La memoria di Cantelli resta viva grazie all’associazione Amici della Musica

Se in tutti questi anni la figura di Guido Cantelli non è stata dimenticata, è anche per merito dell’associazione Amici della Musica Vittorio Cocito che fin dal 1946 opera sul territorio cittadino, che è stata tra le promotrici del Premio (la prima edizione si è svolta nel 1961) e che nel 1980, con la chiusura del concorso, ha dato vita al Festival Cantelli che ancora oggi è parte delle iniziative culturali della città.

Tra le figure più rappresentative dell’associazione, non si può non ricordare il maestro Folco Perrino, pianista e musicologo di fama internazionale, presidente degli Amici della Musica fino alla morte nel 2015, che insieme alla moglie, Elena Bollato, anche lei pianista, avevano fondato il Festival Cusiano di musica antica tutt’ora appuntamento fisso che l’associazione propone ogni anno sulle rive del Lago d’Orta.

 

 

«Il 26 giugno 1949 l’associazione organizzò al Teatro Coccia un concerto con l’Orchestra della Teatro alla Scala diretta da Cantelli, con un programma di grande rilievo comprendente la Sinfonia in Re di Franck, la Quinta Sinfonia di Beethoven e le Sinfonie da L’Assedio di Corinto di Rossini e da I Vespri siciliani di Verdi – racconta il maestro Ettori Borri, attuale presidente degli Amici della Musica -. La tragica e prematura scomparsa di Cantelli commosse profondamente i novaresi, tanto da dedicargli un premio rivolto ai giovani direttori d’orchestra. Nel 1980, con la chiusura del concorso, la nostra associazione ha deciso di istituire il Festival Cantelli, una rassegna di concerti tenuti da protagonisti di particolare rilievo nel panorama concertistico internazionale che quest’anno compie quarant’anni. L’inaugurazione fu affidata all’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia e al pianista Jorg Demus, scomparso lo scorso anno dopo essere stato nostro ospite nel 2018, una delle sue ultime apparizioni».

Fino ad oggi il Festival Cantelli ha animato le stagioni concertistiche novaresi ospitando i principali artisti e orchestre internazionali. «Se le condizioni lo consentiranno – prosegue Borri – è nostra intenzione rendere visibile il ricco archivio dell’associazione. Attualmente sul nostro sito amicimusicacocito.it è già possibile visionare le ultime edizioni del Festival per rendersi conto dell’ampiezza del repertorio e del livello dei musicisti. Lo scorso 25 novembre, gli Amici della Musica hanno organizzato il Convegno “La Direzione d’Orchestra Italiana” a cui hanno aderito i più insigni studiosi e grandissimi artisti, attirati dal fatto che per la prima volta veniva indetto un Convegno su questo argomento: Dall’Ongaro, Salvetti, Bossini, Foletto, Rattalino, Giarda, Viarengo, Brendel, Ceccato, Renzetti e Borri. Il convegno è stata un’occasione per tracciare un primo disegno della tradizione italiana della direzione d’orchestra: ebbene la figura di Cantelli si colloca nella rosa dei grandi direttori d’orchestra italiani che hanno reso celebre nel mondo la scuola italiana. Nel 2020, centesimo anniversario della nascita di Cantelli e quarantennale del Festival, sempre se le condizioni lo consentono, sarà pubblicato il volume degli Atti del Convegno».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La memoria di Cantelli resta viva grazie all’associazione Amici della Musica

Se in tutti questi anni la figura di Guido Cantelli non è stata dimenticata, è anche per merito dell’associazione Amici della Musica Vittorio Cocito che fin dal 1946 opera sul territorio cittadino, che è stata tra le promotrici del Premio (la prima edizione si è svolta nel 1961) e che nel 1980, con la chiusura del concorso, ha dato vita al Festival Cantelli che ancora oggi è parte delle iniziative culturali della città.

Tra le figure più rappresentative dell’associazione, non si può non ricordare il maestro Folco Perrino, pianista e musicologo di fama internazionale, presidente degli Amici della Musica fino alla morte nel 2015, che insieme alla moglie, Elena Bollato, anche lei pianista, avevano fondato il Festival Cusiano di musica antica tutt’ora appuntamento fisso che l’associazione propone ogni anno sulle rive del Lago d’Orta.

 

 

«Il 26 giugno 1949 l’associazione organizzò al Teatro Coccia un concerto con l’Orchestra della Teatro alla Scala diretta da Cantelli, con un programma di grande rilievo comprendente la Sinfonia in Re di Franck, la Quinta Sinfonia di Beethoven e le Sinfonie da L’Assedio di Corinto di Rossini e da I Vespri siciliani di Verdi – racconta il maestro Ettori Borri, attuale presidente degli Amici della Musica -. La tragica e prematura scomparsa di Cantelli commosse profondamente i novaresi, tanto da dedicargli un premio rivolto ai giovani direttori d’orchestra. Nel 1980, con la chiusura del concorso, la nostra associazione ha deciso di istituire il Festival Cantelli, una rassegna di concerti tenuti da protagonisti di particolare rilievo nel panorama concertistico internazionale che quest’anno compie quarant’anni. L’inaugurazione fu affidata all’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia e al pianista Jorg Demus, scomparso lo scorso anno dopo essere stato nostro ospite nel 2018, una delle sue ultime apparizioni».

Fino ad oggi il Festival Cantelli ha animato le stagioni concertistiche novaresi ospitando i principali artisti e orchestre internazionali. «Se le condizioni lo consentiranno – prosegue Borri – è nostra intenzione rendere visibile il ricco archivio dell’associazione. Attualmente sul nostro sito amicimusicacocito.it è già possibile visionare le ultime edizioni del Festival per rendersi conto dell’ampiezza del repertorio e del livello dei musicisti. Lo scorso 25 novembre, gli Amici della Musica hanno organizzato il Convegno “La Direzione d’Orchestra Italiana” a cui hanno aderito i più insigni studiosi e grandissimi artisti, attirati dal fatto che per la prima volta veniva indetto un Convegno su questo argomento: Dall’Ongaro, Salvetti, Bossini, Foletto, Rattalino, Giarda, Viarengo, Brendel, Ceccato, Renzetti e Borri. Il convegno è stata un’occasione per tracciare un primo disegno della tradizione italiana della direzione d’orchestra: ebbene la figura di Cantelli si colloca nella rosa dei grandi direttori d’orchestra italiani che hanno reso celebre nel mondo la scuola italiana. Nel 2020, centesimo anniversario della nascita di Cantelli e quarantennale del Festival, sempre se le condizioni lo consentono, sarà pubblicato il volume degli Atti del Convegno».


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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore