 documento per la promozione di una Europa unita. Giovedì 8 aprile alle 18 Anna Cardano sarà in diretta con Giulio Saputo, membro del Consiglio di Presidenza del Movimento Federalista Europeo, per parlare di “La macchina del vento” di Wu Ming 1, un libro che ha suscitato un interessante dibattito tra gli europeisti, a ottant’anni dal Manifesto di Ventotene. L’evento sarà disponibile come sempre sulle pagine Facebook Centro Novarese di Studi Letterari e Biblioteca Civica Carlo Negroni e visibile in differita anche sul sito novara.letteratura.it.

L’ospite dell’evento, Giulio Saputo, pistoiese, è laureato in Storia d’Europa presso l’Università degli Studi di Pavia, è stato dal 2015 al 2017 Segretario nazionale della Gioventù Federalista Europea, ed è attualmente membro del Consiglio di Presidenza del Movimento Federalista Europeo.

La macchina del vento è ambientato nell’Isola di Ventotene, colonia di confino degli antifascisti, nel 1939. Erminio è un giovane socialista, ex studente di Lettere a Bologna. Voleva fare la tesi sui mari d’Italia nei miti greci e adesso, ironia della sorte, è segregato su uno scoglio nel Tirreno, di fronte alla dimora della maga Circe, dove rischia di impazzire. Per non cedere, Erminio guarda all’esempio di un compagno più anziano, un uomo carismatico e tenace, da dieci anni prigioniero del regime. Si chiama Sandro Pertini. Una mattina d’autunno, dal piroscafo Regina Elena sbarca in catene Giacomo, un nuovo confinato. È un fisico romano e ha un segreto. Anzi, più di uno. Mentre l’Italia entra in guerra e la guerra travolge l’Italia, le stranezze di Giacomo e i misteri sul suo conto influenzano Erminio, innescando una reazione a catena e trasformando l’isola in un crocevia di epoche e mondi. Perché a Ventotene ci sono anarchici, utopisti, futuri partigiani, costituenti, pionieri dell’Europa unita.

Wu Ming 1 fa parte del collettivo di narratori Wu Ming, autori dei romanzi Q, 54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, L’invisibile ovunque e Proletkult, usciti per Einaudi a partire dal 1999. Come solista è autore di New Thing (Einaudi 2004), Cent’anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della «guera granda» (Rizzoli 2015), Point Lenana (con Roberto Santachiara, Einaudi 2013), Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi 2016) e La macchina del vento (Einaudi 2019). Per le edizioni Alegre dirige la collana Quinto Tipo, dedicata a narrazioni ibride e non-fiction creativa.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

La biblioteca Negroni celebra il Manifesto di Ventotene

La biblioteca Negroni celebra il Manifesto di Ventotene, il documento scritto nel 1941 documento per la promozione di una Europa unita. Giovedì 8 aprile alle 18 Anna Cardano sarà in diretta con Giulio Saputo, membro del Consiglio di Presidenza del Movimento Federalista Europeo, per parlare di “La macchina del vento” di Wu Ming 1, un libro che ha suscitato un interessante dibattito tra gli europeisti, a ottant’anni dal Manifesto di Ventotene. L’evento sarà disponibile come sempre sulle pagine Facebook Centro Novarese di Studi Letterari e Biblioteca Civica Carlo Negroni e visibile in differita anche sul sito novara.letteratura.it.

L’ospite dell’evento, Giulio Saputo, pistoiese, è laureato in Storia d’Europa presso l’Università degli Studi di Pavia, è stato dal 2015 al 2017 Segretario nazionale della Gioventù Federalista Europea, ed è attualmente membro del Consiglio di Presidenza del Movimento Federalista Europeo.

La macchina del vento è ambientato nell’Isola di Ventotene, colonia di confino degli antifascisti, nel 1939. Erminio è un giovane socialista, ex studente di Lettere a Bologna. Voleva fare la tesi sui mari d’Italia nei miti greci e adesso, ironia della sorte, è segregato su uno scoglio nel Tirreno, di fronte alla dimora della maga Circe, dove rischia di impazzire. Per non cedere, Erminio guarda all’esempio di un compagno più anziano, un uomo carismatico e tenace, da dieci anni prigioniero del regime. Si chiama Sandro Pertini. Una mattina d’autunno, dal piroscafo Regina Elena sbarca in catene Giacomo, un nuovo confinato. È un fisico romano e ha un segreto. Anzi, più di uno. Mentre l’Italia entra in guerra e la guerra travolge l’Italia, le stranezze di Giacomo e i misteri sul suo conto influenzano Erminio, innescando una reazione a catena e trasformando l’isola in un crocevia di epoche e mondi. Perché a Ventotene ci sono anarchici, utopisti, futuri partigiani, costituenti, pionieri dell’Europa unita.

Wu Ming 1 fa parte del collettivo di narratori Wu Ming, autori dei romanzi Q, 54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, L’invisibile ovunque e Proletkult, usciti per Einaudi a partire dal 1999. Come solista è autore di New Thing (Einaudi 2004), Cent’anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della «guera granda» (Rizzoli 2015), Point Lenana (con Roberto Santachiara, Einaudi 2013), Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi 2016) e La macchina del vento (Einaudi 2019). Per le edizioni Alegre dirige la collana Quinto Tipo, dedicata a narrazioni ibride e non-fiction creativa.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata