«Occasioni perdute e ultime volte che… Le riconosciamo sempre troppo tardi»

«Occasioni perdute e ultime volte che… Le riconosciamo sempre troppo tardi. E’ su questi temi che volevo puntare l’attenzione, attraverso dei racconti semplici». Questo l’obiettivo di Fabio Rotondo, formatore per la crescita personale e titolare di una società per lo sviluppo di software, al suo esordio nella narrativa con il libro “Racconti nel pomeriggio”. Tre capitoli che vedono il protagonista affrontare altrettante fasi cruciali della propria vita, in luoghi ispirati da scenari naturali quali Malesco, la Valsesia e la città di Novara. Nel romanzo Rotondo racconta la fine della prima storia d’amore importante, il week end prima della maturità trascorso in montagna con gli amici, con la scusa di studiare e l’incontro con una donna speciale, in grado di lasciare un segno indelebile nel cuore e nella vita.

 

 

«Tutto è iniziato nel 2014, quando ho scritto il primo racconto “Adesso”, che in realtà è diventato l’ultimo – spiega Rotondo – Gli altri due sono usciti dalla mia testa più tardi, quasi in parallelo. Ma a quel punto ho pensato che potevano avere un filo conduttore e che sarebbero potuti confluire in un piccolo libro». E così “Ogni cosa ha un ricordo”, “Cercando Amy” e “Adesso” sono diventati ciò che sono.

«Ciascuno dei tre racconti nasce da spunti autobiografici, da circostanze che ho vissuto realmente o semplicemente da luoghi in cui sono stato davvero – racconta – E possono avere diversi livelli di lettura: dalla storia così com’è, fino ai diversi stadi della vita, in cui identificarsi, anche in base all’età del lettore di turno. Da qui il titolo “Racconti nel pomeriggio”: ogni età appartiene a una fase diversa della giornata, dello scorrere del tempo. Al di là dell’amore, che è presente in ciascuno di essi, in forme diverse, ho voluto offrire degli spunti di riflessione sui temi delle “occasioni perdute” e sulle “ultime volte”. Sul fatto che ci sono momenti che valgono una vita e decisioni (o non decisioni) che possono segnartela per sempre. Ma quando te ne accorgi solitamente è già troppo tardi. Sono queste le riflessioni che vorrei condividere con chi leggerà il libro».

Una nuova sfida letteraria, dunque, per il formatore/informatico, che all’attivo ha altri due libri di crescita personale: “97/3” e “Tempi interessanti”. Il primo è dedicato alla percentuale di persone che hanno il coraggio di impegnarsi e sacrificarsi per raggiungere la vita che vogliono. Il secondo, invece, è un instant book scritto durante il lockdown: frutto delle riflessioni collettive sorte durante una serie di incontri online, gestiti con la psicologa Beatriz Arenas e la coach Margherita Aina, nel corso dei quali i tre hanno “incontrato”, ascoltato e supportato amici e colleghi sulle difficoltà riscontrate in quel lungo periodo sul fronte business, relazioni e salute. Tutti e tre i libri sono disponibili su Amazon.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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«Occasioni perdute e ultime volte che… Le riconosciamo sempre troppo tardi»

«Occasioni perdute e ultime volte che… Le riconosciamo sempre troppo tardi. E’ su questi temi che volevo puntare l’attenzione, attraverso dei racconti semplici». Questo l’obiettivo di Fabio Rotondo, formatore per la crescita personale e titolare di una società per lo sviluppo di software, al suo esordio nella narrativa con il libro “Racconti nel pomeriggio”. Tre capitoli che vedono il protagonista affrontare altrettante fasi cruciali della propria vita, in luoghi ispirati da scenari naturali quali Malesco, la Valsesia e la città di Novara. Nel romanzo Rotondo racconta la fine della prima storia d’amore importante, il week end prima della maturità trascorso in montagna con gli amici, con la scusa di studiare e l’incontro con una donna speciale, in grado di lasciare un segno indelebile nel cuore e nella vita.

 

 

«Tutto è iniziato nel 2014, quando ho scritto il primo racconto “Adesso”, che in realtà è diventato l’ultimo – spiega Rotondo – Gli altri due sono usciti dalla mia testa più tardi, quasi in parallelo. Ma a quel punto ho pensato che potevano avere un filo conduttore e che sarebbero potuti confluire in un piccolo libro». E così “Ogni cosa ha un ricordo”, “Cercando Amy” e “Adesso” sono diventati ciò che sono.

«Ciascuno dei tre racconti nasce da spunti autobiografici, da circostanze che ho vissuto realmente o semplicemente da luoghi in cui sono stato davvero – racconta – E possono avere diversi livelli di lettura: dalla storia così com’è, fino ai diversi stadi della vita, in cui identificarsi, anche in base all’età del lettore di turno. Da qui il titolo “Racconti nel pomeriggio”: ogni età appartiene a una fase diversa della giornata, dello scorrere del tempo. Al di là dell’amore, che è presente in ciascuno di essi, in forme diverse, ho voluto offrire degli spunti di riflessione sui temi delle “occasioni perdute” e sulle “ultime volte”. Sul fatto che ci sono momenti che valgono una vita e decisioni (o non decisioni) che possono segnartela per sempre. Ma quando te ne accorgi solitamente è già troppo tardi. Sono queste le riflessioni che vorrei condividere con chi leggerà il libro».

Una nuova sfida letteraria, dunque, per il formatore/informatico, che all’attivo ha altri due libri di crescita personale: “97/3” e “Tempi interessanti”. Il primo è dedicato alla percentuale di persone che hanno il coraggio di impegnarsi e sacrificarsi per raggiungere la vita che vogliono. Il secondo, invece, è un instant book scritto durante il lockdown: frutto delle riflessioni collettive sorte durante una serie di incontri online, gestiti con la psicologa Beatriz Arenas e la coach Margherita Aina, nel corso dei quali i tre hanno “incontrato”, ascoltato e supportato amici e colleghi sulle difficoltà riscontrate in quel lungo periodo sul fronte business, relazioni e salute. Tutti e tre i libri sono disponibili su Amazon.

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.