E se un pittore potesse fondere le proprie immagini e colori alle note di un musicista, cosa accadrebbe? E se questa fusione nascesse in presa diretta in modo extemporaneo senza scalette o tracce su una tela?
«Assisteremmo a un dialogo trans-artistico senza confini prestabiliti». Proprio come spiega lo stesso Michele Viana l’artista e neurologo novarese che il 26 maggio all’Opificio di Novara insieme al musicista e scrittore Lory Muratti sarà protagonista di una serata artistica a 360 gradi.
«Sul palco, con me, Lory Muratti, creerà mondi sonori che dialogheranno con la mia pittura. Quello che si materializzerà sulla mia tela sarà unicamente guidato dalle sonorità che avvolgeranno me e tutti i presenti – spiega l’artista. E così per Lory Muratti le mie pennellate, i miei colori, i miei segni, indicheranno nuove direzioni, nuove traiettorie per le sue sonorità. Insomma, assisterete ad un dialogo trans-artistico senza confini prestabiliti».