Lucilla Giagnoni va “A pelle nuda sul palco”

Nuovo spettacolo dell'attrice e autrice novarese al Teatro Faraggiana

Il nuovo spettacolo di Lucilla Giagnoni sta per debuttare a Novara. “A pelle nuda sul palco“, questo il titolo, è una produzione della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, rappresenta un viaggio profondo nell’essenza del teatro e della parola, intrecciando il suo talento con quello di un maestro assoluto della drammaturgia: William Shakespeare.

Accompagnata dalle musiche di Paolo Pizzimenti e dalle luci curate da Massimo Violato, Giagnoni regala al pubblico novanta minuti di pura intensità scenica, in cui si fa medium poetico tra il passato e il presente, tra il testo e il corpo, tra la parola e l’anima.

«Ho scritto la maggior parte degli spettacoli che ho interpretato – racconta Giagnoni -. Mi sono immersa anche in grandi classici, dando vita alle loro parole. La mia prima vocazione infatti è quella dell’attrice: abito il palco come gli adolescenti la loro cameretta e, insieme, i pellegrini, un santuario. Avvolta nel nero di quinte e fondali, abbagliata dalle luci, ogni volta supero la soglia dello spazio/tempo e dialogo con i grandi artisti e artiste
del passato. Il mio compito è farmi antenna, medium, medium poetica. Certo, richiede un lavoro di spoliazione: mettersi a pelle nuda è la condizione necessaria perché la vita fluisca da loro attraverso me oltre il proscenio. Trasmettere vita è uno dei doni più grandi del Teatro e, con lo sviluppo delle intelligenze artificiali e del virtuale, sarà un’esperienza sempre più concreta e preziosissima. Questa energia me la dà la Poesia perciò anche Shakespeare col suo teatro. I suoi personaggi, maschi e femmine senza distinzione, hanno segnato molte tappe della mia evoluzione. Potrei raccontare la mia vita, tramite loro. Sono in me: dormono, sognano, a colazione e cena, parlano, discutono, urlano, piangono, arrossiscono e… mi fanno la pelle, nel senso che me la rifanno ogni volta nuova: una rigenerazione profonda, cellulare. La si potrebbe definire un’estetica integrale. In chiusura di stagione dunque una nuova evidenza che è anche un claim: il teatro mantiene giovani e fa belli!».

Lo spettacolo è in programma domani, martedì 25 febbraio, alle 21 al Teatro Faraggiana. Ancora pochi posti disponibili. Info e biglietti QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lucilla Giagnoni va “A pelle nuda sul palco”

Nuovo spettacolo dell’attrice e autrice novarese al Teatro Faraggiana

Il nuovo spettacolo di Lucilla Giagnoni sta per debuttare a Novara. “A pelle nuda sul palco“, questo il titolo, è una produzione della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, rappresenta un viaggio profondo nell’essenza del teatro e della parola, intrecciando il suo talento con quello di un maestro assoluto della drammaturgia: William Shakespeare.

Accompagnata dalle musiche di Paolo Pizzimenti e dalle luci curate da Massimo Violato, Giagnoni regala al pubblico novanta minuti di pura intensità scenica, in cui si fa medium poetico tra il passato e il presente, tra il testo e il corpo, tra la parola e l’anima.

«Ho scritto la maggior parte degli spettacoli che ho interpretato – racconta Giagnoni -. Mi sono immersa anche in grandi classici, dando vita alle loro parole. La mia prima vocazione infatti è quella dell’attrice: abito il palco come gli adolescenti la loro cameretta e, insieme, i pellegrini, un santuario. Avvolta nel nero di quinte e fondali, abbagliata dalle luci, ogni volta supero la soglia dello spazio/tempo e dialogo con i grandi artisti e artiste
del passato. Il mio compito è farmi antenna, medium, medium poetica. Certo, richiede un lavoro di spoliazione: mettersi a pelle nuda è la condizione necessaria perché la vita fluisca da loro attraverso me oltre il proscenio. Trasmettere vita è uno dei doni più grandi del Teatro e, con lo sviluppo delle intelligenze artificiali e del virtuale, sarà un’esperienza sempre più concreta e preziosissima. Questa energia me la dà la Poesia perciò anche Shakespeare col suo teatro. I suoi personaggi, maschi e femmine senza distinzione, hanno segnato molte tappe della mia evoluzione. Potrei raccontare la mia vita, tramite loro. Sono in me: dormono, sognano, a colazione e cena, parlano, discutono, urlano, piangono, arrossiscono e… mi fanno la pelle, nel senso che me la rifanno ogni volta nuova: una rigenerazione profonda, cellulare. La si potrebbe definire un’estetica integrale. In chiusura di stagione dunque una nuova evidenza che è anche un claim: il teatro mantiene giovani e fa belli!».

Lo spettacolo è in programma domani, martedì 25 febbraio, alle 21 al Teatro Faraggiana. Ancora pochi posti disponibili. Info e biglietti QUI

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