“La Cambiale di Matrimonio” va in scena al Coccia e dà il via al progetto DNA italia

L'opera rossiniana è il frutto di uan nuova collaborazione tra il Teatro e il conservatorio Cantelli. "Verde, Bianco e Rossini" vuole portare sul palco giovani da tutto il mondo

Sarà “La Cambiale di Matrimonio” di Rossini a dare inizio alla nuova collaborazione tra il Teatro Coccia e il conservatorio Cantelli. Un progetto nato all’interno del RossiniLab, ideato due anni fa da Giovanni Botta, docente di canto del conservatorio, e patrocinato dalla Fondazione “Gioachino Rossini’ di Pesaro: un laboratorio che ha permesso agli allievi di esibirsi sul palcoscenico del Coccia – virtuale durante la pandemia – e ora finalmente dal vivo. L’appuntamento rossiniano sarà una tappa fissa di ogni anno a dicembre con le cinque farse di Rossini.

Per il debutto, dunque, in scena ci saranno gli allievi selezionati dal progetto, con il Maestro Botta come preparatore vocale: nel ruolo di Sir Tobia Mill Ranyi Jiang (mercoledì 22) e Matteo Mollica (giovedì 23), Fannì Jayu Jin, Edoardo Milfort Nanxin Ye, Slook Semyon Basalaev, Norton Franco Celio, Clarina Simona Ruisi, direttore d’orchestra è Mirca Rosciani, la regia di Alfonso Cipolla, costumi a firma di Silvia Lumes, maestro al cembalo Yirui Weng, Orchestra Sinfonica Carlo Coccia.

Spiega Giovanni Botta: «Caratteristica del RossiniLab è la sua connotazione accademica Afam che costituisce un unicum nell’universo formativo con una vocazione internazionale e performativa. Tra gli altri obbiettivi pragmatici ed ideali del RossiniLab è quello della custodia vissuta in maniera liberante ai fini della trasmissione alle nuove generazioni del lascito e dell’eredità rossiniana e con esse alcune chiavi per decriptarla. Custodire e offrire chiavi di accesso mi sembra che spieghino meglio la missione e la vocazione formativa del progetto».

Proprio partendo da questi presupposti nasce il progetto del Teatro Coccia DNA italia. Verde, Bianco e Rossini: un progetto che mette sul palcoscenico del Coccia giovani provenienti da ogni parte del mondo, con un format tutto italiano: l’opera buffa nel segno di Rossini. Racconta il direttore del Teatro Coccia, Corinne Baroni: «Partiamo dalle farse rossiniane per raccontare l’Italia a 360 gradi. Nulla, infatti, è più internazionale dell’opera lirica italiana, riconosciuta e cantata in tutto il mondo, da cantanti di ogni nazionalità, che spesso apprendono la nostra lingua, proprio partendo dai libretti d’opera. La farsa rossiniana e la figura di Rossini sono un tale valore nel patrimonio nazionale che a mio avviso non solo meritano di essere preservate, ma la loro matrice va secondo me tramandata e rivitalizzata. Per questo alla programmazione delle farse rossiniane che interesseranno il nostro teatro per le prossime quattro stagioni (La scala di seta, La pietra di paragone, L’occasione fa il ladro, Il Signor Bruschino) si affiancherà la commissione di opere buffe a compositori del nostro tempo. I Maestri doneranno le loro nuove opere affidandole ai giovani allievi del corso di direzione d’orchestra rossiniano, a cura del Maestro Antonino Fogliani, agli allievi di RossiniLab come interpreti, in collaborazione con l’Accademia Rossiniana Alberto Zedda di Pesaro, dell’Accademia AMO per quanto riguarda il lavoro di regia, coordinato da Deda Cristina Colonna. Un progetto complesso, di vedute molto ampie che si sta facendo strada anche con l’inserimento di partner internazionali e che unisce all’aspetto meramente musicale e teatrale una fortissima valenza formativa, unica nel suo genere. Una sfida a cui tengo in particolar modo perché l’opera buffa rappresenta una cifra stilista imprescindibile e emblematica del nostro Paese».

La Cambiale di Matrimonio va in scena mercoledì 22 e giovedì 23 dicembre alle 20.30. Info e biglietti QUI.

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“La Cambiale di Matrimonio” va in scena al Coccia e dà il via al progetto DNA italia

L’opera rossiniana è il frutto di uan nuova collaborazione tra il Teatro e il conservatorio Cantelli. “Verde, Bianco e Rossini” vuole portare sul palco giovani da tutto il mondo

Sarà "La Cambiale di Matrimonio" di Rossini a dare inizio alla nuova collaborazione tra il Teatro Coccia e il conservatorio Cantelli. Un progetto nato all'interno del RossiniLab, ideato due anni fa da Giovanni Botta, docente di canto del conservatorio, e patrocinato dalla Fondazione “Gioachino Rossini’ di Pesaro: un laboratorio che ha permesso agli allievi di esibirsi sul palcoscenico del Coccia - virtuale durante la pandemia - e ora finalmente dal vivo. L'appuntamento rossiniano sarà una tappa fissa di ogni anno a dicembre con le cinque farse di Rossini.

Per il debutto, dunque, in scena ci saranno gli allievi selezionati dal progetto, con il Maestro Botta come preparatore vocale: nel ruolo di Sir Tobia Mill Ranyi Jiang (mercoledì 22) e Matteo Mollica (giovedì 23), Fannì Jayu Jin, Edoardo Milfort Nanxin Ye, Slook Semyon Basalaev, Norton Franco Celio, Clarina Simona Ruisi, direttore d’orchestra è Mirca Rosciani, la regia di Alfonso Cipolla, costumi a firma di Silvia Lumes, maestro al cembalo Yirui Weng, Orchestra Sinfonica Carlo Coccia.

Spiega Giovanni Botta: «Caratteristica del RossiniLab è la sua connotazione accademica Afam che costituisce un unicum nell’universo formativo con una vocazione internazionale e performativa. Tra gli altri obbiettivi pragmatici ed ideali del RossiniLab è quello della custodia vissuta in maniera liberante ai fini della trasmissione alle nuove generazioni del lascito e dell’eredità rossiniana e con esse alcune chiavi per decriptarla. Custodire e offrire chiavi di accesso mi sembra che spieghino meglio la missione e la vocazione formativa del progetto».

Proprio partendo da questi presupposti nasce il progetto del Teatro Coccia DNA italia. Verde, Bianco e Rossini: un progetto che mette sul palcoscenico del Coccia giovani provenienti da ogni parte del mondo, con un format tutto italiano: l’opera buffa nel segno di Rossini. Racconta il direttore del Teatro Coccia, Corinne Baroni: «Partiamo dalle farse rossiniane per raccontare l’Italia a 360 gradi. Nulla, infatti, è più internazionale dell’opera lirica italiana, riconosciuta e cantata in tutto il mondo, da cantanti di ogni nazionalità, che spesso apprendono la nostra lingua, proprio partendo dai libretti d’opera. La farsa rossiniana e la figura di Rossini sono un tale valore nel patrimonio nazionale che a mio avviso non solo meritano di essere preservate, ma la loro matrice va secondo me tramandata e rivitalizzata. Per questo alla programmazione delle farse rossiniane che interesseranno il nostro teatro per le prossime quattro stagioni (La scala di seta, La pietra di paragone, L’occasione fa il ladro, Il Signor Bruschino) si affiancherà la commissione di opere buffe a compositori del nostro tempo. I Maestri doneranno le loro nuove opere affidandole ai giovani allievi del corso di direzione d’orchestra rossiniano, a cura del Maestro Antonino Fogliani, agli allievi di RossiniLab come interpreti, in collaborazione con l’Accademia Rossiniana Alberto Zedda di Pesaro, dell’Accademia AMO per quanto riguarda il lavoro di regia, coordinato da Deda Cristina Colonna. Un progetto complesso, di vedute molto ampie che si sta facendo strada anche con l’inserimento di partner internazionali e che unisce all’aspetto meramente musicale e teatrale una fortissima valenza formativa, unica nel suo genere. Una sfida a cui tengo in particolar modo perché l’opera buffa rappresenta una cifra stilista imprescindibile e emblematica del nostro Paese».

La Cambiale di Matrimonio va in scena mercoledì 22 e giovedì 23 dicembre alle 20.30. Info e biglietti QUI.

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