La mostra sul Divisionismo chiude con 40 mila visitatori. «Guardiamo con fiducia al futuro»

Il presidente di Mets, Paolo Tacchini, è già proiettato alla prossima esposizione che inaugurerà il 30 ottobre al castello di Novara: “Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale”

«Nonostante le ripetute chisure causa Covid, anche questa mostra ci ha regalato grandi soddisfazioni e i lmese di maggio è servito per dari un po’ di fidicia e guardare con entusiasmo alla prossima esposizione autunnale». È (finalmente) rilassato Paolo Tacchini, presidente di Mets Percorsi d’Arte, l’associazione che ha promosso le due versioni della mostra sul Divisionismo al castello di Novara, durata quasi due stagioni e più volte interrotta a causa delle restrizioni anti Covid.

«Nel mese di ottobre in soli dieci giorni abbiamo registrato 1200 visitatori – prosegue Tacchini – altrettanti nei pochi giorni di apertura a febbraio. E poi altri 4500 dal 26 aprile al 2 giugno; sommati ai 33 mila della prima stagione 2019/2020 arriviamo a un totale di 40 mila persone». Poco più della mostra sui pittori dell’Ottocento, 31 mila, allestita sempre al castello di Novara tra 2018 e 2019.

«Siamo rimasti davvero colpiti dall’affluenza – prosegue il presidente – così come da alcuni commenti. Uno in particolare che diceva “non sapevo che a Novara ci fosse la Mole” mi ha fatto pensare: la nostra città ha molte potenzialità ma la gente non le conosce. È su questo che bisogna puntare per il futuro».

Nell’agenda di Mets, infatti, c’è già la mostra che sarà inaugurata il prossimo 30 ottobre: «Un percorso che parte dal Romanticismo e dalla figura di Hayez che in vita è stato un punto di riferimento per gli artisti dell’epoca. Sono punti di partenza per raccontare il secondo Ottocento: la pittura veneta, la rivoluzione del 1895 con la Biennale e l’arrivo di pittori dall’estero. Tutti elementi che hanno cambiato i gusti dell’arte».

Maggiori dettagli sulla mostra “Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale” a questo LINK.

[Nella foto in copertina Paolo Tacchini con la curatrice della mostra sul Divisionismo Anne Paule Quinsac]

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La mostra sul Divisionismo chiude con 40 mila visitatori. «Guardiamo con fiducia al futuro»

Il presidente di Mets, Paolo Tacchini, è già proiettato alla prossima esposizione che inaugurerà il 30 ottobre al castello di Novara: “Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale”

«Nonostante le ripetute chisure causa Covid, anche questa mostra ci ha regalato grandi soddisfazioni e i lmese di maggio è servito per dari un po' di fidicia e guardare con entusiasmo alla prossima esposizione autunnale». È (finalmente) rilassato Paolo Tacchini, presidente di Mets Percorsi d'Arte, l'associazione che ha promosso le due versioni della mostra sul Divisionismo al castello di Novara, durata quasi due stagioni e più volte interrotta a causa delle restrizioni anti Covid.

«Nel mese di ottobre in soli dieci giorni abbiamo registrato 1200 visitatori - prosegue Tacchini - altrettanti nei pochi giorni di apertura a febbraio. E poi altri 4500 dal 26 aprile al 2 giugno; sommati ai 33 mila della prima stagione 2019/2020 arriviamo a un totale di 40 mila persone». Poco più della mostra sui pittori dell'Ottocento, 31 mila, allestita sempre al castello di Novara tra 2018 e 2019.

«Siamo rimasti davvero colpiti dall'affluenza - prosegue il presidente - così come da alcuni commenti. Uno in particolare che diceva "non sapevo che a Novara ci fosse la Mole" mi ha fatto pensare: la nostra città ha molte potenzialità ma la gente non le conosce. È su questo che bisogna puntare per il futuro».

Nell'agenda di Mets, infatti, c'è già la mostra che sarà inaugurata il prossimo 30 ottobre: «Un percorso che parte dal Romanticismo e dalla figura di Hayez che in vita è stato un punto di riferimento per gli artisti dell’epoca. Sono punti di partenza per raccontare il secondo Ottocento: la pittura veneta, la rivoluzione del 1895 con la Biennale e l'arrivo di pittori dall’estero. Tutti elementi che hanno cambiato i gusti dell’arte».

Maggiori dettagli sulla mostra “Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale” a questo LINK.

[Nella foto in copertina Paolo Tacchini con la curatrice della mostra sul Divisionismo Anne Paule Quinsac]

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