La Milano tra Ottocento e i giorni nostri nei lavori degli studenti del “Casorati”

Inaugurata al Castello nel pomeriggio di giovedì 30 marzo una rassegna di opere realizzate dagli studenti dell'Artistico e abbinata alla mostra dedicata al capoluogo lombardo. Un'iniziativa che evidenzia la collaborazione instaurata tra l'associazione “Mets” e la scuola di via Mario Greppi

Il primo impatto è rappresentato dal manifesto, da molti scambiato per uno dei quadri esposti al piano superiore. Invece si tratta di uno dei lavori che gli studenti del liceo Artistico “Casorati” hanno realizzato appositamente per la mostra “La veduta. Paesaggio e architettura urbana tra il 19° e 21° secolo”, inaugurata nel pomeriggio di giovedì 30 marzo al piano terreno del Castello Visconteo Sforzesco e che accompagnerà gli ultimi giorni della grande mostra “Milano da Romantica a scapigliata”. Tanti lavori di piccolo formato ispirati a visioni ottocentesche del capoluogo lombardo, ma con “contaminazioni” della nostra quotidianità, rappresentata – solo per fare un esempio – dalla presenza di traffico e insegne.


L’iniziativa è frutto di una collaborazione da tempo instaurata dall’associazione “Mets”, curatrice del grande allestimento al piano superiore, e la scuola di via Mario Greppi. Un lavoro sviluppato su due fronti: quello più artistico, al quale hanno lavorato le classi terze A e B guidate dai docenti di discipline pittoriche Ignazio Buscemi e Laura Lo Forte, e quello storico dell’arte, che ha visto i ragazzi, supervisionati dalle insegnanti Nadia Vaccaro Laura Buscaglia e Stefania Cornaglia, “formare” altri studenti, trasformandoli in guide turistiche. I lavori, di piccole dimensioni, sono «delle tempere su carta, una tecnica tipica dell’Ottocento».


Dopo l’introduzione del dirigente scolastico del “Casorati” Salvatore Palvetti, che ha sottolineato l’importanza del lavoro sia dal punto di vista prettamente artistico, che quello che ha visto altri ragazzi «trasformarsi in guide, avendo così la possibilità di parlare in pubblico e spiegare i dipinti. Per noi si tratta di una cosa importante, perché li portati a lavorare sul posto, avendo così la possibilità di mettersi in gioco».


A portare il saluto delle autorità il sindaco Alessandro Canelli, che ha ricordato come uno degli obiettivi principali dell’associazione “Mets”, insieme al Comune di Novara, ha quello «di proporre mostre di così altissimo profilo nell’interesse della città, che ha così la possibilità di attrarre pubblico». Ma anche quello «di stimolarne il tessuto culturale, sociale e formativo. Il liceo “Casorati” da tempo è diventato un punto di riferimento importante grazie al lavoro svolto sul campo, al di fuori degli spazi scolastici, collegandosi ad altre iniziative. Una scuola che non sta chiusa in se stessa ma che si amalgama con quello che avviene dal punto di vista culturale». Presente anche il questore Alessandra Faranda Cordella, per «testimoniare la sua vicinanza ai giovani e perché appassionata della “bellezza” rappresentata in questa mostra. Le città più belle sono anche più sane e più sicure». Poi un’anticipazione: «Il prossimo 12 aprile festeggeremo l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato al teatro “Pellico” di Trecate. Oltre alla parte istituzionale ci sarà uno spettacolo e tante sorprese realizzate proprio in collaborazione con il liceo “Casorati”. Noi siamo in messo alla gente e chiunque sarà benvenuto». Quindi il consigliere delegato della Provincia Andrea Crivelli: «Senza l’associazione “Mets” non sarebbe stato possibile portare a Novara, oggi e negli scorsi anni, queste mostre, creando sinergia con il territorio. Un grazie ai docenti e ai ragazzi». Infine Paolo Tacchini di “Mets”, che si è detto «felice per le belle parole. Sicuramente la nostra missione è quella di divulgare. Siamo contenti di portare tanti visitatori a Novara, offrendo la possibilità di conoscere la nostra città a un pubblico molto vasto ma anche agli stessi novaresi, coinvolgendo particolarmente i giovani».


L’allestimento sarà visitabile sino al 10 aprile, ultimo giorno in cui si potrà accedere alla mostra principale del piano superiore, con i consueti orari.

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La Milano tra Ottocento e i giorni nostri nei lavori degli studenti del “Casorati”

Inaugurata al Castello nel pomeriggio di giovedì 30 marzo una rassegna di opere realizzate dagli studenti dell’Artistico e abbinata alla mostra dedicata al capoluogo lombardo. Un’iniziativa che evidenzia la collaborazione instaurata tra l’associazione “Mets” e la scuola di via Mario Greppi

Il primo impatto è rappresentato dal manifesto, da molti scambiato per uno dei quadri esposti al piano superiore. Invece si tratta di uno dei lavori che gli studenti del liceo Artistico “Casorati” hanno realizzato appositamente per la mostra “La veduta. Paesaggio e architettura urbana tra il 19° e 21° secolo”, inaugurata nel pomeriggio di giovedì 30 marzo al piano terreno del Castello Visconteo Sforzesco e che accompagnerà gli ultimi giorni della grande mostra “Milano da Romantica a scapigliata”. Tanti lavori di piccolo formato ispirati a visioni ottocentesche del capoluogo lombardo, ma con “contaminazioni” della nostra quotidianità, rappresentata – solo per fare un esempio – dalla presenza di traffico e insegne.


L’iniziativa è frutto di una collaborazione da tempo instaurata dall’associazione “Mets”, curatrice del grande allestimento al piano superiore, e la scuola di via Mario Greppi. Un lavoro sviluppato su due fronti: quello più artistico, al quale hanno lavorato le classi terze A e B guidate dai docenti di discipline pittoriche Ignazio Buscemi e Laura Lo Forte, e quello storico dell’arte, che ha visto i ragazzi, supervisionati dalle insegnanti Nadia Vaccaro Laura Buscaglia e Stefania Cornaglia, “formare” altri studenti, trasformandoli in guide turistiche. I lavori, di piccole dimensioni, sono «delle tempere su carta, una tecnica tipica dell’Ottocento».


Dopo l’introduzione del dirigente scolastico del “Casorati” Salvatore Palvetti, che ha sottolineato l’importanza del lavoro sia dal punto di vista prettamente artistico, che quello che ha visto altri ragazzi «trasformarsi in guide, avendo così la possibilità di parlare in pubblico e spiegare i dipinti. Per noi si tratta di una cosa importante, perché li portati a lavorare sul posto, avendo così la possibilità di mettersi in gioco».


A portare il saluto delle autorità il sindaco Alessandro Canelli, che ha ricordato come uno degli obiettivi principali dell’associazione “Mets”, insieme al Comune di Novara, ha quello «di proporre mostre di così altissimo profilo nell’interesse della città, che ha così la possibilità di attrarre pubblico». Ma anche quello «di stimolarne il tessuto culturale, sociale e formativo. Il liceo “Casorati” da tempo è diventato un punto di riferimento importante grazie al lavoro svolto sul campo, al di fuori degli spazi scolastici, collegandosi ad altre iniziative. Una scuola che non sta chiusa in se stessa ma che si amalgama con quello che avviene dal punto di vista culturale». Presente anche il questore Alessandra Faranda Cordella, per «testimoniare la sua vicinanza ai giovani e perché appassionata della “bellezza” rappresentata in questa mostra. Le città più belle sono anche più sane e più sicure». Poi un’anticipazione: «Il prossimo 12 aprile festeggeremo l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato al teatro “Pellico” di Trecate. Oltre alla parte istituzionale ci sarà uno spettacolo e tante sorprese realizzate proprio in collaborazione con il liceo “Casorati”. Noi siamo in messo alla gente e chiunque sarà benvenuto». Quindi il consigliere delegato della Provincia Andrea Crivelli: «Senza l’associazione “Mets” non sarebbe stato possibile portare a Novara, oggi e negli scorsi anni, queste mostre, creando sinergia con il territorio. Un grazie ai docenti e ai ragazzi». Infine Paolo Tacchini di “Mets”, che si è detto «felice per le belle parole. Sicuramente la nostra missione è quella di divulgare. Siamo contenti di portare tanti visitatori a Novara, offrendo la possibilità di conoscere la nostra città a un pubblico molto vasto ma anche agli stessi novaresi, coinvolgendo particolarmente i giovani».


L’allestimento sarà visitabile sino al 10 aprile, ultimo giorno in cui si potrà accedere alla mostra principale del piano superiore, con i consueti orari.

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