Festeggia i vent’anni con un’edizione da record NovaraJazz Festival, tra successo di pubblico, coinvolgimento del territorio nei suoi molteplici attori e conferme di qualità nelle scelte artistiche. Dall’1 all’11 giugno, in due lunghi weekend che hanno coperto 23 luoghi diversi tra la città e il territorio circostante con oltre 50 appuntamenti, si sono registrate quasi tremilacinquecento presenze, tra eventi a pagamento (con costi sempre accessibili) e numerosi appuntamenti gratuiti.
Più di 200 artisti coinvolti – di cui oltre 50 gli stranieri e 120 gli Under 35 -; il 1000esimo concerto in vent’anni di storia (Antonello Salis e Sandro Satta) e il 2000esimo musicista invitato (Angelica Sanchez); ben due Chiavi d’Oro, a Nicole Mitchell e Joe McPhee, esponenti di spicco del jazz internazionale. Due i progetti presentati dal Centro di Produzione Musica WeStart, di cui l’associazione Rest-Art, che organizza NovaraJazz, è capofila: Anais Drago – Terre Ballerine, nella prima performance ufficiale dal vivo, e TUN – Torino Unlimited Noise; diversi progetti in fase di lancio, come il nuovo duo New Future City Radio di Damon Locks e Rob Mazurek, eccezionalmente dal vivo per NovaraJazz in trio con Mauricio Takara, il trio di Gabriele Mitelli con Mikel Patrick Avery e Ingebrigt Håker Flaten, al debutto assoluto, o l’opera “Tessellations V for Tracker Action Organ – the Sacred Geometry of Sound”, scritta per NovaraJazz da Veryan Weston e presentata in anteprima mondiale durante il Festival. Dieci i Conservatori italiani coinvolti nei concerti di street jazz, che hanno animato le vie del centro storico di Novara nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 giugno.
«È stato un bellissimo festival, con un’attenzione senza precedenti da parte del pubblico per una musica non scontata, giovani talenti italiani e grandi esponenti del jazz internazionale», commenta Corrado Beldì, direttore artistico del Festival insieme a Riccardo Cigolotti. «Dalla musica per le strade alle tante iniziative alla scoperta dei luoghi più belli di Novara e provincia, fino all’intero Broletto che balla nell’ultima serata, un’edizione straordinaria resa possibile da una squadra perfetta. Non possiamo chiedere di meglio». «La ventesima edizione di NovaraJazz è stata un viaggio musicale che ha attraversato tutto il mondo», aggiunge Cigolotti. «Dal Pakistan all’Europa fino agli Stati Uniti, per concludersi in Sudafrica con un concerto che ha scosso il Broletto con un ritmo liberatorio che rimarrà nei nostri cuori e nella memoria del festival».