Ludia Venus, un’anima “R&B” tra le vie di Trecate

La giovane singer trecatese, al lavoro su un disco d'esordio sempre più vicino, ci parla delle sue influenze e di quanto sia radicata in lei la musica

L’aria che si respira negli studio di registrazione è sempre la stessa: voci e suoni ammortizzati dalle pareti isolate, luci soffuse, candele e qualche incenso. Quando si è fortunati si trova un divano, di quelli in ecopelle, un tavolino e una macchinetta che distribuisce le bevande.

Siamo fortunati, troviamo un divano, ci accomodiamo e aspettiamo. L’appuntamento è con una cantante di Trecate, al secolo Claudia De Luca, in arte Ludia Venus: una carriera in ascesa, singoli distribuiti sui maggiori canali musicali, collaborazioni, molte, che le stanno garantendo un posto in alto tra le cantanti novaresi più ricercate e, soprattutto, un disco già quasi pronto dal titolo Supernova. Puntuale come un orologio svizzero compare dalla porta, una figura slanciata, capelli lunghissimi e un sorriso di chi entra nel suo posto preferito. Quel che subito colpisce di Ludia Venus è l’energia che trasmette, una forza che ricorda la musica che interpreta: la black music e l’R&B. Si accomoda e, come un flusso d’acqua corrente, inizia a parlare: «Questo è il mio habitat naturale, un prolungamento di casa mia. Sono cresciuta in mezzo alla musica, mio padre è un musicista e qui, qui è come trovare una succursale della mia vita»

La musica è nella tua vita da sempre, quindi. Non c’è mai stato un momento in cui hai pensato non fosse la tua vocazione?

Il lockdown purtroppo mi ha messo poca voglia di continuare su questa strada perchè per scrivere devi essere esposto a stimoli e capisci bene che durante la quarantena di stimoli proprio non ne ho avuti, anzi. Pensare che proprio non fosse la mia vocazione no, ma ho accantonato la musica per un bel periodo e sento che mi sto rimettendo in carreggiata meglio che mai.

Parliamo della tua musica. Come nasce? Quando scrivi che tipologia di tematiche affronti?

La mia musica nasce dalla quotidianità per quanto suoni noioso. Mi lascio letteralmente ispirare da ogni cosa che vedo, un po’ a metafora. Parlo tanto di amore, di situazioni sentimentali di ogni genere, di come vedo la vita, della mia prospettiva. Parlo tanto di viaggi e di culture, soprattutto nel disco sentirete un assaggio di diverse unioni etniche e culturali nelle composizioni delle strumentali – essendo una studentessa di Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa si può ben capire che è ciò che amo di più e che mi intriga ed interessa maggiormente. E’ un po’ il mio pane e poter mettere tutto ciò che amo in musica e rendere tutto ciò che amo musica è una sensazione fantastica.

A Trecate e nel novarese ci sono diverse realtà musicali, siete in molti. Eppure a volte sembra non basti per creare dei punti di ritrovo per voi artisti. Come mai?

Siamo veramente tanti a Novara ed è bello sapere che ci sono così tante persone seppur su una realtà provinciale non così piccola (ma neanche così grande) che condividono la stessa passione che hai tu. Ho avuto modo di collaborare – e ancora ce l’ho – con molti artisti della scena novarese che ritengo molto forti e meritevoli. Al tempo stesso però è difficile farsi notare perchè è come se la realtà emergente passasse sempre un po’ in secondo piano. Finchè non fai qualcosa che coglie l’attenzione per qualche particolare motivo o ti affili a certe scuole di pensiero (o ancora una volta, alle tendenze) diventa abbastanza difficile soprattutto se non si parla di Milano o Roma.

Ci parli un po’ dei tuoi progetti imminenti?

Il progetto più grosso che ho in cantiere è il mio primo disco su produzione Blackmood Studio di cui vi spoilero solo il nome, Supernova. Sarà un lavoro veramente interessante soprattutto per la varietà musicale e di impronte artistiche presenti. Saranno presenti diverse collaborazioni soprattutto sulla stesura dei testi ma questo è un segreto che non voglio ancora svelare. Ce ne saranno delle belle [ride].

Ultima curiosità: il tuo sogno musicale più nascosto?

Non penso di avere sogni nascosti. Credo che il mio sogno più grande sia quello di collaborare con i miei artisti preferiti o fare tour mondiali. Far ballare ed emozionare con la mia musica!

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La giovane singer trecatese, al lavoro su un disco d’esordio sempre più vicino, ci parla delle sue influenze e di quanto sia radicata in lei la musica

L'aria che si respira negli studio di registrazione è sempre la stessa: voci e suoni ammortizzati dalle pareti isolate, luci soffuse, candele e qualche incenso. Quando si è fortunati si trova un divano, di quelli in ecopelle, un tavolino e una macchinetta che distribuisce le bevande.

Siamo fortunati, troviamo un divano, ci accomodiamo e aspettiamo. L'appuntamento è con una cantante di Trecate, al secolo Claudia De Luca, in arte Ludia Venus: una carriera in ascesa, singoli distribuiti sui maggiori canali musicali, collaborazioni, molte, che le stanno garantendo un posto in alto tra le cantanti novaresi più ricercate e, soprattutto, un disco già quasi pronto dal titolo Supernova. Puntuale come un orologio svizzero compare dalla porta, una figura slanciata, capelli lunghissimi e un sorriso di chi entra nel suo posto preferito. Quel che subito colpisce di Ludia Venus è l'energia che trasmette, una forza che ricorda la musica che interpreta: la black music e l'R&B. Si accomoda e, come un flusso d'acqua corrente, inizia a parlare: «Questo è il mio habitat naturale, un prolungamento di casa mia. Sono cresciuta in mezzo alla musica, mio padre è un musicista e qui, qui è come trovare una succursale della mia vita»

La musica è nella tua vita da sempre, quindi. Non c'è mai stato un momento in cui hai pensato non fosse la tua vocazione?

Il lockdown purtroppo mi ha messo poca voglia di continuare su questa strada perchè per scrivere devi essere esposto a stimoli e capisci bene che durante la quarantena di stimoli proprio non ne ho avuti, anzi. Pensare che proprio non fosse la mia vocazione no, ma ho accantonato la musica per un bel periodo e sento che mi sto rimettendo in carreggiata meglio che mai.

Parliamo della tua musica. Come nasce? Quando scrivi che tipologia di tematiche affronti?

La mia musica nasce dalla quotidianità per quanto suoni noioso. Mi lascio letteralmente ispirare da ogni cosa che vedo, un po' a metafora. Parlo tanto di amore, di situazioni sentimentali di ogni genere, di come vedo la vita, della mia prospettiva. Parlo tanto di viaggi e di culture, soprattutto nel disco sentirete un assaggio di diverse unioni etniche e culturali nelle composizioni delle strumentali - essendo una studentessa di Lingue e Culture dell'Asia e dell'Africa si può ben capire che è ciò che amo di più e che mi intriga ed interessa maggiormente. E' un po' il mio pane e poter mettere tutto ciò che amo in musica e rendere tutto ciò che amo musica è una sensazione fantastica.

A Trecate e nel novarese ci sono diverse realtà musicali, siete in molti. Eppure a volte sembra non basti per creare dei punti di ritrovo per voi artisti. Come mai?

Siamo veramente tanti a Novara ed è bello sapere che ci sono così tante persone seppur su una realtà provinciale non così piccola (ma neanche così grande) che condividono la stessa passione che hai tu. Ho avuto modo di collaborare - e ancora ce l'ho - con molti artisti della scena novarese che ritengo molto forti e meritevoli. Al tempo stesso però è difficile farsi notare perchè è come se la realtà emergente passasse sempre un po' in secondo piano. Finchè non fai qualcosa che coglie l'attenzione per qualche particolare motivo o ti affili a certe scuole di pensiero (o ancora una volta, alle tendenze) diventa abbastanza difficile soprattutto se non si parla di Milano o Roma.

Ci parli un po' dei tuoi progetti imminenti?

Il progetto più grosso che ho in cantiere è il mio primo disco su produzione Blackmood Studio di cui vi spoilero solo il nome, Supernova. Sarà un lavoro veramente interessante soprattutto per la varietà musicale e di impronte artistiche presenti. Saranno presenti diverse collaborazioni soprattutto sulla stesura dei testi ma questo è un segreto che non voglio ancora svelare. Ce ne saranno delle belle [ride].

Ultima curiosità: il tuo sogno musicale più nascosto?

Non penso di avere sogni nascosti. Credo che il mio sogno più grande sia quello di collaborare con i miei artisti preferiti o fare tour mondiali. Far ballare ed emozionare con la mia musica!

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