Si aprirà dopo domani, venerdì 16 settembre, alle 19 in piazza Matteotti NovarArchitettura, l’appuntamento biennale proposto dall’Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e Vco che si prefigge di sensibilizzare e di avvicinare la cittadinanza ai temi dell’architettura e dell’urbanistica, rendendola così partecipe del patrimonio architettonico della città e delle trasformazioni urbane presenti e future. Ormai giunta alla quinta edizione, la rassegna quest’anno si intitola “na.022 In/out. Spazi e dispositivi per la città post-pandemica”: gli eventi, i laboratori, le conferenze e le mostre in programma fino al 2 ottobre indagheranno infatti le profonde cicatrici lasciate nella società dall’esperienza pandemica, investendo sia lo spazio architettonico che quello urbano nelle loro dimensioni pubbliche e private.
«Oltre a ringraziare il Comune di Novara che fin dalla prima edizione nel 2013 ci ha sempre supportato in ogni richiesta – ha dichiarato Lucia Ferraris, presidente dell’Ordine – desidero ringraziare anche tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato alla realizzazione di questo evento. Torniamo dopo anni di messa alla prova, anni in cui il nostro stesso coesistere è stato messo alla prova, la nostra qualità di vita soprattutto in città ne ha risentito, e vogliamo cogliere questa occasione per aprire una nuova prospettiva proprio sul ruolo sociale dell’architetto, mostrando il suo ruolo in relazione alla trasformazione del territorio e dei concetti di luogo e dell’abitare». Come ha ricordato Ruggero Biondo, anima del gruppo di lavoro con Daniele Moro, Marco Bozzola, Chiara Alberghina e Carlo Moletti, «dobbiamo riscoprire le necessità implicite nel rapporto tra l’uomo ed il suo ambiente di vita e tornare a capire quali sono le esigenze di chi abita in un determinato contesto. Tutti dobbiamo renderci conto di quale sia il ruolo sociale dell’architetto, dobbiamo fare squadra per ottenere un tessuto urbano, che include anche la campagna, che sia il tessuto sociale dove l’uomo è al centro».
Molteplici, quindi, le occasioni e gli appuntamenti per stimolare una partecipazione attiva da parte dei cittadini e per far prendere consapevolezza dell’attualità dei temi trattati e riconoscere il ruolo dell’architettura come elemento di valorizzazione del territorio e di crescita culturale della città. «Alcuni eventi saranno davvero particolari, con ospiti di eccezione – ha sottolineato Federica Cornalba, segretario dell’Ordine – e coinvolgeranno anche luoghi al di fuori del centro urbano, come piazzale Donatello, dove si svolgerà un workshop di progettazione e costruzione partecipata dell’area verde dello Spazio Agorà Donatello, o il Museo Alessi di Omegna. Nelle vie e nelle piazze del centro ci saranno installazioni e gli edifici storici “simbolo” della città – il Broletto, Casa Bossi, la Basilica di San Gaudenzio e la chiesa di San Giovanni Battista Decollato – ospiteranno interessanti mostre».
Non mancheranno passeggiate alla scoperta del verde urbano tra Allea e Parco dei Bambini e, visto il successo delle edizioni precedenti, anche quest’anno Cecilia Rosina proporrà un laboratorio didattico per bambini e ragazzi in collaborazione con l’artista Corrado Bonomi. Le iniziative saranno comunicate anche sulle pagine Facebook ed Instagram dedicate e chi partecipa può documentarle utilizzando l’hashtag lanciato per l’occasione: #novararchitettura2022.
Per il programma dettagliato di tutti gli eventi fino al 2 ottobre, si rimanda a questo link: https://www.architettinovaravco.it/page/NovarArchitettura_2022_4371.