Attraverso la nuova mostra al castello visconteo sforzesco in programma dal prossimo 4 novembre, Novara punta a diventare la capitale della pittura italiana dell’800. Lo dice anche il grande manifesto sulla facciata di fronte a piazza Martiri.
Dopo Venezia e Milano, quest’anno il percorso espositivo è dedicato ai pittori italiani di maggior successo attivi nella Parigi del secondo Ottocento e del primo Novecento: “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”, questo è il titolo, si snoderà in otto sezioni, seguendo come di consueto l’andamento delle sale del castello.
Una novantina le opere: «Abbiamo scelto quadri che hanno poche occasioni di essere visti – racconta Paolo Tacchini, presidente di Mets Percorsi d’arte, l’associazione che ancora una volta si è occupata dell’organizzazione -. Quest’anno l’esposizione prende spunto dai primi soggiorni parigini di diversi autori italiani dagli anni Cinquanta dell’800 in avanti, primi fra tutti Boldini e De Nittis, ma non solo, i quali hanno lavorato a Parigi, e alcuni nella capitale francese si sono fermati».
«Parigi è stata un punto di riferimento in Europa nel mondo dell’arte – prosegue Tacchini – i nostri artisti non era provinciali, come spesso venivano considerati da una certa critica; hanno, invece, viaggiato, fatto esperienze e si sono confrontati favorendo uno scambio culturale importante».
Come era stato annunciato dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, durante la sua visita a Novara lo scorso aprile, la galleria di Firenze darà un’opera in prestito, “Il ritratto di Diego Martelli” – tra i più grandi critici europei – di Federico Zandomenighi. Al termine della mostra, invece, il “Dans le blé” di De Nittis sarà ospitato al museo d’Orsey.
Il percorso scientifico e il catalogo sono curati ancora anche quest’anno da Elisabetta Chiodini. Tutti i dettagli QUI