Luci nuovamente accese al Castello di Novara per l’inaugurazione, nel pomeriggio di sabato 10 giugno, dell’edizione numero 21 del Premio Nazionale Città di Novara, manifestazione che, come ha ricordato il neo assessore alla Cultura del Comune, Luca Piantanida, vuole «valorizzare sempre di più l’arte contemporanea e di farla conoscere ai cittadini». Altri contributi sono giunti da Paola Turchelli a nome della Fondazione Castello («E’ straordinaria la capacità di questo luogo di ospitare mostre d’arte ma al tempo stesso di essere già uno splendido contenitore»), e dai consiglieri delegati della Provincia Marzia Vicenzi e Andrea Crivelli. La parte più tecnica è stata invece illustrata dallo “storico” direttore artistico del premio, Vincenzo Scardigno e dal presidente del Comitato scientifico Giovanni Cordero. Ma il Città di Novara ha coinvolto tanti altri soggetti, dal dirigente scolastico del liceo Artistico “Casorati”, Salvatore Palvetti alla critica d’arte Federica Mingozzi, dal medico – artista Michele Viana (che ha realizzato i manufatti a forma di Cupola destinati ai vincitori) a Marco Tagliafierro, cui è toccato il compito di introdurre il “premio alla carriera” 2023, andato ad Enrica Borghi. Mentre Giorgio Verzotti sarà presente in occasione del “finissage” di domenica prossima.
Ancora da Cordero una riflessione: «Spesso sentiamo affermare chela bellezza salverà il mondo. Ma qual è questa bellezza? L’arte, in tutte le sue espressioni, può contribuire ma forse la bellezza della salute è la cosa più importante, ma non solo. Forse anche l’economia è bellezza, come lo sono la pace è la libertà, dove ognuno partecipa e si confronta con gli altri». Ecco allora l’importanza di un premio come il “Città di Novara”, che permette di mettere in contatto artisti e fruitori». Tre gli elementi caratterizzano l’evento, come ha ricordato Mingozzi: la mostra, con una settantina di partecipanti, l’allestimento di quelli segnalati nelle precedenti edizioni e il “premio alla carriera”. Proprio Enrica Borghi, originaria di Macugnaga e da tempo impegnata in variegate iniziative che hanno come punto di riferimento territoriale il lago d’Orta. Un’artista che da sempre interpreta il suo progetto come punto di incontro di aree di tendenze diverse.
Poi il fatidico taglio del nastro, e la possibilità di ammirare le opere esposte – prima quelle degli artisti invitati e poi quelle dei partecipanti all’edizione 2023 – sino a domenica 18 giugno, con ingresso libero, nei consueti orari di apertura al pubblico del Castello.