Lucia Calamaro torna al Teatro Faraggiana con la complessità generazionale

"Darwin inconsolabile" è il nuovo lavoro dell'attrice e regista romana

Dopo la serata inaugurale con gli studenti delle scuole superiori, Lucilla Giagnoni, Alessandro Barbaglia e Christian Pascolutti che hanno portato in scena “Skippo”, il Teatro Faraggiana prosegue con la stagione mercoledì 9 novembre alle 21. Il palco vedrà il ritorno della grande Lucia Calamaro che dirige il suo nuovo lavoro in programmazione al Piccolo di Milano: “Darwin inconsolabile”, una dramma che parla della complessità generazionale.

«C’è una madre anziana, artista performativa, che si dice ex fluxus, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai tre figli, così occupati, così distratti, così disamorati, aggressivi, assenti – racconta Calamaro -. Simula la morte come certi animali: Maria Grazia pratica la tanatosi, molto diffusa tra certe specie che per scampare all’aggressione del predatore “fanno il morto.” Il suo potrebbe essere un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance. C’è una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata: Simona. Un figlio maestro elementare, buonissimo, che ha per le mani il futuro e si imbatte in un fumoso testo inedito de “L’origine della specie”, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares: Riccardo. Una figlia in simbiosi con la madre, perfomer-artista plastica, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che all’animale: Gioia».

Sul palco ci saranno Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, Simona Senzacqua e Maria Grazia Sughi. Una coproduzione Sardegna Teatro, CSS Teatro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro di Roma
con il sostegno di Spoleto festival dei Due Mondi.

Info e biglietti cliccando QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lucia Calamaro torna al Teatro Faraggiana con la complessità generazionale

“Darwin inconsolabile” è il nuovo lavoro dell’attrice e regista romana

Dopo la serata inaugurale con gli studenti delle scuole superiori, Lucilla Giagnoni, Alessandro Barbaglia e Christian Pascolutti che hanno portato in scena “Skippo”, il Teatro Faraggiana prosegue con la stagione mercoledì 9 novembre alle 21. Il palco vedrà il ritorno della grande Lucia Calamaro che dirige il suo nuovo lavoro in programmazione al Piccolo di Milano: “Darwin inconsolabile”, una dramma che parla della complessità generazionale.

«C’è una madre anziana, artista performativa, che si dice ex fluxus, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai tre figli, così occupati, così distratti, così disamorati, aggressivi, assenti – racconta Calamaro -. Simula la morte come certi animali: Maria Grazia pratica la tanatosi, molto diffusa tra certe specie che per scampare all’aggressione del predatore “fanno il morto.” Il suo potrebbe essere un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance. C’è una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata: Simona. Un figlio maestro elementare, buonissimo, che ha per le mani il futuro e si imbatte in un fumoso testo inedito de “L’origine della specie”, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares: Riccardo. Una figlia in simbiosi con la madre, perfomer-artista plastica, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che all’animale: Gioia».

Sul palco ci saranno Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, Simona Senzacqua e Maria Grazia Sughi. Una coproduzione Sardegna Teatro, CSS Teatro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro di Roma
con il sostegno di Spoleto festival dei Due Mondi.

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