Michele Placido porta in scena al Teatro Coccia un classico del teatro italiano: “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni, una commedia moderna e complessa, ricca di ironie e acutezze, fra le sedici commedie nuove che Goldoni scommesse di scrivere nel 1750 e che è diventato uno dei maggiori capolavori.
«Il luogo della scena, che non cambia mai, merita qualche attenzione: è una piazzetta nella città di Venezia – scrive il regista Paolo Valerio nelle sue note -. Di fronte vi sono tre botteghe: quella in mezzo è un caffè, quella a destra è occupata da un parrucchiere e l’altra a sinistra da un biscazziere. Da una parte, vi è fra due calli, una casetta, abitata da una ballerina, dall’altra una locanda».
Sulla scena ci sono Eugenio un giovane mercante vittima della dipendenza dal gioco, e la sua giovane sposa che tenta di riportarlo sula retta via allontanandolo dalla casa da gioco del cinico Pandolfo. Anche il nobile Flaminio sperpera i propri beni, contrastato dalla moglie Placida, mentre la ballerina Lisaura ignara di questo legame, spera di cambiar vita accanto a lui… Quante vanità, speranze, delusioni scorrono dunque davanti agli occhi di Ridolfo, il saggio proprietario della caffetteria e quante vicende arrivano all’orecchio malizioso di Don Marzio, interpretato da Michele Placido, nobile napoletano che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolarne i destini.
Lo spettacolo, una coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production, Fondazione Teatro della Toscana, andrà in scena sabato 25 marzo alle 21 e domenica 26 alle 16. Biglietti da 17 a 32 euro on line o in biglietteria.