Lucilla Giagnoni legge Primo Levi nel mese dedicato alla Memoria

Il 27 febbraio è il Giorno della Memoria e il Circolo dei lettori ha deciso di dedidare i mesi gennaio e febbraio alla figura di Primo Levi con un ciclo di incontri dal titolo “Io so cosa vuol dire non tornare”.

«Quanto ci manca la sua voce. Limpida, pacata, così profonda da riuscire ad arrivare sempre al cuore delle cose – commenta Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori -. Primo Levi è, ma soprattutto deve tornare ad essere il canone della nostra memoria, dello sguardo che, nell’orientamento ebraico del tempo, ha il passato davanti agli occhi e il futuro alle spalle: perché ciò che è stato è in qualche misura conoscibile, mentre quello che è ancora da venire non possiamo saperlo ma soltanto imparare ad affrontarlo con gli strumenti che l’umana coscienza ha fatto propri nel corso della storia. La voce di Primo Levi: nitida, precisa, illuminante. Carica di una sapienza che si costruisce nella continua osmosi fra emozioni ed esperienza di vita. Per questo e per tanto altro la voce di Primo Levi è necessaria a tutti. Per come ha saputo disegnare la memoria e raccontarla. Per come ha saputo trasformare la memoria in una lezione morale e in un percorso di conoscenza condivisa. Primo Levi non è, non è stato solo un testimone ma un grande scrittore a tutto tondo, un uomo capace di esprimere la vocazione letteraria, quella di scienziato – anzi di chimico -, e di intellettuale nel senso più ampio del termine. Ascoltare Primo Levi significa inevitabilmente confrontarsi con la ricchezza della sua produzione letteraria e artistica. Significa risentire la sua voce quando ci parla di Auschwitz perché se comprendere è impossibile conoscere è necessario, come ripeteva lui. Significa non illuderci sulla nostra convinzione di poter scendere a patti con la Shoah, cioè di capirla in qualche modo, e invece confrontarci con la sua insondabilità ma al tempo stesso renderci conto che quella memoria appartiene a tutti, che riguarda tutti e non soltanto il popolo ebraico né tantomeno soltanto chi ha attraversato quell’inferno, come è successo a lui. È memoria collettiva, deve essere il nostro sguardo su quel passato intollerabile eppure nostro».

 

 

L’appuntamento “novarese” è in programma lunedì 1 febbraio alle 21 con una performance di Lucilla Giagnoni registrata all’Arengo del Broletto durante la quale leggerà brani tratti da “La Tregua” e dall’ultimo romanzo di Primo Levi “Se non ora, quando” oltre a una riflessione sul Primo Levi liberato.

Il calendario degli incontri, invece, ha inizio domani, giovedì 14 gennaio alle 21,  con “Annunciazione. Dodici poesie intorno ad Auschwitz”, cura e presentazione di Domenico Scarpa e letture di Valter Malosti in collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa e Giulio Einaudi editore.

Martedì 19 gennaio alle 18 incontro in ricordo di Aharon Appelfeld con Elena Loewenthal e Alain Elkann. A partire dall’uscita del romanzo postumo di Aharon Appelfeld, L’immortale Bartfuss, un omaggio a uno scrittore simbolo della riflessione sul tema della memoria e il non dimenticare. Martedì 26 gennaio alle 18 “Auschwitz, città tranquilla. Dieci racconti” a cura di Fabio Levi e Domenico Scarpa. Giovedì 28 gennaio alle 21 Fabrizio Gifuni racconta, in dialogo con Ernesto Ferrero, “I sommersi e salvati” con letture del testo. Introduzione al testo di Roberta Mori.

Il programma prosegue a febbraio con “Primo Levi e Leonardo Sinisgalli tra scienza e letteratura” insieme a Marco Belpoliti, Claudia Durastanti e Claudio Bartocci. Una riflessione a tre voci a partire da La chiave a stella e Il sistema periodico martedì 2 febbraio alle 18.

Martedì 9 febbraio alle 18 “Cosa diventa memoria? Una riflessione su come si istituzionalizza la memoria” In collaborazione con il Polo del ‘900. Giovedì 11 febbraio alle 18 “Il mio Primo Levi”, una lezione di Jhumpa Lahiri.

Il calendario si conclude martedì 16 febbraio alle 18 con “La lingua di Primo Levi” con Ann Goldstein e Gian Luigi Beccaria.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi sul canale YouTube del Circolo dei lettori.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lucilla Giagnoni legge Primo Levi nel mese dedicato alla Memoria

Il 27 febbraio è il Giorno della Memoria e il Circolo dei lettori ha deciso di dedidare i mesi gennaio e febbraio alla figura di Primo Levi con un ciclo di incontri dal titolo “Io so cosa vuol dire non tornare”.

«Quanto ci manca la sua voce. Limpida, pacata, così profonda da riuscire ad arrivare sempre al cuore delle cose – commenta Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori -. Primo Levi è, ma soprattutto deve tornare ad essere il canone della nostra memoria, dello sguardo che, nell’orientamento ebraico del tempo, ha il passato davanti agli occhi e il futuro alle spalle: perché ciò che è stato è in qualche misura conoscibile, mentre quello che è ancora da venire non possiamo saperlo ma soltanto imparare ad affrontarlo con gli strumenti che l’umana coscienza ha fatto propri nel corso della storia. La voce di Primo Levi: nitida, precisa, illuminante. Carica di una sapienza che si costruisce nella continua osmosi fra emozioni ed esperienza di vita. Per questo e per tanto altro la voce di Primo Levi è necessaria a tutti. Per come ha saputo disegnare la memoria e raccontarla. Per come ha saputo trasformare la memoria in una lezione morale e in un percorso di conoscenza condivisa. Primo Levi non è, non è stato solo un testimone ma un grande scrittore a tutto tondo, un uomo capace di esprimere la vocazione letteraria, quella di scienziato – anzi di chimico -, e di intellettuale nel senso più ampio del termine. Ascoltare Primo Levi significa inevitabilmente confrontarsi con la ricchezza della sua produzione letteraria e artistica. Significa risentire la sua voce quando ci parla di Auschwitz perché se comprendere è impossibile conoscere è necessario, come ripeteva lui. Significa non illuderci sulla nostra convinzione di poter scendere a patti con la Shoah, cioè di capirla in qualche modo, e invece confrontarci con la sua insondabilità ma al tempo stesso renderci conto che quella memoria appartiene a tutti, che riguarda tutti e non soltanto il popolo ebraico né tantomeno soltanto chi ha attraversato quell’inferno, come è successo a lui. È memoria collettiva, deve essere il nostro sguardo su quel passato intollerabile eppure nostro».

 

 

L’appuntamento “novarese” è in programma lunedì 1 febbraio alle 21 con una performance di Lucilla Giagnoni registrata all’Arengo del Broletto durante la quale leggerà brani tratti da “La Tregua” e dall’ultimo romanzo di Primo Levi “Se non ora, quando” oltre a una riflessione sul Primo Levi liberato.

Il calendario degli incontri, invece, ha inizio domani, giovedì 14 gennaio alle 21,  con “Annunciazione. Dodici poesie intorno ad Auschwitz”, cura e presentazione di Domenico Scarpa e letture di Valter Malosti in collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa e Giulio Einaudi editore.

Martedì 19 gennaio alle 18 incontro in ricordo di Aharon Appelfeld con Elena Loewenthal e Alain Elkann. A partire dall’uscita del romanzo postumo di Aharon Appelfeld, L’immortale Bartfuss, un omaggio a uno scrittore simbolo della riflessione sul tema della memoria e il non dimenticare. Martedì 26 gennaio alle 18 “Auschwitz, città tranquilla. Dieci racconti” a cura di Fabio Levi e Domenico Scarpa. Giovedì 28 gennaio alle 21 Fabrizio Gifuni racconta, in dialogo con Ernesto Ferrero, “I sommersi e salvati” con letture del testo. Introduzione al testo di Roberta Mori.

Il programma prosegue a febbraio con “Primo Levi e Leonardo Sinisgalli tra scienza e letteratura” insieme a Marco Belpoliti, Claudia Durastanti e Claudio Bartocci. Una riflessione a tre voci a partire da La chiave a stella e Il sistema periodico martedì 2 febbraio alle 18.

Martedì 9 febbraio alle 18 “Cosa diventa memoria? Una riflessione su come si istituzionalizza la memoria” In collaborazione con il Polo del ‘900. Giovedì 11 febbraio alle 18 “Il mio Primo Levi”, una lezione di Jhumpa Lahiri.

Il calendario si conclude martedì 16 febbraio alle 18 con “La lingua di Primo Levi” con Ann Goldstein e Gian Luigi Beccaria.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi sul canale YouTube del Circolo dei lettori.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore